"500 soldati contro la camorra"
Il governo ha deciso l'invio
Dopo l'invio della task force di 400 tra agenti di polizia, carabinieri e finanzieri, il governo ha deciso di utilizzare nuovi rinforzi per combattere la camorra a Castelvolturno. Nel consiglio dei ministri è stato infatti votato l'utilizzo di 500 militari da impiegare nei casi di emergenza criminalità. I soldati saranno impiegati soprattutto in posti di blocco in quelle zone dove si sono registrati gravi episodi legati alla malavita organizzata.
La proposta di inviare nel Casertano un contingente di militari aveva creato attriti tra i ministri dell'Interno Maroni e della Difesa, Ignazio La Russa. Quest'ultimo aveva sottolineato la mancanza di risorse economiche per far fronte a tutte le richieste legate all'impiego di militari per garantire la sicurezza. Il titolare del Viminale ha risolto i problemi di finanziamento e ha detto che "il governo è pronto a inviare 500 militari nelle zone di emergenza della criminalità organizzata per assicurare il controllo del territorio".
Dall'inizio di agosto circa sono così 3mila i militari impegnati a sostegno dell'ordine pubblico, un terzo a pattugliare le strade di nove città italiane, altri mille a vigilare all'esterno dei centri per immigrati in 16 province e i restanti a proteggere siti e obiettivi sensibili tra Roma, Milano e Napoli. "Ottimo l'annuncio del ministro della Difesa La Russa di un massiccio ulteriore impiego di militari nelle zone della Campania colpite da gravissimi fenomeni criminali. Il governo fa bene ad intervenire con determinazione e durezza. C'è da augurarsi che facciano altrettanto i magistrati". Lo afferma il presidenti dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri.
Maroni: "Stretta sull'immigrazione"
Dieci nuovi centri per l'identificazione e l'espulsione degli immigrati e un giro di vite sui ricongiungimenti familiari: queste sono alcune misure approvate dal Consiglio dei ministri e illustrate dal ministro Maroni. "Nei primi nove mesi del 2008 - ha spiegato il titolare del Viminale - è aumentato del 60% il numero degli immigrati clandestini arrivati in Italia: dai 14.200 dei primi nove mesi dell'anno scorso ai 23.600 del 2008".
"Sui ricongiungimenti c'è una stretta. Ci sono condizioni limitative per il coniuge, i figli maggiorenni e i genitori. Si richiede la stipula, soprattutto per gli ultra-65enni, di un'assicurazione sanitaria", ha spiegato Maroni. Per quanto riguarda la richiesta di asilo, il ministro ha sottolineato che nel 2007 ci sono state più di 14mila domande, oltre la metà delle quali accolte. "Se l'autorità consolare - ha detto il ministro - non è in grado di accertare l'identità di chi fa domanda di asilo nel caso di parentela, il console richiede il test del Dna con spese a carico di chi chiede di entrare". Sempre in materia di immigrazione, è stata decisa la realizzazione tempestiva di ulteriori Centri di identificazione ed espulsione.