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successione, registro ec.... tasse giuste o furto?

  1. #11
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
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    okno, il difetto di quelli con un'ideologia simile alla tua è il non rendersi conto che se è vero che senza il lavoratore, l'imprenditore non campa, è ALTRETTANTO vero, se non di più, che senza un imprenditore non esiste NULLA. Non esiste lavoratore, non esistono consumi, non esistono prodotti.....nulla, e prima ve lo mettete in testa meglio sarà per tutti Ed è per questo che, contrariamente ad oggi, la piccola impresa DEVE essere incentivata....un'impresa che si può espandere, può assumere....un'impresa che strangolate con le tasse, potrà solo licenziare....mandando a casa i lavoratori che dite di amare e proteggere. E voi state ancora lì a pensare a "padroni contro schiavi"......

    Questo concetto si applica anche alla tassa di successione. Come anche detto da X-fun, non serve molto sforzo per arrivare a 180.000 euro....basta una casa non piccola.....e una media impresa sforerebbe di gran lunga questa soglia. E anche 500.000 non sono tantissimi, non andrebbero a penalizzare i normali cittadini, è vero, ma andrebbero a penalizzare i piccoli imprenditori, già STRANGOLATI dal sistema fiscale italiano e da sindacati sciocchi che premono per assunzioni che l'azienda non può garantire.

    Il mercato non lo decidiamo noi, ma spetta a noi adeguarci nel migliore dei modi


  2. #12
    FdT-dipendente
    Uomo 35 anni da Lecce
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    Quote Originariamente inviata da X-fun
    non so quanto costino le case da voi.. da me con 180000 euro prendi un appartamento. medio.

  3. #13
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Io ritengo che un tetto di 500000 euro sia equo per la quota di successione da non tassare.

    Calcolate che tale valore si applica sulle rendite catastali e non sul reale valore degli immobili, che mediamente è doppio e quindi il tutto corrisponde a un tetto reale di 1000000 di euro.
    Considerate anche che sugli eventuali capitali liquidi nessuno ci ha mai pagato le tasse, magheggiando con veloci bonifici o simili dal conto del de cuius a quello degli eredi... e così tale tetto da 1000000 si alza ancora...

    Io dico che per discutere dell'opportunità o meno della tassa di successioe, occorrerebbe metterla in relazione alla tassa di registrazione.
    Secondo voi ha senso che esista la tassa di registrazione? Perché altrimenti la successione (e la donazione, che ne prende tutti i vantaggi) potrebbero diventare un mezzo per eludere tale tassa...
    Io sono parzialmente contrario alla tassa di registrazione: si dovrebbero pagare delle aliquote più basse, dare cioè l'opportunità al cittadino di "cambiare" la propria situazione patrimoniale senza grandi aggravi fiscali. Di fatto in caso di una compravendita immobiliare, il venditore, se vende prima dei 5 anni dal precedente acquisto, paga già l'irpef sul plusvalore del bene compravenduto. Quindi la tassa di registrazione è una tassa a se stante, che non si paga in virtù di una maggiore entrata, ma soltanto come un servizio, quello del cambio di registrazione alle conservatorie. Per questo è giusto che si paghino delle spese, ma non così esagerate come adesso. Per un terreno la tassa di registrazione è del 17%: questo significa che dopo sei passaggi di mano il bene diventa di fatto interamente di proprietà dello stato! E' anche vero che le rendite catastali dei terreni sono bassissime, ma questa è l'Italia e mi fa schifo: tu freghi da una parte, io frego da quell'altra e si fa in modo che alla fine i conti siano equi... preferirei un'equità più trasparente e onesta...

    Per concludere la mia proposta è: tasse di registrazione più basse e applicate anche in caso di successione, senza sconti per nessuno se non per le prime case.

  4. #14
    okno
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da darkness creature
    okno, il difetto di quelli con un'ideologia simile alla tua è il non rendersi conto che se è vero che senza il lavoratore, l'imprenditore non campa, è ALTRETTANTO vero, se non di più, che senza un imprenditore non esiste NULLA. Non esiste lavoratore, non esistono consumi, non esistono prodotti.....nulla, e prima ve lo mettete in testa meglio sarà per tutti Ed è per questo che, contrariamente ad oggi, la piccola impresa DEVE essere incentivata....un'impresa che si può espandere, può assumere....un'impresa che strangolate con le tasse, potrà solo licenziare....mandando a casa i lavoratori che dite di amare e proteggere. E voi state ancora lì a pensare a "padroni contro schiavi"......

