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Riforma Gelmini - Vita, morte e miracoli

  1. #1
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
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    Predefinito Riforma Gelmini - Vita, morte e miracoli

    Siccome non volevo che si perdesse nel mega-topic su Il Governo Berlusconi e volevo qualche punto fermo da cui partire, ho preferito aprire un topic ex novo.

    Riforma Gelmini, è quasi fatta. Cosa cambierà? - Riforma - @ Studenti.it

    Tagli cancellati solo alle università private? - Riforma - @ Studenti.it

    Dunque, questi sono articoli provenienti da una fonte sulla quale SICURAMENTE non potranno partire accuse di faziosità berlusconiana e, ritengo, neanche di faziosità anti-berlusconiana.



    Ora...PERSONALMENTE, e non è la prima volta, ho ri-esaminato (nel primo articolo) i punti principali della riforma, e sinceramente io tutto sto danno non lo vedo...c'è forse un danno nel voler controllare più da vicino le produzioni effettive di ricercatori e docenti? C'è forse un danno nel voler limitare il mandato dei rettori? C'è del danno nel voler chiudere degli atenei che campano per il 90% (percentuale scritta nell'articolo, non sto inventando niente) con finanziamenti statali?

    E' vero, qualcuno ci andrà INEVITABILMENTE a perdere, come avviene per ogni tipo di riforma, ma resta il fatto che un mutamento radicale allo status quo andava effettuato, e per quanto qualche punto grigio ci sia (la situazione dei ricercatori attuali), gli accorpamenti degli atenei non saranno certo effettuati tirando dei dadi.

    Quanto ai tagli...nel secondo articolo si parla del finanziamento alle università private, ed è vero, ma è anche scritto che sono previsti aumenti nel finanziamento anche verso le università statali.


    Possibilmente cerchiamo di limitarci quanto più possibile a commentare nel merito...nel bene e nel male, si intende, ovvio.

  2. #2
    Nemico delle bufale OrsettoGommoso2
    Uomo 34 anni
    Iscrizione: 19/3/2009
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    vita, morte e miracoli della Gelmini?

    vita:
    nel 1994 aderisce al fan club di Berlusconi "Forza Italia"

    nel 1998 diventa presidente del consigliere comunale a Desenzano del Garda ma nel 2000 si accorgono dell'errore e la sfiduciano sostituendola
    nel 2002 diventa assessore provinciale di Brescia ma nn si accorgono dell'errore e la lasciano lì e lo stesso accade poi cm consigliere regionale e ministro

    sempre nel 2002 va in pellegrinaggio a Reggio Calabria x fare l'esame di stato di avvocato ke a Brescia teme di nn superare
    nel 2008 dice ke in regioni cm la Calabria il sistema educativo è da buttare

    morte:

    se nn è 1 zombi (potrebbe anke essere, in effetti) nn è ancora arrivata

    miracoli:

    è ministro dell'istruzione

  3. #3
    Pesciolino nell'acquario. Half shadow
    Uomo 35 anni
    Iscrizione: 20/7/2008
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    Non ho tempo nè (ad essere sinceri) la voglia di informarmi su un sito esterno riguardo alle riforme, quindi qualcuno può dirmi qualcosa sui tagli? Università escluse, cosa è stato tagliato?

    Lo chiedo perchè la cosa che più m'interessa è che un giorno i miei figli possano avere un'istruzione identica alla mia o addirittura superiore, quindi rispondi a queste mie domande:
    Alle elementari c'è il maestro unico?
    Si boccia per una sola materia?
    Materie tagliate alle elementari/medie/superiori?

    E poi non dovrebbe esserci altro se non mi ricordo male...

    Comunque se fosse così io penserei unicamente che la Germini non è bona a fare una riforma manco a piangere sui ceci e che se fossi in Tremonti o qualcuno che conta la congederei dall'incarico.

  4. #4
    Redhead Pride Lantis
    Uomo 41 anni da Estero
    Iscrizione: 21/10/2004
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    Quote Originariamente inviata da Half shadow Visualizza il messaggio
    Non ho tempo nè (ad essere sinceri) la voglia di leggere, riguardo ai tagli, università escluse, cosa è stato tagliato?
    non ho tempo (ne voglia) di leggere il resto del topic....se non leggi, perche chiedi?

