Dico la mia con un esempio:
La legge elettorale abominevole, proposta da Renzi/Berlusconi/Verdini sarebbe già legge se non ci fosse il Senato.
Come linea teorica, io sono favorevolissima ad eliminare il Senato, ma andiamo con ordine:
Si elimina davvero il Senato? NO. Lo si riempie con gente che dovrà discutere di eventuali ed ipotetici provvedimenti della Camera che avrebbero ripercussioni a livello locale e regionale. Possono contribuire alla legge di stabilità, e non voteranno la fiducia. Le persone che siederanno al Senato sarebbero presidenti di Regione, qualche sindaco e qualche esponente della società civile, scelti in base a che cosa, non è dato sapere perchè ancora non esiste un provvedimento in merito all'abolizione del Senato, ergo stiamo parlando di aria fritta.
Apprezzo, dall'altro lato che ci siano stipendi in meno, almeno così dice Renzi, ma il carrozzone della seconda camera resta in piedi.
I costi non sono solo quelli degli stipendi ma del Senato come struttura ed organo. Quello rimane.
Altra considerazione: Immaginate che provvedimenti come l'abolizione dell'art. 138 potrebbero essere votati immediatamente da una sola camera, così con lo schiocco delle dita la costituzione italiana sarebbe stravolta.
Per cambiare il Senato devono cambiare la costituzione. Per cambiare una legge costituzionale, adesso, tocca fare 2 passaggi a distanza di qualche mese, tra Camera e Senato. Se il Senato viene abolito, una legge costituzionale potrebbe essere modificata dalle maggioranze bulgare (che la corte costituzionale ha bocciato bocciando il porcellum).
Che significa?
Che con il Porcellum adesso e con l'Italicum ( se passa) poi, un solo partito che detiene la maggioranza assoluta della Camera dei Deputati, votando favorevolmente può, di fatto, cambiare la Costituzione Italiana. Potrebbe cambiare anche la forma di Stato (il sogno del PD) diventando un semipresidenzialismo. Tutto questo è stato pensato e progettato per togliere potere decisionale al parlamento e relegarlo nelle mani del governo(il parlamento non legifera più, lo fa il governo).
Molti costituzionalisti si stanno muovendo in questo senso, dicono che un parlamento delegittimato dalla Corte Costituzionale non può e non deve cambiare la Costituzione.
Infine, io sono per un abbattimento dei costi (stipendi e poltrone) ma mantenendo le due camere: diminuiamo sia i Deputati che i Senatori, dimezziamoli. Credo che il bicameralismo sia la valvola di sicurezza che non fa passare delle leggi assurde.
PS: Se il parlamento è lento non è colpa del Senato, è colpa dei partiti che sono spaccati al loro interno, che non si mettono d'accordo, è colpa delle correnti e correntine all'interno di essi.
Una camera sola, con 60 miliardi di corruzione a nostro carico, lo vedo come l'inizio della fine per l'Italia. Ma la fine quella vera.