    Questo concetto si applica anche alla tassa di successione. Come anche detto da X-fun, non serve molto sforzo per arrivare a 180.000 euro....basta una casa non piccola.....e una media impresa sforerebbe di gran lunga questa soglia. E anche 500.000 non sono tantissimi, non andrebbero a penalizzare i normali cittadini, è vero, ma andrebbero a penalizzare i piccoli imprenditori, già STRANGOLATI dal sistema fiscale italiano e da sindacati sciocchi che premono per assunzioni che l'azienda non può garantire.

    Il mercato non lo decidiamo noi, ma spetta a noi adeguarci nel migliore dei modi
    Dark, il difetto della "mia ideologia" non e' quello che hai elaborato tu. Io riconosco l'importanza del datore di lavoro, o dell'imprenditore ok. Io non avrei interesse a fare l'imprenditore, perche' ho altri stimoli, ma apprezzo coloro che lo fanno perche' ognuno ha il suo ruolo nella societa'. Io porto il mio contributo, loro portano il loro contributo.

    Il problema e' che sento in giro, da quelli che hanno "ideologie come la tua", che noi lavoratori dovremmo ringraziare coloro che ci danno da lavorare, senza lamentarci come facciamo. E soprattutto, che senza le leggi apposite (vedi cari co.co.co, co.pro, apprendistati ecc..) noi non lavoreremmo. Beh, a me sembra che a fronte di un maggior guadagno da parte dei soliti imprenditori (e qui non tutti, perche' ci sono imprenditori onesti e determinati a restarlo, malgrado loro) ci sia una drastica riduzione del corrispettivo. In pratica, ognuno porta ancora il suo contributo alla societa', ma quello degli imprenditori e' valutato di piu', quello dei lavoratori e' valutato di meno. E succede con tante tipologie di mestiere. In cosa consistono, per esempio, i vari investimenti dei nostri amati imprenditori?

    Ricordo le liti col mio professore di diritto, avvocato di AN, che era solito dirmi che ripetevo concetti sentiti in TV quando non sapeva piu' cosa rispondere. Ricordo che diceva spesso che dovremmo comprare made in Italy, comprare automobili FIAT, yogurt YOMO, vestiario Armani, pasta Barilla, ecc.. Con buona pace del mio professore di diritto, non vedo perche' dare soldi a imprenditori del cosiddetto "made in Italy" se poi questi investono in Polonia, Brasile, India (vedi FIAT), o Cina (vedi Armani). E' ridicolo. Questi sarebbero i nostri imprenditori?
    Mi ricollego qui alle varie tipologie di lavoro: io vorrei fare il ricercatore, e se dovessi per sfiga riuscirci, mi toccherebbe un rispettabilissimo stipendio di 900 euro mensili. Poco piu' di quello che prendo adesso. WOW! Posso sapere in cosa investono i nostri imprenditori, per cosa spendono i soldi? Per guadagnare di piu'? Per dare lavoro ai Rumeni? Con tutto rispetto, vorrei che si pensasse piu' a noi.

    E' questo che vi dovete mettere in testa, parlo di quelli con la tua ideologia, visto che ti piace fare di tutta l'erba un fascio.

    Che poi passo per comunista, mentre non lo sono.

    Per il resto, sono d'accordo con il buon Abel.

  5. #15
    Can che dorme Wolverine
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    A me non è mai interessato difendere il made in italy, quindi su di me gran parte del tuo discorso non si applica. E il fatto che senza il co.co.co. e simili molti di noi non lavorerebbero è una realtà che non è stata voluta certo da Berlusconi....e neanche da Prodi, beninteso, che hanno solo cercato di fare in modo che dove prima c'era solo "nero", ora ci sia invece almeno un minimo di tutela.
    Il contributo degli imprenditori è valutato di più semplucemente perchè per ogni imprenditore lavorano o vanno a spasso PARECCHI lavoratori.....capirai bene che l'imprenditore dal punto di vista fiscale va ANCH'EGLI tenuto in gran considerazione, altrimenti se lui affonda affondiamo tutti.
    Se passi per comunista ci sarà pure un motivo....e poi non fosti tu stesso a dire che sei di estrema sinistra?

