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Inchiesta eolico: una nuova P2 e il PdL ne è dentro fino al collo

  1. #1
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
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    Predefinito Inchiesta eolico: una nuova P2 e il PdL ne è dentro fino al collo

    Inchiesta eolico, arrestato Flavio Carboni
    "Voleva influenzare la Consulta sul Lodo Alfano"


    Nell'ambito dell'inchiesta è accusato di riciclaggio il coordinatore del Pdl Denis Verdini. Il Gip: "Ci fu una riunione a casa del coordinatore del Pdl al quale partecipò anche Dell'Utri". La Procura ha disposto anche l'arresto dell'ex esponente della Dc Pasquale Lombardi e dell'imprenditore napoletano Arcangelo Martino

    Flavio Carboni

    ROMA - L'imprenditore sardo Flavio Carboni è stato arrestato questa mattina dai carabinieri su ordine della magistratura romana nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti dell'eolico. Insieme a Carboni, 78 anni, che è stato condotto a Regina Coeli, sono stati arrestati il geometra Pasquale Lombardi, ex esponente della Dc ed ex sindaco del suo paese di origine in provincia di Avellino, e l'imprenditore napoletano Arcangelo Martino. Nell'ordinanza del Gip si legge che i tre erano legati in "una associazione per delinquere diretta a realizzare una serie indeterminata di delitti" caratterizzata "dalla segretezza degli scopi" e volta "a condizionare il funzionamento degli organi costituzionali nonchè degli apparati della pubblica amministrazione". Il difensore di Carboni, Renato Borzone, ha già annunciato che farà ricorso al Tribunale del riesame. Nella stessa inchiesta è accusato di riciclaggio il coordinatore del Pdl Denis Verdini. Secondo il gip il coordinatore del Pdl incontrò Carboni per stabilire un tentativo di avvicinamento ai giudici della Consulta.

    Il Gip: "Volevano inflenzare il lodo Alfano".
    Tra settembre e ottobre 2009 i tre arrestati tentarono di avvicinare i giudici della Corte Costituzionale allo scopo di influire sull'esito del giudizio sul cosiddetto lodo Alfano, la legge che prevedeva la sospensione del processo penale per le alte cariche dello Stato. Lo afferma il gip Giovanni De Donato, nell'ordinanza con cui ha disposto gli arresti. L'episodio si intreccia col tentativo dei tre di ottenere la candidatura dell'ex sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, alla carica di presidente della Regione Campania, in cambio appunto degli interventi compiuti sulla Corte Costituzionale.

    L'incontro con Verdini.
    Il 23 settembre dello scorso anno, a pochi giorni dal giudizio della Corte Costituzionale sul lodo Alfano, avvenne una riunione nell'abitazione romana del coordinatore del Pdl, Denis Verdini, per stabilire un tentativo di avvicinamento ai giudici della consulta. All'incontro era invitato anche l'imprenditore Flavio Carboni, il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri e il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, i magistrati Antonio Martone e Arcibaldo Miller, oltre ad Arcangelo Martino e Raffaele Lombardi. E' quanto emerge dal provvedimento del gip. I preparativi dell'incontro sono stati ricostruiti dal magistrato attraverso le conversazioni avvenute nei giorni 22 e 23 settembre dalle quali tra l'altro emerge che fu Lombardi a curare i contatti con Caliendo, Martone e Miller. Tra le personalità avvicinate da Lombardi secondo quanto è scritto nell'ordinanza ci fu anche il parlamentare Renzo Lusetti che secondo le intenzioni di Lombardi avrebbe dovuto far da tramite con i giudici della Consulta una richiesta alla quale Lusetti reagisce con imbarazzo. L'altra personalità avvicinata il presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli che a sua volta cerca di sottrarsi alle richieste di Lombardi che chiedeva appunto di avvicinare uno dei giudici che avrebbe dovuto pronunciarsi sul lodo Alfano. Il 7 ottobre 2009 la Corte boccia il provvedimento, suscitando le ire di Carboni e Martino, che accusano Lombardi del fallimento e della figuraccia fatta con i propri referenti politici, a partire da Verdini.

    L'inchiesta. Il fascicolo che ha portato agli arresti nasce da uno stralcio, aperto quest'anno, dell'inchiesta sugli appalti per l'eolico in Sardegna in cui è coinvolto, tra gli altri, anche il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellaci. La richiesta d'arresto di Carboni e dell'ex esponente della Dc Campana, Pasquale Lombardi, è stata fatta dal pm della procura di Roma, Rodolfo Sabelli e accolta dal gip Giovanni De Donato. L'ipotesi di reato è quella di associazione a delinquere e di violazione degli articoli 1 e 2 della legge Anselmi sulle associazioni segrete.

