Lorenz, non vedo cospirazioni, bensì ingerenze
Lorenz, non vedo cospirazioni, bensì ingerenze
Scusami eh, non dico che sia giustoo sbagliato...però....ogni politico ha le sue idee....perchè se coincidono col Cristianesimo deve per forza significare "ingerenza estranea da parte del Vaticano"? Ognuno segue le sue idee, nel governare. E' capitato che le idee di molti politici seguano i principi cristiani...e allora? Ci sono miliardi di fedeli di ogni religione, al mondo. Chi segue il buddismo, chi segue il cristianesimo, chi il taoismo...chi la sharia....ma non ho capito perchè si deve parlare di manipolazioni da parte del Vaticano. Abbiamo politici cristiani e politici non cristiani....bè? Qual è il problema? Tu sei laico...e anche io, sicuramente, ma non mi lamento di ingerenze da parte di qualcuno....semplicemente non sono d'accordo con le idee di certi politici...stop.Originariamente inviata da =Nemesis=
e qui casca (metaforicamente) l'asino.Originariamente inviata da darkness_creature
Il politico ha come referente primo la cittadinanza che lo ha eletto. Questa cittadinanza è meno clericale di quanto si pensi, e taluni sondaggi autorevoli lo attestano.
Cosa succede invece? I politici, in cambio di sostegno elettorale e legittimazione - da parte di un vero e poprio potere, capace di incidere sulle coscienze - circa il proprio operato, distolgono il proprio sguardo dai cittadini per farlo scivolare entro le stanze vaticane.
Il politico non può agire in tutto e per tutto come un cane sciolto, deve tastare il polso dei cittadini e operare di conseguenza. Questo non succede.
E il tutto si riverbera anche sul piano mediatico: il Papa tutte le domeniche in televisioni, i vari vescovi presenzialisti, Moncalvo che si faceva il segno della croce prima di cominciare la propria trasmissione, e via dicendo.
Quando ci si ricorda di invitare alle trasmissioni, oltre al sacerdote, anche uno scienziato, e si discute di darwinismo, per esempio, si fanno passare le due tesi come equipollenti, cioè di pari valore.
Questo è scorretto, non è una fucina di pluralismo bensì di un relativismo portato alle estreme conseguenze.
Una teoria scientifica è falsificabile, un dogma religioso no.
Così come si cerca di far elevare la morale cattolica a morale nazionale; viene prodotta attraverso il circolo mediatico un'identificazione che in assoluto non esiste, e tutto ciò che non è assoluto è aperto, negoziabile, alterabile, ecc.
Il senso critico viene livellato, il sensazionalismo viene parificato alla razionalità critica, i dogmi religiosi vengono additati quali oggetti di appropriazione universale.
Si fa leva sull'emozione per spodestare la ragione.
Le ricadute pratiche, poi, si possono tastare quotidianamente.
Mi fermo qua perché ne avrei per un bel pò, e il punto che mi rimproveravi l'ho chiarito.
Sbaglia lo Stato a flirtare con un altro interlocutore, e sbaglia la Chiesa - autoproclamandosi autorità morale - nel flirtare con i politici, che tra le altre cose non sono certo modelli di onestà e rigore.
E i figli nati da questo flirt li dobbiamo allevare noi cittadini.
Se la Chiesa ha tutto questo potere, è perchè ci sono milioni di persone in tutto il mondo che la apprezzano, molto di più di te e anche di me. La cosa può non piacerCI, ma è così. E' evidente che le sue idee fanno presa tra molte persone....che non sono semplici automi, e per me è un'offesa considerarli tali. Hanno scelto, perchè nel Cristianesimo libertà di scelta c'è...non ti ammazza nessuno se non sei cristiano. Questa è la strada che hanno intrapreso....non ti piace? Proponine un'altra....se piace avrà successo.....se non ha successo è perchè non piace alla maggioranza dei cittadini e dei politici. Non puoi punire la Chiesa, perchè esprime un'opinione e difende le sue idee anche strenuamente.
