il sindacato reagisce alla provocazione
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MONTEZEMOLO E GLI ASSENTEISTI: IL BUE DICE CORNUTO ALL’ASINO !
Ai numerosi attacchi che il pubblico impiego riceve da varie parti (destra, centro, sinistra), "finalmente" si aggiunge quello del presidente di Confindustria, Luca Corsero di Montezemolo. Aspettavamo tutti l’intervento in merito di questo luminare dell’impresa privata (assistita dal pubblico) italiana e, finalmente, il suo intervento ci riempie di commozione.
Come gia successo anche in questo ente pubblico qualche tempo fa, il nostro Luca nazionale, forse allievo del nostro caro prof. Ichino, tuona contro l’assenteismo nel pubblico impiego. E come il professore mischia assenze, ferie, permessi ecc. per poi concludere che bisogna diminuire le ferie e i permessi nel pubblico impiego per garantire maggiore presenza sui posti di lavoro.
Ora è abbastanza noto che ferie e permessi nel pubblico impiego sono addirittura in numero minore che nei contratti privati. Ma questo Luca non lo sa...?
Quindi la differenza sembra essere dovuta al fatto che le dipendenti e i dipendenti pubblici usufruiscono maggiormente di tali permessi. Questo perché non e’ ancora passato completamente nel pubblico impiego l’uragano “meritocratico” (che spesso vuole solo dire acquiescenza e disponibilità senza limiti), uragano che viene rafforzato non solo dalle controparti dirette e indirette (vedi Confindustria e altri).
E quindi colleghe e colleghi si possono ancora permettere, con sempre minore tranquillità e sempre meno, di prendere le ferie e i permessi previsti contrattualmente.
Ma il datore di lavoro Pubblico deve essere anche da esempio e dare indirizzo anche al privato nella gestione del personale e dei suoi diritti: cosa ne sarebbe della nostra società se, ad esempio, le donne lavoratrici avessero timore di programmare l'agognata maternità qualora l'inevitabile necessità di assentarsi dal lavoro fosse mal tollerata e scoraggiata dai datori di lavoro? a quale destino di abbrutimento e regressione sociale e culturale andremmo incontro? e, infine, quale realistica prospettiva di sviluppo economico ci sarebbe, se si affermasse un siffatto modello di società ?
Dunque non di privilegio si tratta, ma di messa in pratica di diritti che costituiscono il patrimonio e l'interesse della comunità; diritti che il padronato, ma anche i sindacati confederali, cercano in tutti i modi di mettere in discussione.
Allora consigliamo al buon Luca (ci scusi l’ardire colloquiale) di occuparsi maggiormente della sua impresa, dei suoi lavoratori e un po' meno di sociologia, soprattutto di studiarsi di più i dati, mentre assicuriamo che comunque il sindacato si batterà strenuamente, come sempre d’altronde ha fatto, per garantire i diritti (e non i privilegi) acquisiti nei contratti del pubblico impiego e del privato.
A MONTEZEMOLO CONSIGLIAMO PERCIO' DI GIUSTIFICARE IL SUO ASSENTEISMO: SUI CONTRATTI SCADUTI DA TEMPO E NON RINNOVATI NEL PRIVATO ... E, CON LE SPARATE DI IERI, ANCHE NEL PUBBLICO!!
Non mi aspettavo niente di diverso, dai sindacati......
Senti chi parla...
L'hai letto l'intervento di apertura del 3d o hai fatto finta?
Secondo te era a Prodi che si riferiva Montezemolo nella sua apostrofe?
Vuoi che mi diverta a contare in quanti 3d, di qualunque argomento di politica si parlasse, ci hai messo di mezzo Prodi?
Se ci pensi bene io ho cercato di correggerti il tiro, riportando il tutto in Topic.
Mi viene il dubbio che Prodi t'abbia fatto qualcosa di brutto, che ne so, che t'ha violentato quand'eri piccolo...
Ultima modifica di P S Y C H O ; 7/12/2007 alle 9:40
Ultima modifica di X-fun; 7/12/2007 alle 15:14
Lavoro in un ente statale. Quindi so come funziona.
E' verissimo che c'è chi lavora ma è altrettanto vero che una parte (x me superiore al 50%) non dico che non fa niente, ma dico che fa poco poco poco.
In un'azienda privata per fare quello che in una pubblica amministrazione fanno in 6/7 basterebbero 3 persone (tra l'altro la maggior parte delle giornate sono di 6 ore e non 8 come in una ditta privata).
La realtà è questa e da qui non si scappa.
Per quanto rigurada la malattia il discorso è diverso nonchè complicato.
Esistono già le leggi che riduco lo stipendio dopo un tot di mesi. E' altrettanto vero che farsi fare un certificato da un medico è come chiedere una caramella alla mamma.
Per non parlare delle malattie "inventate"... mia zia, per es. lavorerà 10 giorni al mese..con tutte le storie e le visite che si inventa.
Tra l'altro molte leggi son assurde, o meglio giuste di concetto ma stupide nell'applicazione.