"Noi abbiamo rinunciato a un fatto molto positivo come l'andare verso un sistema bipartitico. Mi dispiace che altri interpretino come debolezza una scelta che se non fosse stata presa avrebbe fatto cadere il governo". Da Poggio Picenze dove e' giunto per inaugurare la prima scuola da campo del dopo terremoto, Silvio Berlusconi replica a Gianfranco Fini sulla scelta di non accorpare il referendum sulla legge elettorale all'election day. Il presidente del Consiglio usa un tono secco: "La decisione e' presa, sono convinto che sara' confermata nell'ufficio di presidenza del Pdl questa sera, le polemiche sono fuor di luogo ma non mi toccano perche' bisogna pensare al benessere dei cittadini".
Berlusconi spiega che la prima cosa che uno Stato e un governo devono fare e' "stare vicino ai cittadini che hanno bisogno. Il terremoto insieme alla crisi economica e' il principale impegno del governo", dice il premier. Per questo il Pdl ha "messo da parte la possibilità di arrivare al bipartitismo perché non mi è sembrato responsabile da parte nostra andare ad inseguire una situazione come quella del referendum, molto favorevole per noi, facendo cadere la maggioranza di governo.
Abbiamo quindi rinunciato a un fatto molto positivo -insiste Berlusconi- come il sistema bipartitico. Mi dispiace che altri abbiamo interpretato questo come una debolezza". All'obiezione che l'election day insieme al referendum avrebbe fatto risparmiare risorse da destinare alla ricostruzione dell'Abruzzo, Berlusconi replica: gli sprechi? "Li ridurremo al minimo indispensabile, andando con il ballottaggio".