Michele Santoro dedica la cosiddetta puntata “ripatrice” di Annozero a Vauro, sospeso dal direttore generale della Rai Mauro Masi per una vignetta sul terremoto. Ma si toglie anche la soddisfazione di rispondere ironicamente al Giornale, di far pace con Guido Bertolaso e lasciare spazio alla Protezione Civile, senza tuttavia smettere di chiedersi come e perché la prevenzione del terremoto non sia stata messa in atto.
Questa la cronaca di una puntata a due facce, intitolata “Caccia all’abusivo” e chiusa dall’invettiva di Sabina Guzzanti che, in studio, mette in scena un processo farsa a Vauro. Ma l’inizio della trasmissione è ironico: “Siamo un Tg4 fatto bene. Noi facciamo vincere Berlusconi”.
Dopo una valanga di polemiche, gli attacchi di Berlusconi e Fini, e le decisioni del dg di Viale Mazzini, Santoro si presenta davanti alle telecamere e, come di consueto, tiene un breve prologo. Difende a spada tratta Vauro, annunciando che tornerà già dalla prossima puntata anche perché il vignettista e Annozero sono una cosa sola. Poi, l’affondo contro il Giornale, ‘’protagonista di memorabili battaglie per la libertà di satira'’. ‘’Fate come Fede” dice il conduttore “che ha capito che, se non ci fosse Annozero, Berlusconi non vincerebbe. Noi siamo un Tg4 fatto bene. Lasciateci quindi lavorare: Vauro, che ora è San Pietroburgo, tornerà, Berlusconi vincerà e tutti saremo contenti'’.
Immediata la replica di Mario Giordano, direttore del Giornale: ‘’Se questa è la puntata del riequilibrio … A me sembra piuttosto una puntata di sfida, di attacco e di rilancio'’.
Vero protagonista della puntata è Vauro, assente fisicamente, comunque in studio: sia perché evocato e citato spesso da Santoro, sia perché le sue vignette (sulla Via Crucis del precario) sono state presentate lo stesso: una serie di disegni illustrati da un’altra autrice satirica, Francesca Fornario chiamata apposta da Santoro. ‘’Santoro non potendosela prendere, per ragioni di stipendio, con Berlusconi, grazie alle blasfeme vignette di Vauro, stasera se la prende con Gesù Cristo e la sua Santa Passione. Una indecenza vergognosa'’ dice Luca Volonté dell’Udc.
Anche nei collegamenti dall’Aquila, gestiti da Sandro Ruotolo, si è parlato della vignetta incriminata, quella sull’aumento della cubatura dei cimiteri. Ruotolo è andato a sentire l’Arcivescovo Giuseppe Molinari, fra i primi a far scoppiare il caso. Molinari però, a sorpresa, cita un’altra vignetta, quella che ritrae Berlusconi nei panni di Nerone e questo fa dire a Santoro: ‘’Caro direttore generale, abbiamo sbagliato vignetta. Questo significa che manca il corpo del reato…'’.
In studio il dibattito registra qualche frizione fra gli ospiti, in particolare fra Niccolò Ghedini (Pdl) e Antonio Di Pietro (Idv), mentre Titti Postiglione - responsabile del Servizio di coordinamento della Sala situazione Italia - difende il ruolo della Protezione Civile come responsabile della sala operativa. Ruolo che, sottolinea Santoro, non è mai stato messo in discussione.
Il giornalista riceve il ringraziamento di Guido Bertolaso e contraccambia, poi elenca le cifre che testimoniano l’impegno e la presenza della Protezione Civile sul territorio abruzzese colpito dal terremoto.
La puntata vive momenti di particolare intensità quando parla la gente colpita dal sisma, in particolare il neocomitato dei ragazzi della Casa dello studente. Santoro insiste sul tema della prevenzione e un giornalista della redazione di Annozero, inviato all’Aquila, chiede a Berlusconi se i tecnici potevano essere mandati prima ad eseguire i controlli preventivi. Ma, risponde il presidente, un’operazione di questo tipo e’ impossibile perche’ in Italia sono troppe le zone a rischio sismico.
Ci si avvia alla fine: l’ultima parola è affidata Sabina Guzzanti che, in toga e con marcato accento napoletano, recita la parte della pubblica accusa e processa Vauro, ovviamente in “contumacia”.
YouTube - Michele Santoro - Annozero - "Un saluto ai lettori de Il Giornale - 16/04/2009