  5. #5
    Pesciolino nell'acquario. Half shadow
    Uomo 35 anni
    Iscrizione: 20/7/2008
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    Quote Originariamente inviata da Lantis Visualizza il messaggio
    non ho tempo (ne voglia) di leggere il resto del topic....se non leggi, perche chiedi?
    Non ho parlato del topic io, ma della riforma Germini, non intendo andare a leggere tutte le cretinate che ha fatto, per questo volevo n riassunto.

  6. #6
    Nemico delle bufale OrsettoGommoso2
    Uomo 34 anni
    Iscrizione: 19/3/2009
    Messaggi: 3,520
    Piaciuto: 50 volte

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    Quote Originariamente inviata da Lantis Visualizza il messaggio
    non ho tempo (ne voglia) di leggere il resto del topic....se non leggi, perche chiedi?
    appunto xkè nn ha voglia di leggerselo

    è tipo quando 1 nn legge il libro e si fa passare dai compagni le risp
    se aveva voglia di leggerlo le risp le poteva dare da sè

  7. #7
    Pesciolino nell'acquario. Half shadow
    Uomo 35 anni
    Iscrizione: 20/7/2008
    Messaggi: 11,214
    Piaciuto: 833 volte

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    Più che altro la mia poi non è un'assenza di interesse verso il topic, semmai non ho voglia di leggere cosa ha fatto per poterlo commentare, che è tutt'altra cosa, io il topic l'ho letto tutto.

  8. #8
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
    Messaggi: 35,505
    Piaciuto: 122 volte

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    io mi riferisco alla riforma universitaria, visto che ci son dentro e ha molte cose che non vanno (di più di quelle che vanno bene)

    primo punto: il ddl gelmini si prefigge di riformare l'università a costo zero.
    e già qui qualsiasi persona con cervello scoppia a ridere e inizia ad aver dubbi su quanto questa non sia una riforma...

    se non stai ridendo vai avanti...

    perchè la protesta?
    -I tagli ai finanziamenti
    -la mortificazione della ricerca
    -la gestione aziendalistica e verticistica delle università
    -la marginalizzazione dei ricercatori attuali
    -la precarizzazione dei ricercatori futuri
    -Il diritto allo studio fortemente compromesso da sottofinanziamento e conseguente abbassamento del livello di didattica e ricerca
    -taglio ai fondi del Fondo di finanziamento ordinario


    abbiamo i finanziamenti più bassi di tutta l'area Euro19
    Dal rapporto OCSE 2010: (Organisation for Economic Co-operation and Development “Education at a glance” 2010) dal 2002 al 2009 son stati tagliati 1,43 Miliardi di €. Per il trattato di Lisbona i finanziamenti dovrebbero essere almeno il 3%, noi siamo alle 0,9%.
    Di questi soldi, per legge, il 90% (al massimo) serve per pagare gli stipendi del personale e il resto per l’ordinaria manutenzione delle strutture universitarie (riscaldamento, pulizia, sorveglianza, etc.), ricerca scientifica, didattica, servizi agli studenti.
    Se all'università questo FFO non basta (e non basta già ora) tutto questo si rifà sugli studenti e al diritto allo studio.
    Le tasse universitarie attualmente sono il 7.8%, ma per legge, possono raggiungere il 20% del F.F.O. (e quindi facile prevederne un notevole aumento, come già sta avvenendo)
    Un taglio del FFO constringerà le università, per sopravvivere, ad aumentare le tasse universitarie e a diminuire i finanziamenti al diritto allo studio (borse, etc.)

    In america, per confrontarci un po', avranno si tasse alte, ma pure le borse di studio per i meritevoli sono alte e chi esce da li in pochi anni s'è ripagato il mutuo.
    Qui le tasse sono sempre più alte, ma le borse di studio sono ridicole o inesistenti. senza contare la mancata carriera che ci aspetta..

