Non sono d'accordo con alcuni vostri post, cioè non credo che la sinistra non abbia un leader, la verità è che ne ha troppi.
La destra ha:
Fini: un buon politico
Bossi: che è finito fisicamente e intellettualmente (intelllettualmente da prima dell'ictus)
Casini: che se n'è andato dal centro-destra
Berlusconi: che li tiene uniti
Tutti gli altri non hanno rilevanza perchè sono sottomessi a questi.
la sinistra ha:
D'Alema: a mio parere il + grande politico italiano
Fassino: uno dei migliori uomini di partito
Diliberto: un uomo di rilevanza politica, già ministro varie volte e protagonista da anni della storia politica italiana
Bertinotti: il presidente della camera, penso questo basti
Pannella: un paiaccio della politica, un buffone vestito da radicale
Mastella: un problema vivente..
Rutelli: che non conta niente.
Di Pietro: un grande magistrato con una grande passione.
Prodi: che deve tenere tutti questi.
Nella sinistra ci sono troppe ideologie e troppe personalità, inoltre molti non riescono a capire che le rivoluzioni non si fanno dal giorno alla notte.
Tutti hanno troppe idee, uno che vuole la legalizzazione della droga, l'altro che il vaticano sia distrutto, un altro il completo ritiro delle truppe all'estero, un altro ancora che siano ufficializzati i matrimoni per i gay, ma nessuno capisce che le cose vanno fatte con calma.
Tempo fa, a Roma, ho parlato per un pò con Mussi discutendo del partito democratico, lui era assolutamente crontario perchè diceva che facendo così si perderebbero dei voti e anche io pensavo questo, ma non c'è soluzione, o si fa la scommessa del PD o si sta all'opposizione, oppure si potrebbe formare un'altra coalizione con il centro, ma dopo ci dovremmo portare dietro in parlamento il vaticano e questo non credo sia buono per il paese e per la libertà dei cittadini.
Ci sarebbe un'altra soluzione, cioè restare con questa maggioranza ma aiutandosi con i voti dell'opposizione nelle scelte importanti, ma con questa opposizione credo che non si possa discutere quindi quest'alternativa in verità non c'è.