Originariamente inviata da
UnoNessunCentomila
Innanzi tutto personalmente trovo quantomeno inconcepibile che nel 2007 si parli ancora di "razze" nel genere umano. Sappiamo tutti benissimo che le persone sono uguali indipendentemente dal colore della pelle o dal paese di provenienza.
La cosa che più mi altera è chi dice "io non sono razzista MA...", infatti queste persone tentano di rendere più "innocenti" i loro ideali razzisti usando una sorta di copertura che non li identifichi come tali né verso gli altri né verso se stessi (sì, mentono pure a se stessi), e facendo quindi assumere più peso alle loro teorie e meno senso di condanna verso gli interlocutori.
Quindi, per quanto concerne la domanda sollevata dal topic, sollevare idee razziste non deve essere mai tollerato come libertà d'espressione, quantomeno l'indignazione e il disprezzo sono conseguenze inevitabili almeno che non ci si trovi di nuovo in mezzo ai totalitarismi hitleriani/fascisti.
Per quanto concerne invece il controllo dei flussi migratori mi fa sorridere vedere noi italiani lamentarcene in confronto ad altri paesi europei che, seppur con i dovuti problemi, da tempo hanno abbracciato il concetto di multi-etnia e di uguaglianza molto più democraticamente di noi. Vi sorprendereste nel vedere quanti pregiudizi conserviamo, anche inconsapevolmente, andando a visitare un paese straniero che etichettiamo come "out of limits". Bisogna tentare di dare meno ascolto ai media, alle voci e ai fatti che accadono e tentare di farci un opinione più personale delle culture straniere, toccandole appunto con le nostre mani e mettendo il "metro di giudizio della superiorità" da parte per una volta, per accorgerci che siamo esseri umani indipendentemente dai confini (inesistenti in natura) che abbiamo stabilito.