    I tagli ai finanziamenti toccano anche chi vuole far ricerca e continuare la propria carriera all'interno dell'università, infatti la riforma prevede:
    -Blocco del turn over (legge 133/2008 diventata legge 01/2009)
    -Scatti stipendiali biennali trasformati in triennali
    -Blocco degli stipendi dei dipendenti universitari
    Con tutto ciò, si mette in esaurimento il ruolo del ricercatore, non si riconosce il lavoro effettivamente svolto da tempo nella didattica, li si esclude dalle commissioni per i concorsi universitari, li si esclude dalla rappresentanza negli organi collegiali
    Li si penalizza economicamente: scatti stipendiali (non più automatici) da biennali a triennali, eliminazione della ricostruzione di carriera, pensionamento anticipato rispetto ai professori, blocco triennale degli scatti che penalizza maggiormente gli stipendi più
    bassi.
    Si creano loro grosse difficoltà di avanzamento di carriera per i giovani: i tagli al finanziamento dell’Università che inevitabilmente riducono i nuovi posti da Professore Associato e l’introduzione dei Ricercatore a TD che dopo 3+3 anni se non chiamato è disoccupato inducono una competizione fratricida tra Ricercatori strutturati e Ricercatori a Tempo Determinato (precari).

    Per concludere vi lascio con una domanda e alcune risposte (sempre per confrontarci con l'america)
    Siamo sicuri che in periodi di crisi sia opportuno tagliare le risorse alla ricerca?

    If we want an innovation economy,
    then we have to invest in our future
    innovators by doubling funding of
    basic research over the next five
    years, training one hundred thousand
    more engineers and scientists. [...]
    We can afford to do what needs to be
    done. What's missing is not money,
    but a national sense of urgency.
    Obama

    [...] Tale disposizione non comporta oneri
    aggiuntivi in quanto la commissione dovrà
    operare senza l’attribuzione di alcun
    compenso o gettone di presenza.
    Gelmini
    [...] Tali incentivi non comportano maggiori
    oneri per la finanza pubblica.
    Tremonti
    [...] Il Governo è delegato ad adottare,
    senza maggiori oneri a carico della finanza
    pubblica, entro il termine di dodici mesi
    dalla data di entrata in vigore della presente
    legge, uno o più decreti legislativi finalizzati
    a riformare il sistema universitario.
    Berlusconi


    da una parte raddoppiano i fondi... dall'altra tagliano...

  9. #9
    FdT-dipendente Follia
    Donna 31 anni da Palermo
    Iscrizione: 8/2/2009
    Messaggi: 1,907
    Piaciuto: 177 volte

    Predefinito

    Io parlo per il liceo,perchè lo sto vivendo,dell'università so solo che il mio ragazzo a medicina ha come insegnante di statistica una ricercatrice,visto che il docente ordinario costa troppo,e così possono fare scoppiare una sola persona,facendogli fare il doppio del lavoro,pagandola la metà. Mi sembra pure giusto...
    Passando ad altro...
    Docenti in pensione a 70 anni
    Con la riforma viene abolita la possibilità che il docente universitario si avvalga dei due anni di trattenimento in servizio. Il docente ordinario dovrà andare tassativamente in pensione a 70 anni, mentre il professore associato dovrà andare tassativamente in pensione a 68. Più spazio dunque ai giovani, e viene favorito il turn over.

