L'AQUILA - Il Popolo della Libertà, prima ancora di vincere le elezioni, offre opportunità di lavoro in Abruzzo. Con uno spot elettorale che finisce sul sito del candidato e su YouTube. Per poi pentirsi dopo un paio d'ore e ritirare in gran fretta il tutto. "E' stato solo un errore materiale", dicono dallo staff del candidato del Pdl Gianni Chiodi. Un "errore" nel quale si diceva che tutti i giovani che si sarebbero presentati con un curriculum presso i comitati, o i gazebo, sarebbero stati chiamati, entro due mesi, per colloquio, "selezione" e "avviamento all'imprenditorialità". Ma il colloquio per entrare in questo "generatore di sviluppo economico" avverrà solo a fine gennaio. Dunque dopo le elezioni regionali. Dopo che Gianni Chiodi, candidato presidente alla Regione, voluto da Silvio Berlusconi, sarà stato - eventualmente - eletto.
Proprio Chiodi ha pubblicizzato, in prima persona, questo tipo di messaggio elettorale, registrando lo spot "incriminato". Messaggio che è stato inviato (e frettolosamente bloccato) al circuito delle tv locali. Ma che nel frattempo era stato messo su YouTube e sul sito dell candidato presidente. Dove è rimasto per alcune ore.
"Abbiamo sbagliato dvd - dicono dall'ufficio stampa -, quello spot era già stato giudicato non opportuno e a rischio di strumentalizzazioni".
Ma l'iniziativa ha prodotto anche una lettera aperta ai giovani, dai contenuti analoghi: "Correte alle Bancarelle per Chiodi Presidente, rispondete ai 'questionari di auto-selezione', prenotate gli incontri di orientamento e formazione che partiranno dal gennaio 2009... Stringiamoci la mano e scambiamoci energia".
Ma la campagna pubblicitaria in questione è durata pochissimo, perché è stata travolta dalle polemiche e con un'accusa precisa: tentativo di voto di scambio, dice Francesco Storace, il primo a saltare sulal sedia: "Lo spot del Pdl è una vergogna, un fatto gravissimo in una regione già travolta dagli scandali. Adesso presenteremo subito una denuncia alla Procura della Repubblica dell'Aquila, perché qui siamo di fronte ad un reato penale. Un bieco tentativo di strumentalizzare i giovani, di far leva sulle loro insicurezze. Il lavoro è un diritto non un favore in cambio del voto. Una roba così, non l'avrebbe fatta nemmeno Achille Lauro...".
Rabbia e indignazione invece da parte di Rifondazione Comunista. "In Abruzzo sembra che non si possa proprio prescindere dal clientelismo, ora addirittura finisce in uno spot - commenta il segretario regionale Marco Gelmini - abbiamo chiesto a Chiodi di rimuovere quel video e lo ha fatto. Resta l'amarezza di come ancora si intenda la politica in questa regione".
Fonte:Repubblica.it
qst invece è il video dello spot..Tutti i giovani del presidente - Video - Repubblica Tv - la Repubblica.it