Ho letto, pero' ho letto anche che:
Non si è ancora spenta la eco della indennità di disoccupazione da erogare, in misura del 60%, a tutti i lavoratori che ne sono privi (un’idea balzana sostenuta da un piano finanziario inconsistente e monitorata su di un’esigenza di copertura – pari a 5 miliardi – assolutamente esagerata, perché non avverrà mai che tutti, proprio tutti i c.d. precari siano licenziati), che il prode Dario si è lanciato in un’altra avventura: la “tassa sui ricchi” ovvero l’introduzione, limitatamente al 2009, di un’aliquota aggiuntiva di 2 punti quale contributo di solidarietà a carico dei percettori di un reddito superiore a 125mila euro annui. Anche a tale misura sono state attribuite dal Pd entrate aggiuntive inverosimili nell’ordine di 500 milioni di euro. In realtà sarebbe investito dal contributo di solidarietà un segmento molto modesto di contribuenti: circa 200mila su di un totale di 40 milioni, meno dello 0,5%, hanno un reddito annuo lordo superiore a 120mila euro. Di costoro più della metà (102mila) sono lavoratori dipendenti (e sindacalizzati), mentre 46mila sono pensionati. Gli imprenditori, i professionisti e gli autonomi con un reddito superire a tale soglia sono solo 61mila. Naturalmente si tratta di contribuenti (dirigenti della pubblica amministrazione, magistrati e superburocrati in pensione, manager di imprese private, ecc.) che possono permettersi un taglio ai loro redditi, salvo doverli convincere che tutto ciò risponde a criteri di equità. Questi contribuenti non sono sicuramente evasori, sono sottoposti al prelievo di oltre il 40 per cento del lavoro reddito ed hanno a loro carico una quota di gettito multiplo del loro peso numerico.
In generale – eccezion fatta per i pubblici dipendenti – questi lavoratori non hanno particolari tutele contro i licenziamenti o la mancanza di lavoro. Ed è inutile scomodare Barack Obama, perché quando negli Usa si vogliono tassare i redditi più elevati, in quel sistema fiscale è anche possibile farlo. Da noi invece si finisce per sovratassare i contribuenti più onesti, in nome di un indecoroso appello all’invidia sociale, senza porsi minimamente il problema delle responsabilità e dell’impegno richiesti a chi guadagna stipendi decorosi. Chi scrive è convinto di un dato di fatto: mentre la proposta dell’assegno di disoccupazione ha creato non poche difficoltà al Governo (il quale finirà prima o poi per adottare nuove iniziative a favore del segmento dei collaboratori in regime di monocommittenza) la “tassa sui ricchi” è un clamoroso autogol per il Pd, anche se parla alle viscere (non all’intelligenza) dello zoccolo duro della sinistra.
E' vero che è un pò il ritorno all'utopia socialista della ridistribuzione dei pani e dei pesci; però perlomeno capisco la questione di principio che sta dietro la proposta ridicola: i "ricchi" sono già pesantemente tassati, ma di fatto non mi pare che ciò gli impedisca di vivere secondo le loro abitudini, mentre c'è gente che a causa della crisi rischia di ritrovarsi con le chiappe sul marciapiede. In questi frangenti un supplemento di tassazione sui redditi elevati non mi parrebbe una deriva socialista ma una misura di solidarietà, anche se i destorsi gridano subito all'esproprio popolare
Ovviamente è un autogol per il PD, perché fa una proposta che all'attuale maggioranza, ligia ai principi liberali dell'ognuno per sé e vivano i furbi, può solo scatenare un'irresistibile ilarità.
Lucien .. i RICCHI non sono quelli che guadagnano 150 mila eruo all'anno LORDI.
CI tenevo a dire solo questo il resto evito di commentarlo perche questa proposta si commenta da sola ...
Anzi commentiamo: Punto primo una persona non e' tenuta a mantenere nessuno se non l propria moglie e i propri figli.
Punto secondo,uno potrebbe anche pensarci per non far morire altri di fame, ma non finche in Itlaia vengono bruciati miliardi di euro ogni anno per mandare avante un Carrozzone Statale inutile obsoleto e fuori da ogni logica...
Che nessuno,sia a destra che a sinistra, ha la competenza o le palle per andare a riformare.
Io non pago per suplire all'incopetenza di chi governa.
...
Diciamo che per come la vedo io è una questione di principio; far parte di una società dovrebbe significare anche che, se succedono dei casini, chi può rinuncia al superfluo per permettere ad altri d'avere l'indispensabile, perché il costo della crisi deve essere assorbito da tutti. E' utopico, state tranquilli Questo per il punto primo...
Sul secondo sono d'accordo, ed è utopia pura anche questo
Così è, se vi pare. Chi prima faceva la crapula continuerà a coprire il rombo della mancanza di senso della propria vita con futili sperperi di denaro, e gli altri torneranno ai bei tempi andati narrati nei film del neorealismo
Ritoccare i loro stipendi mai, mi raccomando...-.-''
Bha... Ki diventa ricco in modo onesto significa ke si è fatto un "sedere" tanto x arrivare a guadagnare mlt e nn pensiate ke paghi meno degli altri, appunto xkè cn un reddito più alto paga e (nn) proporzionalmente agli altri cittadini delle tasse mlt ma mlt più alte... e poi:
1) Sinceramente xkè i ricchi dovrebbero rimettere di tasca loro ke lavorano almeno i soldi x aiutare gli altri qnd dovrebbero farlo quel branco di incompetenti politici ke prendono tanti di quei soldi e nn sanno nemmeno fare il loro lavoro?
2) I ricchi di solito hanno negozi ed imprese quindi forniscono posti di lavoro, se vengono tassati potrebbero anke decidere di tagliare un po' di personale oppure ne avrebbero le scatole piene e lasciata baracca e burattini se ne andrebbero in altri paesi (è già successo) e ciò nn servirebbe a migliorare le cs, almeno nn in qst momento.
Cioè alla fine io ricco (magari) pago di più per avere quei servizi che avrei dovuto ottenere pagando normalmente...se quei soldi poi vengono usati per i servizi...-.-''
Qualcosa non quadra eh