Probabilmente, qualcuno in Italia ha esultato con troppa fretta dopo il ritorno di Mario Monti dall’euro-vertice della settimana scorsa. Tutta la stampa, all’unisono (fatti salvi alcuni siti economici seri e il nostro giornale) ha beatificato il Presidente del consiglio, quale salvatore della “patria” , nonchè lottatore in grado di mettere sotto la cancelliera Merkel.
Peccato, che solo due giorni dopo, Finlandia e Lussemburgo han preso le distanze dall’idea che i paesi virtuosi dovessero sobbarcarsi gli sprechi delle cenerentole mediterranee.
La notizia di oggi è che la Finlandia preferisce uscire dalla zona euro, piuttosto che pagare i debiti degli altri paesi europei. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze finlandese, Jutta Urpilainen al quotidiano Kauppalehti. “La Finlandia si impegna a essere un membro della zona euro e stimiamo che l’euro sia benefico per la Finlandia. Tuttavia la Finlandia non aderirà all’euro a qualsiasi prezzo e siamo pronti a tutti gli scenari, compreso quello di abbandonare la moneta unica europea”, ha dichiarato il ministro delle finanze, aggiungendo: “la responsabilita’ collettiva per i debiti e i rischi degli altri paesi non sono cose a cui dobbiamo prepararci”. “Siamo costruttivi e vogliamo risolvere la crisi, ma non a ogni tipo di condizione”, ha ribadito Urpilainen.
Stamane, lo spread tra Bund e Btp ha coninciato a risalire verso quota 500 e la Borsa di Milano era sotto di mezzo punto