Beh, come sai, io non vendo illusioni, e mi riparo da una tua eventuale critica dicendoti che non credo neanche alla possibile concretizzazione dell'ideale comunista così come previsto da Marx, il suo più compiuto teorizzatore, benché mi senta rappresentato da un partito che presenta questo nome.Originariamente inviata da darkness_creature
L'illusione, in una persona poco incline allo spirito critico (come me fino ai 18 anni, su vari fronti, non solo quello religioso) fa presa, è più seducente, confortante, persuasiva, securitante, non prevede grandi fatiche teoriche perché é già confezionata, ogni indagine è un sovrappiù che rischia di distorcerla.
Le ragioni della scienza e della razionalità critica (che travalica i confini della scienza stessa) saranno sempre "deboli", in difetto.
Io non cullo il sogno di una società che ponga la scienza al primo posto, con un'etica frutto di principi immanentemente elaborati e condivisi, e così via.
Tuttavia le illusioni sono pericolose: veicoli di (auspicata) emancipazione e realizzazione, sono contemporaneamente delle carceri, e i detenuti al loro interno devono seguire una rigida disciplina.
Siffatto detenuto disciplinato, fermo nelle sue certezze, andrà a frapporsi all'uomo che ha accettato i limiti della fallibilità, che ha abbracciato il dubbio, la conoscenza e la prassi evolventesi.
Quest'ultimo individuo, con le buone o con le cattive, soccomberà.
Quest'ultimo individuo va tutelato, protetto, ascoltato.
Ora sto radicalizzando un pochino e soprattutto sono ben attestato sul piano dei princìpi, perché essi sono alla base del fatto contingente.
E a proposito di contingenza, c'è chi, come Benedetto della Vedova, afferma che quest'ondata di clericalismo è sintomo di una Chiesa che fa sempre meno presa sugli individui, e che appoggiandosi alla classe politica e "alzando il volume dei suoi discorsi" cerca di riacquistare l'egemonia perduta o perdentesi.
Personalmente ritengo che non si sia verificata un'estinzione o quantomeno una drastica riduzione dello spirito religioso: quest'ultimo è stato semplicemente travasato nel fenomeno delle "religioni fai-da-te". Un numero consistente di individui infatti ha prodotto una vera e propria religione personale, salvifica ma senza dogmi. Una furbata utilitaristica.
Io reputo che qualsiasi assoluto sia da estromettere o almeno limare nelle sue estremizzazioni, e la stessa razionalità critica, l'elemento che più ci distingue dagli altri animali, non va intesa come un assoluto, bensì come perno reale e realistico su cui costuire l'edicio della nostra società. Ovviamente quest'edificio non sarà perfetto, occorrerà spesso riverniciarlo, riparare i guasti che si produrranno al suo interno, spostare i mobili, e così via.
Ma sarà tutto nostro e accoglierà dal primo all'ultimo uomo.
Quest'edificio non verrà mai alla luce, come già precontemplato, e quindi si tratta - a mio avviso - di non cavalcare il pensiero fondazionista e assolutista.
Non dico, al pari del filosofo Giulio Giorello, di declinare gli assoluti al plurale (che comporterebbe una interconflittualità feroce) bensì di non contemplarli, e questo non in mome di un altro o di altri assoluti.
Questo è il mio pensiero, difficilmente può essere calato nella realtà, e quindi mi limito a denunciare i favoritismi verso i deprecati assoluti e la promozione di conflittualità tra di essi.
Ovviamente sono costretto a ingoiare bocconi amari, e per fortuna con il passare del tempo ci si abitua
Originariamente inviata da Guru's Way
Perché nell'attuale matrimonio che cos'è che si fa se non due firme???????
sono dei buffoniOriginariamente inviata da TXUS
uhm... mi sa tanto ke sebbene abbiamo lo stesso parere su questa sx le motivazioni sono molto diverse...Originariamente inviata da Fiamma86
Ecco, qua sono d'accordo con te, lo ammettoOriginariamente inviata da s@ve
ma sta cavolo di Binetti