GENOVA - ''Sono stato riformato dall' Arma e finora non ho trovato lavoro. Dal giugno scorso sono sposato e ho un bimbo di nove mesi ma la pensione che percepisco non basta per mantenere una famiglia''. A parlare e' Mario Placanica, l' ex carabiniere accusato e poi prosciolto per la morte di Carlo Giuliani durante il G8 a Genova, che intende chiedere un risarcimento danni alla famiglia Giuliani.
Ma la madre di Carlo Giuliani, Haidi replica:''Placanica smetta di piangere miseria e dica finalmente una parola di verita' su quello che e' accaduto in piazza Alimonda''.
L' ex carabiniere, assistito dai suoi legali Antonio e Giusi Ludovico del foro di Catanzaro, ha intenzione di chiedere il risarcimento consigliato anche dall' on. Filippo Ascierto, responsabile della sicurezza di Alleanza Nazionale che aveva seguito tutto l' iter giudiziario che lo aveva coinvolto.
''E' lui la parte lesa - sostiene l' on. Ascierto - perche' ha subito un grosso trauma ed ha perso il lavoro. Mi sembra che sia troppo chiedergli dei soldi''. ''Difendo Placanica - ha aggiunto - in quanto vittima e perche' ritengo assurdo che ad un ragazzo proletario, figlio di proletari e disoccupato la sinistra chieda conto di cose di cui non ha alcuna responsabilita'''.
Nel giugno scorso l' avv. Gilberto Pagani, del foro di Milano, legale della famiglia Giuliani, aveva inviato una lettera raccomandata a Placanica ''a fini cautelativi per interrompere i termini di prescrizione''. ''Noi i soldi a Placanica non li abbiamo mai chiesti, i soldi non ci interessano - prosegue Haidi Giuliani - a noi interessa un processo che attribuisca le corrette responsabilita' e che risponda ai molti dubbi che nutriamo. Ci interessa una commissione di inchiesta che attribuisca le responsabilita', non solo per quanto avvenuto in piazza Alimonda, ma in tutte le giornate del G8 di Genova e ci interessa avere la risposta del tribunale di Strasburgo che attendiamo fiduciosi''.
''Non pretendo una medaglia ma almeno di poter lavorare nell'Arma. Il mio sogno e' quello di potere nuovamente indossare la divisa alla quale sono affezionato e rispetto alla quale nutro dei buoni ricordi''. Mario Placanica ricorda come un incubo quel pomeriggio del 20 luglio 2001 quando a bordo del Defender, con altri due colleghi, si trovo' in piazza Alimonda dove mori' Carlo Giuliani. ''E' una cosa che non si puo' dimenticare - afferma - ne parliamo tutti i giorni con i miei familiari e con gli amici. Sono stato coinvolto in quel fatto, ma quel giorno mi sono comportato da carabiniere e ho protetto i miei colleghi, il Defender e l' Arma. La conseguenza e' che sono stato riformato''.
L'ex carabiniere non risparmia critiche al libro scritto da Haidi Giuliani dove, afferma ''sono state dette molte bugie'' e spiega: ''come quella che sono arrivato tardi in ospedale e che i miei colleghi mi avevano cosparso la testa di mercurio cromo mentre quello era il mio sangue perche' ero stato ferito''.
''Nel libro - continua Placanica - viene detto che ero affetto da problemi psicomotori invece non e' vero. Mi hanno considerato come un invalido. E' una cosa inammissibile''.
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I danni li dovrebbe chiedere all'Arma dei Carabinieri e non certo ai Giuliani. Loro non hanno colpa :smt120