TESTAMENTO BIOLOGICO: MONS.FISICHELLA, BENE IL PRIMO SI' DEL SENATO ROMA - Il primo voto favorevole giunto ieri dalla commissione Sanità di Palazzo Madama sul ddl Calabrò per il fine vita "é certamente un buon passo", secondo il presidente della Pontificia accademia per la Vita, mons. Rino Fisichella. "Dobbiamo soltanto creare un clima in cui il Parlamento possa lavorare con serenità in un saggio confronto - ha detto a margine di un convegno su "Genetica o eugeneticà promosso dalla stessa Accademia - perché su questi temi non c'é bisogno di conflitto. C'é soltanto bisogno di saggezza - ha aggiunto - di capacità di ascoltarsi gli uni gli altri per il bene del paese e soprattutto per il bene del progresso di tutti: il progresso della scienza e della tecnologia e anche per il rispetto di tutte quelle situazioni che appartengono alla dimensione etica".
Secondo Fisichella il caso Englaro ha rappresentato "un momento molto triste per il Paese" ma anche una "incredibile e positiva provocazione" per entrare nel dibattito sul fine vita e per "porre le basi di una cultura della vita" nella società.
VERONESI, NON E' LEGGE, E' OBBROBRIO - Beppino Englaro ha definito, scatenando le polemiche, la legge sul testamento biologico passata in Commissione al Senato come "una barbarie", oggi il senatore del Pd Umberto Veronesi la definisce "pessima". "Non è una legge" ha detto Veronesi a margine della presentazione della sede milanese del Mpa, perché da un lato dà la possibilità di esprimere la propria volontà, ma dall'altra non garantisce operativamente che questa venga rispettata. "Si cannibalizza - ha aggiunto -. E' un obbrobrio giuridico". E' invece "un peccato" che in Commissione al Senato Ignazio Marino non sia più capogruppo del Pd, un ruolo dove è stato sostituito dall'ex Udc Dorina Bianchi che nella votazione si è astenuta. "Marino è un amico - ha concluso il professor Veronesi - e sostiene una legge intelligente".
GASPARRI, ENGLARO OFFENDE PARLAMENTO - "Le parole di Beppino Englaro dimostrano che non eravamo soltanto di fronte ad un dramma umano e familiare, ma ad una precisa iniziativa politica. Englaro da un lato voleva che la politica non si occupasse di questa vicenda, dall'altro invade il campo con espressioni offensive nei confronti del Parlamento, dove esiste invece una forte maggioranza schierata in difesa della vita". Lo sostiene il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri che parla di "campagna politica in favore dell'eutanasia". "Non ci faremo intimidire - dice Gasparri - e il rispetto per le singole persone, anche se dedite a speculazioni politiche, non ci impedirà di esprimere la nostra volontà. La commissione del Senato si è già pronunciata in maniera chiara così come l'Aula di Palazzo Madama ha approvato con una amplissima maggioranza la mia mozione affinché l'idratazione e l'alimentazione siano garantite comunque a tutti in ogni condizione". "Andremo avanti. Senza subire le minacce di chi evidentemente agisce in base a logiche che non sono personali o individuali, ma di ben altra natura", conclude Gasparri.
FINOCCHIARO, DA PDL OFFESE A ENGLARO - "Trovo inaccettabile che dal Governo e dalla maggioranza vengano lanciate in queste ore, dopo le strumentalizzazioni di una vicenda tragica fatte nelle scorse settimane, accuse e offese a Beppino Englaro". La capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro, difende il padre di Eluana che ha definito "una barbarie" la bozza di maggioranza sul testamento biologico approvata ieri dalla commissione Sanità del Senato. La famiglia Englaro ha vissuto con dolore e responsabilità una vicenda umana da rispettare. E credo sia necessario usare proprio maggiore rispetto per le opinioni, anche dure, dei cittadini" sottolinea Anna Finocchiaro che esprime l'augurio che "il confronto parlamentare si svolga nelle prossime settimane con il fine di trovare una soluzione all'altezza senza cercare la strumentalizzazione di vicende umane cariche di sofferenza".
"Questo deve essere il compito della politica e del Parlamento" dice la capogruppo del Pd al Senato che ribadisce le sue critiche al testo Calabrò come "un arretramento rispetto al testo che fu approvato, all'unanimità, nel 2005". "Lavoreremo - conclude Anna Finocchiaro - per presentare i nostri emendamenti che riassumeranno la posizione prevalente espressa nel nostro partito e ci impegneremo per ottenere una legge che rispetti il dettato costituzionale e vada incontro alle aspettative dei cittadini italiani".
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