    Abel, questo 17% sinceramente non l'ho trovato da nessuna parte. Per gli immobili ho trovato due o tre siti che parlano delle tassazioni includendo quella di registro, di cui uno è questo: http://www.miacasa.it/tasse.htm Confermo che c'è una tassazione sulla plusvalenza se la vendita è effettuata entro 5 anni (sinceramente non mi piace per nulla, tu Stato fatti i cazzi tuoi se io sto investendo in immobili)

  6. #16
    okno
    Ospite

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    Si, ma non sono comunista. Ci sono varie ideologie all'interno delle correnti di sinistra.

    Comunque, tu dici
    Quote Originariamente inviata da darkness creature
    (sinceramente non mi piace per nulla, tu Stato fatti i cazzi tuoi se io sto investendo in immobili)
    Beh, lo Stato ha tutto il diritto di farsi i cazzi tuoi. Stai investendo nella comunita', e' bene che si interessi, soprattutto che si interessi delle regole da rispettare.

    Il problema e' che per molti lo stato e' diventato quell'insieme di persone che stanno a Roma, quell'insieme di leggi scassapalle e quell'insieme di tasse. Sbagliatissimo, lo stato siamo noi. Il problema e' che sarebbe ora di ribadirlo in qualche modo.

  7. #17
    Can che dorme Wolverine
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    Lo Stato non sono io. Lo Stato è un insieme di persone che mi rappresenta e mi governa, ma che non potrà mai avere esattamente le stesse idee che ho io. Potrà avvicinarsi, ma non potrà mai collimare al 100%. E' per questo che io rifiuto l'idea che "lo stato sono anche io".

    E tutto questo senza considerare la nostra situazione attuale, eh, sto parlando del concetto di base. Se uno governasse BENE, sia esso di destra o di sinistra, io penserei soltanto che lo stato sta facendo bene, cioè LORO stanno facendo bene, così come ora penso che LORO stanno facendo male.

    Che poi io consideri comunque lo Stato più o meno un insieme di tasse e leggi scassapalle (con le dovute eccezioni) è assodato......


    (okno, dato che la discussione mi interessa e non vorrei che fosse considerata OT, con tutto ciò che ne consegue, mi consenti di "espanderlo" facendone un topic che discute sull'etica di certe tasse, e simili? Lo chiedo a te dato che sei tu l'autore del topic)

  8. #18
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da darkness creature

    Abel, questo 17% sinceramente non l'ho trovato da nessuna parte. Per gli immobili ho trovato due o tre siti che parlano delle tassazioni includendo quella di registro, di cui uno è questo: http://www.miacasa.it/tasse.htm Confermo che c'è una tassazione sulla plusvalenza se la vendita è effettuata entro 5 anni (sinceramente non mi piace per nulla, tu Stato fatti i cazzi tuoi se io sto investendo in immobili)

    http://www.fiscooggi.it/reader/?MIva...giornale=17411

    L'aliquota non è del 17% (ma lo era, ti giuro, devono averla ridotta negli ultimi anni...) ma del 15%, comunque il concetto rimane quello!

    Faccio il mio commento alla tua apostrofe alla tassazione sulle plusvalenze delle compravendite immobiliari: se la compravendita comporta un lucro e quindi un guadagno per il venditore, è al pari di chi guadagna per la gestione di un'attività commerciale o imprenditoriale o anche di lavoro dipendente: tutti questi soggetti pagano l'irpef, perchè l'investitore immobiliare no?

    Il tuo concetto di stato mi riconduce al brigantaggio...

  9. #19
    Rum e Cocaina Sally
    Donna 40 anni da Carbonia-Iglesias
    Iscrizione: 29/9/2004
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    mesi fa ho vinto al lotto e mi hanno tassato pure la vincita

  10. #20
    Overdose da FdT
    Uomo 40 anni
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo
    Faccio il mio commento alla tua apostrofe alla tassazione sulle plusvalenze delle compravendite immobiliari: se la compravendita comporta un lucro e quindi un guadagno per il venditore, è al pari di chi guadagna per la gestione di un'attività commerciale o imprenditoriale o anche di lavoro dipendente: tutti questi soggetti pagano l'irpef, perchè l'investitore immobiliare no?
    semplicemente perchè sugli immobili è già prevista una tassazione.

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