Non e' nata per fare del mondo un posto migliore, ma per fare giustizia. Conosco lo scritto di Beccaria e conosco i movimenti contro la pena di morte, quindi spero di non formulare un pensiero superficiale.Originariamente inviata da °Francesca°
Lo scopo di una pena e' punire una persona responsabile di aver compiuto un reato ai danni delle persone o della societa'. Nel caso del carcere, come di pene piu' fantasiose che imperversano ora negli USA, la pena servirebbe anche e soprattutto per rieducare il colpevole, cercando di evitare che in futuro possa nuocere ancora. Insegnandoli che e' sbagliato, ovviamente, non costringendolo.
Il problema e' rappresentato dal rifiuto completo alle regole della societa', o dalla follia. Sarebbe stupido pensare che una persona commette un reato solo ed esclusivamente per sbaglio, no? Spesso chi compie il reato lo fa cosciente di cio' che sta facendo, sa che e' sbagliato. Se tra questi vi sono colpevoli di reati di omicidio a scopo di rapina, o di stupro, mi viene difficile pensare che una persona cosi' possa essere educata. Ha compiuto un atto che rappresenta un completo rifiuto alle regole del vivere comune. Cosa fare allora? Si potesse, io voterei esilio, ma non si puo'. Carcere a vita? Perche'? A che pro? A spese di chi? Non rappresenterebbe una pena disumana, piu' di quanto lo possa essere la pena di morte?