Intanto:
L’economista tedesco Fuest: clausola di uscita dall’euro, dopo il vostro voto è opportuna - Corriere.it
Ci siamo! L'europa finalmente si sta decidendo a fare una cosa giusta, l'inclusione nei trattati di un'uscita concordata così come l'entrata, per scongiurare le ripercussioni sull'euro e sull'ue (che ci sarebbero state esattamente come per la Brexit se ce ne fossimo andati unilateralmente) così da limitare le conseguenze negative da entrambe le parti, soprattutto mi piace la parte "uscita per chi non vuole rispettare le regole dell'euro" singifica che non dovremo più aumentarci l'età pensionabile, aumentarci l'IVA, tagliarci la sanità, bloccare l'inflazione con ripercussioni sull'occupazione e soprattutto non dovremo più condividere la stessa moneta con economie diverse, che è una cosa che non aveva funzionato con lo SME prima e che non funziona adesso con l'euro. Finalmente un pò di democrazia da parte di quell'istituzione che finora era sempre stata dittatoriale, era davvero ora e soprattutto finalmente si sta muovendo qualcosa! Se potremo uscire dall'euro e non avremo più tutti gli opprimenti obblighi europei non sarà necessario invocare l'articolo 50, sarebbe davvero un ottimo compromesso, meno male che non ha vinto il PD, sennò per risolvere il problema della fame l'UE ci avrebbe messo l'anello allo stomaco per risparmiare invece di provvedere a farci ricevere il nutrimento necessario.Clemens Fuest, 49 anni, presidente dell’istituto di ricerca Ifo e come tale uno degli economisti tedeschi più influenti, negli ultimi giorni ha preso un’iniziativa con il suo predecessore Hans-Werner Sinn e con presidente del Consiglio dei esperti economici Christoph Schmidt: chiedere una clausola di uscita dall’euro per i Paesi che non ne rispettano le regole. Fuest, Sinn e Schmidt in Germania sono più che semplici economisti: da anni la loro voce contribuisce a imprimere la direzione e il tono del dibattito sull’Europa che coinvolge l’opinione pubblica e la politica in Germania. E il fatto che la loro proposta arrivi dopo le elezioni in Italia non sembra casuale [...] «Il risultato delle elezioni italiane ci ricorda che certi governi nazionali potrebbero rifiutarsi di onorare gli accordi che i loro predecessori avevano firmato. Di recente Matteo Salvini ha detto che la politica di bilancio dell’Italia dovrebbe fare esattamente il contrario di ciò che chiede Bruxelles. E Salvini potrebbe essere il prossimo presidente del Consiglio» [...] «L’euro ha già una clausola di uscita: l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, quello a cui sta ricorrendo Londra per la Brexit. Ma non è ottimale, perché implica che un Paese desideroso di uscire dall’euro debba anche lasciare l’Unione europea. Serve un meccanismo che ottenga due risultati: primo, permetta a un Paese di uscire dall’euro ma di restare nella Ue; secondo, non dovrebbe incoraggiare l’uscita, ma se essa accade almeno offra una procedura che eviti i conflitti e riduca al minimo i costi per tutti. Una clausola di quel tipo non destabilizzerebbe l’area euro».