Berlusconi , Prodi e la verita’ sulle tasse di successione
Complici le affermazioni poco chiare sulle imposte di successione nei recenti programmi televisivi di politica, si sta diffondendo nei cittadini una percezione sbagliata che cercheremo qui di chiarire.
In questi giorni si discute infatti molto di reintroduzione dell’imposta di successione e pare, a sentire radio e TV e leggendo i giornali, che molti Italiani siano convinti che, poiche’ l’imposta di successione e’ stata abolita nel 2001 dal governo di Silvio Berlusconi, non dovranno nulla allo Stato nel momento in cui erediteranno uno o piu’ appartamenti.
Ma l’imposta di successione vera e propria era gia’ stata abolita dal governo dell’Ulivo per tutti i patrimoni fino a 350 milioni di lire per ciascun erede. Per esempio, se due eredi dovevano dividersi equamente un’eredita’ di 700 milioni di lire, ad ogni erede sarebbe toccata una quota di 350 milioni sulla quale non avrebbe comunque pagato l’imposta di successione.
Il vantaggio dalla legge del 2001 ha toccato quindi solo le persone che la legge dell’Ulivo non aveva beneficiato, cioe’ quelle che ereditano un grosso patrimonio, superiore a 180.000 euro (che prima pagavano per la parte che eccedeva tale cifra).
Nessun governo ha invece abolito mai tutta un serie di tributi tuttora in vigore nel caso si ereditino degli immobili, caso molto frequente in Italia. Perche’ venga registrato il cambio di proprieta’ e vengano eseguite le necessarie volture catastali, chiunque erediti un immobile - anche di valore modesto - deve infatti pagare:
1) IMPOSTA IPOTECARIA = 2% DEL VALORE DEGLI IMMOBILI OGGETTO DI SUCCESSIONE CON UN MINIMO DI EURO 168,00 SE L’EREDE PUO’ UFUFRUIRE DEI BENEFICI "PRIMA CASA" = EURO 168,00
2) IMPOSTA CATASTALE = 1% DEL VALORE DEGLI IMMOBILI OGGETTO DI SUCCESSIONE CON UN MINIMO DI EURO 168,00 SE L’EREDE PUO’ USUFRUIRE DEI BENEFICI "PRIMA CASA" = EURO 168,00
3) IMPOSTA DI BOLLO = EURO 58,48 PER OGNI CONSERVATORIA
4) TASSA IPOTECARIA = EURO 35,00 PER OGNI CONSERVATORIA
5) TRIBUTI SPECIALI = VARIANO SECONDO L’UFFICIO.
Tutte queste imposte e tasse vanno pagate da tutti, poveri e ricchi. C’erano e nessuno le ha tolte. Peraltro esse non vanno calcolate sul valore commerciale degli immobili, ma sul valore catastale, che e’ di gran lunga inferiore (e per superare la soglia di 180.000 euro ce ne vuole!).
Ecco perche’ non hanno senso le file davanti agli studi dei notai - di cui si favoleggia - costituite da cittadini desiderosi di donare i propri beni agli eredi prima della reintroduzione della soglia oltre la quale si deve pagare l’imposta di successione. A meno che non si tratti di file di nababbi.
Per i comuni mortali che ereditano patrimoni inferiori a 180.000 euro la somma da versare allo Stato sara’ sempre la stessa di oggi, anche ove un eventuale governo dell’Unione dovesse vanificare l’effetto della legge Berlusconi del 2001.