Io ho l'impressione che Grillo sia semplicemente un burattino nelle mani di Caseleggio.
Per il resto, ho espresso la mia opinione in merito centinaia di volte XD
Per me "post-ideologico" non vuol dire niente. Faccio un esempio: se io voto un candidato di sinistra mi aspetto che se, anche a due anni dalla campagna elettorale, si dovesse decidere se consentire o meno i matrimoni di coppie omosessuali lui sia d'accordo; al contrario, se ho votato un candidato di destra, so che lui sarà tendenzialmente in disaccordo. Votando un tale che invece sostiene di non seguire ideologie, che mi devo aspettare? Che ne so io di dove girerà la bandiera domani?
Votare un tale significa, secondo me, anche condividere un dato sistema di idee. Se uno vota Storace, sa di votare a estrema destra e a quel che ne consegue, se uno vota Vendola sa di votare a sinistra, se uno vota Renzi sa di aspettarsi idee tendenzialmente centriste. E tutto questo per me è sacrosanto: si chiama democrazia.
Ora, vorrei capire... il movimento 5 stelle sostiene di non essere né di destra, né di sinistra, né di centro. Quindi io seguendo quale sistema di idee dovrei votarli? Perché a me non frega niente che un ex comico si metta a sbraitare da un palco dicendo che devono andare tutti a casa. Sì, ok, la seconda repubblica è alle battute finali e questo concetto è chiaro ormai da tempo anche senza che lui urli. E poi?
Grillo ha la stessa furbizia che ebbe cent'anni fa Mussolini: cavalca il malcontento della gente per prendere potere; perché i discorsi del '19, del '20 di Mussolini sono pressapoco identici a quelli attuali di Grillo. Io non mi fido di quelli che parlano alla pancia e non alla testa. Questa è storia eh... e magari sarà successo pure novant'anni fa, però credo che agli esempi della storia non si debba mai venire meno.
Poi, ovviamente, non credo si ripeteranno cose come il delitto Matteotti, la marcia su Roma (oddio, a quella ci siamo andati vicini un po' di volte), e dubito che Napolitano incarichi Grillo di formare un nuovo governo senza che questi sia stato eletto democraticamente. Intendo solo dire che se c'è un insegnamento che la storia lascia è che bisogna diffidare di queste persone autoritarie, che urlano, che temono il dissenso quando queste escono fuori in periodi di crisi.
Sempre per portare un esempio... qualche giorno fa, ad Annozero, hanno mandato uno spezzone del V-Day in cui lui se la prendeva per la svendita delle aziende italiane, e urlando "voglio salvare la piccola e media impresa": sì, fantastico, e qui siamo d'accordo tutti. Detto questo ha iniziato un elenco chilometrico di aziende che erano italiane e ora vendute ad acquirenti esteri, facendo un'accozzaglia di pubblico e privato. E non poteva fare nulla di più fazioso. Possiamo anche essere in disaccordo, ma se l'azienda è privata e l'imprenditore privato la vende all'estero, lo stato che ci può fare? Quella è la sua azienda, è privata, se se la vuole vendere lo stato non ci può fare niente. Ti puoi incazzare per come è stata trattata Alitalia, questo sì, ma per altre aziende no.
Ed è questo il modo in cui quest'uomo parla alla pancia degli italiani e non alla testa. Purtroppo lui fa leva sul fatto che la gente è esasperata dalla crisi, che crede che la colpa sia dell'euro (la storia del referendum per uscire dall'euro è la trovata più populista e demagogica del pianeta), che è stanca di vedere le solite facce.
E poi, per me, rimane sempre il solito dubbio: perché Grillo non attacca quasi mai il PDL?