Pure io, egoista ed insensibile, mi permetto di preoccuparmi di più per una notizia censurata a casa mia piuttosto che per un naso tagliato agli antipodi del mondo porco. Perché cominciare a soprassedere, a perdonare, a relativizzare questi piccoli abusi ed attentati alle libertà, è il primo passo per ritrovarsi di nuovo ai tempi del bastone e della carota.
(Bastone in testa e carota in culo, of course)
allora anche la guerra fredda non avrebbe dovuto chiamarsi guerra solamente perchè non avveniva sul campo -.-'
sostengo yasha in tutto e per tutto. mi sbalordisce maggiormente come possano controllare l'informazione in un paese formalmente democratico, piuttosto di un naso tagliato in uno tirannico.
e aggiungo che il fatto che lì la tirannia sia esplicita e evidente, non significa che in altri posti, dove sanno mascherarla, non sia altrettanto pericolosa.
lì ti mutilano, qui fanno le leggi ad personam. sarà sicuramente più umano, ma non di certo più democratico.
wolv..non hai afferrato il suo discorso...
lei parla di contesto..nel senso che..dire:
ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA
in italia significa cose minori che in Cina
dire:
CHE FREDDO CHE FA
qua non significa niente rispetto al polo nord,in quanto se vai a dire a uno che vive al polo nord che con 10 gradi fa freddo ti risponde che lui con 10 gradi andrebbe in giro nudo e sudato
quindi è sensato dire attacco alla democrazia se il berlusca controlla i giornali e le TV,etc etc