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RAI, televisione di partito

  1. #1
    HipHope
    Uomo 37 anni
    Iscrizione: 13/8/2011
    Messaggi: 13
    Piaciuto: 1 volte

    Predefinito RAI, televisione di partito

    Per il governo la soluzione di tutti i problemi è censurare chi li denuncia.



    Laudadio è l'ultima vittima dei capricci dei partiti, colpevole nella sua trasmissione radiofonica "Attenda in linea" di aver sbeffeggiato i privilegi della casta: Schifani ordina la censura, Lorenza Lei, direttore della RAI, ubbidisce. E meno male che lo slogan del programma è "senza censura"!!!

    Ma questa è una storia che parte da lontano.
    Tutto iniziò con l'editto bulgaro del 2002 che fece sparire dalla televisione pubblica Luttazzi e Biagi, la mannaia tentò di abbattersi anche su Santoro ma, dopo una sospensione di circa un anno, il ricorso da lui presentato ebbe successo tanto che in una sentenza del tribunale di Roma venne imposta la conduzione di un programma alla RAI. Un ordine questo mai rispettato nonostante i richiami, Santoro infatti tornò a condurre un programma di approfondimento giornalistico solo nel 2006 con il divenuto celebre Annozero.

    Oltre ad aver sbattuto fuori dalla televisione pubblica ottimi giornalisti e un bravissimo comico che, con i loro programmi, riscuotevano un successo di pubblico notevole, ciò che scandalizza è che una televisione pubblica sia così dipendente dai partiti: parte l'ordine e la RAI esegue. Una tv come la rai dovrebbe servire i cittadini, non i partiti, sbaglio? Altrimenti diventa televisione di partito non pubblica.

    Ma non è certo finita qui. "Vieni via con me" è stata probabilmente una delle trasmissioni più belle (e seguite) degli ultimi anni e non è stata riconfermata. "Che tempo che fa", "Ballarò" e "Annozero" sono programmi seguitissimi e sempre sotto l'occhio del ciclone tant'è, che lo stesso Santoro, ha recentemente rinunciato a condurre il programma in quelle condizioni.

    La dimostrazione dell'assoluta dipendenza e sottomissione della tv pubblica ai partiti è il rifiuto della proposta di Santoro di condurre Annozero ad un solo euro a puntata. Se una azienda rifiuta una proposta simile e si rifiuta di produrre un programma che porta introiti pubblicitari milionari beh, allora non c'è altro da aggiungere: RAI tv di partito.

    fonte: Diario di una Nazione: RAI, televisione di partito

  2. #2
    Sei colori in cerca di autore Randy Mellons
    Uomo 124 anni
    Iscrizione: 6/2/2011
    Messaggi: 6,943
    Piaciuto: 5295 volte

    Predefinito

    Siamo in Italia, nulla di nuovo sotto il sole. Farei fare a tutti la fine di Mussolini.
    A ostacoli_del_cuore piace questo intervento

  3. #3
    ineffabile Quelo
    Uomo 102 anni
    Iscrizione: 28/4/2011
    Messaggi: 1,233
    Piaciuto: 137 volte

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    Quote Originariamente inviata da HipHope Visualizza il messaggio
    ...La dimostrazione dell'assoluta dipendenza e sottomissione della tv pubblica ai partiti è il rifiuto della proposta di Santoro di condurre Annozero ad un solo euro a puntata. Se una azienda rifiuta una proposta simile e si rifiuta di produrre un programma che porta introiti pubblicitari milionari beh, allora non c'è altro da aggiungere: RAI tv di partito.
    fonte: Diario di una Nazione: RAI, televisione di partito
    Dai? Ma davvero? Forse sei troppo giovane per ricordare questo...

    "Un miliardo di socialisti in Cina"



    ...battuta che estromise dalla Rai per 25 chi la pronunciò.

    Comunque siete tutti abbindolati dietro un falso problema. Il digitale terrestre può trasmettere 600 canali. Lascia che la Rai sia infestata di zerbini raccomandati e fai tramettere tanti altri network sulle restanti frequenze. E non lasciando fuori chi è economicamente e politicamente pericoloso. QUESTO E' IL VERO DRAMMA. Che nessuno afferra.



  4. #4
    FdT-dipendente topino1
    Uomo 51 anni
    Iscrizione: 17/3/2011
    Messaggi: 1,505
    Piaciuto: 159 volte

    Predefinito

    La Rai è sempre stata spartita tra i vari partiti è una cosa consolidata


    Rai 1 dc

    Rai 2 socialisti

    Rai3. Pc

  5. #5
    HipHope
    Uomo 37 anni
    Iscrizione: 13/8/2011
    Messaggi: 13
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    Quote Originariamente inviata da Quelo Visualizza il messaggio
    Dai? Ma davvero? Forse sei troppo giovane per ricordare questo...