    Più spazio ai più giovani con docenti che vanno in pensione a 68 anni?? Qualcosa mi sfugge.
    La scuola sta diventando una scuola di vecchi,non di giovani. Si garantisce il turn over un corno! Se si garantisse veramente il turn over le cattedre per nuove immissioni in ruolo a quest'ora ci sarebbero,non avremmo le scuole piene di mummie di quasi 70 anni che per quanto possano amare il loro lavoro sono ormai stanche e si meriterebbero di andare in pensione.
    Mia madre è precaria da 14 anni,prima di questa riforma era ad un passo dal diventare insegnante a tutti gli effetti,otteneva ogni anno incarichi che duravano tutto l'anno,com'era giusto dato il suo punteggio. Quest'anno la chiamano (se la chiamano) la mattina per andare a supplire un giorno o ancora peggio qualche ora e poi tornarsene a casa ad aspettare la prossima chiamata. Questo perchè? Perchè le cattedre che sarebbero dovute andare ai precari ormai arrivati all'immissione in ruolo sono rimaste agli insegnanti che dovevano andare in pensione,e di conseguenza,tipo reazione a catena,quelli che erano più in basso in graduatoria pur avendo un punteggio altissimo se ne restano comunque a casa.
    Tralasciando questa cosa delle pensioni... Io non so che cosa questa riforma vada predicando IN TEORIA,ma so che IN PRATICA nella mia scuola sono saltate tantissime cattedre. Si sono formate classi di quasi 40 alunni in cui è impossibile spiegare e interrogare senza dover fare il tutto con una fretta che rende tutto il lavoro inutile,il tutto per evitare che ci fossero classi con 18 alunni l'una e per risparmiare sui professori,che per metà sono rimasti a casuccia,o a cui sono state affidate cattedre spezzate in diverse scuole delle città,nonostante avessero anni e anni di insegnamento nella mia scuola e in generale.
    Se questi sono solo "punti grigi" su cui si può tranquillamente sorvolare veramente resto senza parole.

  10. #10
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
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    Riguardo al costo zero...se per te "riformare" significa semplicemente "spendere e spandere" allora mi sa che hai una visione un po' ristretta del termine "riforma", appunto.


    Ricercatori addio?
    Cambia, e di tanto, anche la figura dei ricercatori: è prevista la fine delle collocazioni lavorative a tempo determinato: la nuova figura prevede la possibilità di accedere all'insegnamento attraverso due contratti triennali: se nel corso del secondo triennio il ricercatore vince il concorso da docente associato rimarrà in seno all'università; in caso contrario non potrà più continuare l'attività accademica.

    L'accesso alla docenza non prevede però deroghe o sanatorie per i circa 20mila attuali ricercatori a tempo determinato. L'iter che saranno chiamati a seguire è lo stesso di quelli che approdano oggi negli atenei. I ricercatori protestano da mesi sostenendo che l'unico risultato sarà l'aumento del precariato.

    Più difficile diventare professore
    Chiunque voglia diventare docente ordinario o associato dovrà conseguire l'abilitazione scientifica nazionale, una sorta di concorso unico a cadenza annuale. L'agenzia statale per la valutazione dell'attività di ricerca terrà sotto stretto controllo la produzione scientifica dei docenti, che dovranno presentare relaizoni sul loro operato. Per i "fannulloni" niente scatto di stipendio.


    Sarà quindi (ed è la cosa che avevo letto già da tempo) meglio definito il possibile "destino" di chi diventa ricercatore in futuro...o riesci a lavorare in maniera costante e passare il concorso da associato o, se lavori poco e non passi il concorso, dopo 6 anni sei fuori. E mi pare pure giusto, non vedo perchè mantenere a vita chi dovesse non produrre sufficienti risultati scientifici. Dovrebbe essere posto un freno anche al fatto che spesso insegnino (molti di loro senza averne neanche le capacità...) senza avere rassicurazioni sull'eventuale prosieguo di carriera.

    In più: I ricercatori scompariranno?
    Si prevedono contratti a tempo determinato di 3 anni rinnovabili soltanto altri tre. Al termine dei sei anni se il ricercatore sarà ritenuto valido dall’ateneo sarà confermato a tempo indeterminato come associato. Potranno essere ancora banditi concorsi per ricercatori a tempo indeterminato ma fino al 2011. Gli assegni verranno rivisti, aumentando lo stipendio da 1300 a 2100 euro. E si abbasserà l’età minima per entrare in ruolo, da 36 a 30 anni.
    FONTE: Riforma Gelmini, come cambia l'Università- LASTAMPA.it

    Non solo...non è certo colpa della Gelmini se si sono effettuate assunzioni a contratto a iosa, ed aperture di facoltà spesso troppo simili fra loro...
    E non è una situazione che può essere tollerata ancora. Almeno su questo sarai d'accordo, immagino.

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