i gay non sono accettati dalla chiesa e se un prete si dichiara gay è normale che venga allontanato
i gay non sono accettati dalla chiesa e se un prete si dichiara gay è normale che venga allontanato
C'è qualcuno che ha intenzione di lamentarsi anche su questo?
No xkè sinceramente mi sembrerebbero solo critiche sterili, la chiesa la vede in un certo modo, punto stop, non la si può obbligare a accettare preti gay xkè se no fa di tutta l'erba un fascio.
e ridaje!
ma coerenza cosa..ti ho dimostrato che "stavolta" è coerente.
le cose zozze la chiesa le fa di nascosto. (beh relativamente)
loro "credono" che gli omosessuali sono abominevoli? sta quindi a loro il diritto di poter non ammetterli.
questo è andar proprio a cercare il pelo nell'uovo eh.
ragazzi...ogni cosa ha un senso,per quanto possa apparire sbagliato ad alcuni.Questa dichiarazione/consuetudine è perfettamente razionale,ma il ragionamento è un po' complesso.Partiamo da un dato semplice:
l'omosessualità è "peccato" in quanto determina Vizio.Come si sa,la Chiesa giudica immorale l'atto sessuale compiuto per mero piacere o soddisfazione,ovviamente,come supportato dai testi sacri (anche nel caso di Sodoma...hahaha non perchè fossero schifosi,perchè fossero Viziosi); questo dev'essere infatti finalizzato soltanto alla Riproduzione! Non a caso,il clero si batte contro i contraccettivi (scusate il gioco di parole).Ora la cosa si fa un po' più complessa.Acuite i sensi.Voi dite: se i preti devono comunque essere casti,che ci frega delle tendenze degli stessi? E' un insieme di fattori.
Prima di tutto,l'omosessualità presuppone una certa formazione interiore.
Il gay si scopre tale...un bimbo è portato a pensare,a causa del nucleo familiare e della società: Donna + Uomo = norma.Ci sono alcuni contesti che possono favorire l'omosessualità in qualche modo...ma penso che il fattore genetico sia preponderante.Comunque,in un certo momento della propria vita,il protogay si trova davanti a una scelta:
*Proseguire il proprio cammino,percorrendo la propria sessualità
*Ignorare le proprie inclinazioni per un qualche motivo
*Affrontarle e cancellarle,per quanto possibile,perchè condannate dallo stesso.
Ora,un tizio che usa definirsi Homosex,ha sicuramente scelto il primo cammino.Ma se fosse un Cristiano Cattolico fedele e deciso,sceglierebbe la seconda o la terza.Perchè? Perchè è ormai fama che la chiesa sia un'istituzione strettamente "omofoba" e perchè ciò risiede nelle radici dottrinali del cristianesimo stesso.Come può prendere i voti colui che identifica se stesso in modo tale da urtare a prescindere l'opinione alla quale vuole asservirsi?Come potrebbe mai un tizio ominosessuale,nella maggior parte dei casi,mantenersi casto nel momentocchè non ebbe a contenere la sua "particolarità" reprimendola invece che scoprendola,giungendoci dunque affondo,tra l'altro aprendosi idealmente alla promiscuità,noncurante della severa omofobia tradizionale cristiano cattolica?Terra terra si potrebbe anche pensare,come fattore aggiuntivo,ad un certo pragmatismo: un prete gay farebbe più fatica a restare casto perchè si trova per lo più tra uomini