    "Un miliardo di socialisti in Cina"



    ...battuta che estromise dalla Rai per 25 chi la pronunciò.

    Comunque siete tutti abbindolati dietro un falso problema. Il digitale terrestre può trasmettere 600 canali. Lascia che la Rai sia infestata di zerbini raccomandati e fai tramettere tanti altri network sulle restanti frequenze. E non lasciando fuori chi è economicamente e politicamente pericoloso. QUESTO E' IL VERO DRAMMA. Che nessuno afferra.


    il problema è che le frequenze del digitale sono assegnate in gran parte a Mediaset e RAI invece che andare all'asta come in tutto il resto del pianeta

  6. #6
    FdT-dipendente napevril
    Uomo 31 anni da Caserta
    Iscrizione: 25/2/2008
    Messaggi: 1,163
    Piaciuto: 14 volte

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    tutto è di berlusconi...tutto è una merda

  7. #7
    FdT-dipendente napevril
    Uomo 31 anni da Caserta
    Iscrizione: 25/2/2008
    Messaggi: 1,163
    Piaciuto: 14 volte

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    per il sillogismo.....berlusconi è una merda xD

  8. #8
    ineffabile Quelo
    Uomo 102 anni
    Iscrizione: 28/4/2011
    Messaggi: 1,233
    Piaciuto: 137 volte

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    Quote Originariamente inviata da HipHope Visualizza il messaggio
    il problema è che le frequenze del digitale sono assegnate in gran parte a Mediaset e RAI invece che andare all'asta come in tutto il resto del pianeta
    E già...

    Il Fatto: Digitale terrestre: lo Stato non incasserà 4 miliardi di euro. Per tutelare Mediaset e Rai

    Il Fatto: Tv digitale terrestre, arriva il beauty contest a carte truccate

    "Avevano garantito che il bando di gara preparato dal governo avrebbe finalmente aperto il mercato televisivo italiano. Avevano giurato che con il passaggio alla televisione digitale terrestre il duopolio Rai-Mediaset sarebbe stato solo un pallido ricordo. Avevano detto che con il digitale terrestre sarebbe finalmente cominciata l’era del pluralismo e della libera concorrenza in tv. Ma la realtà è un altra. Le regole della gara che l’esecutivo ha steso per l’assegnazione di sei nuovi multiplex (le super-frequenze digitali in grado di trasportare fino a sei canali televisivi), sono un enorme regalo per i canali di Silvio Berlusconi e la tv di Stato."

    Ora cominciate a capire perché questo governo non deve cadere prima del 2013, anche a costo di comprarsi a caro prezzo anche l'altra metà del Parlamento?


  9. #9
    Matricola FdT TwitterFalck
    Uomo 56 anni da Sassari
    Iscrizione: 26/12/2010
    Messaggi: 52
    Piaciuto: 1 volte

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    Non deve cadere per altri motivi ...non è per quello che scrive il Fatto Quotidiano .
    Il Governo Berlusconi deve rimanere sino che non sia compiuto la sua legislatura e basta !
    E forse sotto sotto conviene anche all' opposizione .
    Se la verità provenisse solo dagli articoli del Travaglio e di Padellaro staremo freschi !

  10. #10
    ineffabile Quelo
    Uomo 102 anni
    Iscrizione: 28/4/2011
    Messaggi: 1,233
    Piaciuto: 137 volte

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    Quote Originariamente inviata da TwitterFalck Visualizza il messaggio
    ...Se la verità provenisse solo dagli articoli del Travaglio e di Padellaro staremo freschi !
    Intanto queste notizie, e tante altre, vengono scovate solo da loro. Il 'Pompiere della Sera', ad esempio, le scrive con sospetto ritardo solo il giorno seguente.

    il Fatto Quotidiano - Wikipedia
    "Il quotidiano è edito dalla Editoriale Il Fatto S.p.A., una società per azioni priva di un azionista di riferimento. Secondo lo statuto societario il 70% delle quote è detenuto dagli azionisti imprenditori (Francesco Aliberti, Chiarelettere, Luca D'Aprile, Cinzia Monteverdi), ognuno dei quali non può possedere più del 16% del capitale sociale che nel settembre 2009 ammontava a 600.000 euro. Il restante 30% delle azioni è detenuto dagli azionisti operatori (giornalisti Peter Gomez, Marco Lillo, Antonio Padellaro, Bruno Tinti, Marco Travaglio), i quali, grazie alle norme statutarie, sono determinanti per qualsiasi decisione rilevante riguardante il giornale. Lo statuto infatti prevede una maggioranza qualificata del 70% più uno per decisioni riguardanti la linea editoriale e la nomina del direttore"

    Conosci qualche altro giornale con un simile statuto? Io sì, questo:



    che infatti è perennemente nella bufera. Ma sono mosche a pois.

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