"Il fascismo non fu male assoluto"
Polemiche sulle parole di Alemanno
“Il fascismo non fu il male assoluto, le leggi razziali sì”. E ancora: “Molti al fascismo vi aderirono anche in buona fede”. Non è stato uno storico revisionista a parlare così, ma Gianni Alemanno, il primo sindaco di Destra della Capitale, in visita a Yad Vashem, a Gerusalemme. Parole che hanno scatenato le “contestazioni” del centrosinistra, con Walter Veltroni: “Alemanno forse la storia non la conosce”.
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha definito “il totalitarismo di destra come una risposta a quello di sinistra. Però ci sono stati due pesi e due misure: per quello di sinistra c’è stata l’assoluzione”. Nello stesso posto, in Israele, anni fa Gianfranco Fini, a completamento del suo percorso di addio al vecchio Msi dopo la svolta di Fiuggi, definì il fascismo come “male assoluto”. Una presa di posizione netta. Invece le parole di Alemanno aprono un solco polemico nella politica italiana.
Il leader del Walter Veltroni lo invita a un ripasso: “Vorrei ricordare a chi la storia non la conosce perché l'ha letta sulla base di una considerazione parziale, che prima delle leggi razziali il fascismo aveva cancellato la libertà dei cittadini che non la pensavano allo stesso modo, al Parlamento c'era un solo partito, erano stati cancellati i sindacati, fu ucciso Giacomo Matteotti”. “Le vittorie elettorali non autorizzano a riscrivere la Storia”, gli manda a dire Giuseppe Fioroni, ex ministro e deputato Pd.
Gianni Alemanno però non ci sta e risponde per le rime: “C'è una strumentalizzazione pazzesca da parte della sinistra. Qualsiasi parola si dice viene usata per fini politici. Si sono volute interpretare le mie parole come se condannassi il fascismo solo per le leggi razziali, non è così”.
La sinistra però attacca il sindaco della Capitale su tutti i fronti. Per Roberto Morassut, altro deputato Pd, le parole di Alemanno segnano “un clamoroso passo indietro per la destra italiana” e una macchia “per Roma, città medaglia d'oro al valore civile per la Resistenza”.