    Il filone di indagine è collegato all'inchiesta della procura capitolina su un presunto comitato d'affari che avrebbe gestito l'assegnazione di una serie di appalti pubblici in Sardegna per la realizzazione di parchi eolici. Secondo quanto accertato dagli investigatori, il comitato d'affari per l'eolico sorto intorno a Flavio Carboni, avrebbe raccolto enormi capitali di imprenditori siciliani, calabresi e campani. Una parte di questo denaro sarebbe finito in alcune banche italiane, tra cui il Credito Cooperativo Fiorentino di Denis Verdini, e parte in istituti stranieri. I fondi sarebbero stati usati come tangenti per agevolare la concessione di licenze e la realizzazione di parchi eolici in Sardegna.
    http://www.repubblica.it/cronaca/201...98/?ref=HREA-1
    a parte la notizia scandalosa e schifosa, e che strano ci sono dentro pure dell'utri e verdini (chi manca? )



    la capite perchè il vostro governo vuole così tanto mettere il bavaglio sulle intercettazioni?


  2. #2
    Sempre più FdT mformatteo
    Uomo 36 anni da Imperia
    Iscrizione: 14/12/2009
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    peccato non ci sia più falco

    avrebbe sicuramente parlato della magistratura rossa ad orologeria u.u

    comunque sia, oh, è spaventosa sta coincidenza.. tutti sti probi viri, onesti, integerrimi, inquisiti..

    non ci sono più le mezze stagioni eh..

    un governo di vittime, oserei dire u.u

  3. #3
    Bushi yasha
    Uomo 43 anni da L'Aquila
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    ma ogni giorno ne esce una

    c'è mai stato un punto nella storia in cui siamo stati più patetici e insulsi?

    forse durante la cattività Avignonese....

  4. #4
    Sempre più FdT mformatteo
    Uomo 36 anni da Imperia
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    “Quo usque tandem, Catilina, abutere patientia nostra?”


    ma proprio d'attualità stringente eh

    siamo messi davvero male..

  5. #5
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
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    e la cosa che mi fa ridere è che i berlusconiani del forum neanche commentano più talmente sanno di essere in torto, ma pur di non dirlo (e continuare a votarlo) il silenzio..

  6. #6
    Sempre più FdT mformatteo
    Uomo 36 anni da Imperia
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    o magari non lo voteranno più...

    io continuo a credere nella capacità di logica di (certa) gente...

  7. #7
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
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  8. #8
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
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    nuove news sui mafiosi che continuate a votare.

    la domanda è: andranno in carcere o silvio farà altre leggi per salvargli il culo spacciandole come indispensabili per gli italiani?


    Eolico, indagati Dell'Utri e Cosentino

    Intanto Bocchino chiede la testa di Verdini: "ci sono altre intercettazioni, non potrà resistere". Novità sul fronte P3: Carboni tentò di avvicinare i pm per l'inchiesta G8









    Nuovi nomi nell'inchiesta sull'eolico. Nel registro degli indagati della Procura di Roma vengono iscritti, infatti, anche il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri e il sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino per il reato di associazione a delinquere e violazione della legge Anselmi sulle società segrete.

    Dopo Brancher, sembra giunto il turno di Verdini. Bocchino, dalle pagine del Corriere della Sera, chiede le sue dimissioni. "Ci sono altre intercettazioni, non resisterà", ha detto il fedelissimo del presidente della Camera in una chiacchierata con il quotidiano di via Solferino.
    Insomma, regna un clima di caos nella maggioranza nonostante l’impegno di Berlusconi per abbattere al più presto la faida interna al PdL.
    Bocchino non si limita a picconare Verdini. Per il "portavoce" di Fini, “È tempo di rilanciare un nuovo grande patto di legislatura tra i due leader del PdL”.

    Attacco a Verdini - Le dimissioni di uno dei tre coordinatore del PdL sarebbero “un atto di coraggio” da mettere in pratica per rilanciare la maggioranza e scegliere “un coordinatore unico tale da rappresentare sia Berlusconi che Fini”. Così Bocchino giustifica sul Corriere la sua richiesta. Verdini è sotto assedio per il suo coinvolgimento nell’inchiesta sugli appalti eolici in Sardegna (senza però aver ricevuto avvisi di garanzia), la presunta corruzione negli appalti legati ai Grandi Eventi e l’accusa di “associazione segreta”, messa in piedi insieme a Flavio Carboni. Su quest’ultimo sospetto si basa la tattica dell’attesa di Fini & C.: “Sarà quello che verrà fuori che porterà Verdini a dimettersi, noi abbiamo visto finora solo una parte delle intercettazioni, quella relativa alle responsabilità addebitate agli altri indagati. Ma quando emergeranno le intercettazioni, sarà difficile che Verdini riesca a resistere”. La soluzione migliore, secondo i finiani, è l’applicazione della pratica Brancher, un passo indietro del coordinatore sotto la pressione di Berlusconi “che non può far finta di non vedere”. Un atteggiamento poco garantista nei confronti di Verdini, anche se Bocchino precisa che dai verbali ai quali ha avuto accesso “l’ultima inchiesta che lo riguarda vede ben poco di penale”.

    La replica del Pdl - Ciò che stupisce maggiormente nel PdL è che Bocchino sia in possesso dei verbali delle intercettazioni. Bondi e Cicchitto dicono che "l’On. Bocchino ha l’obbligo di riferire come sia giunto in possesso di tali verbali, in che modo e attraverso quali canali". E lui risponde che si riferiva "semplicemente all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Carboni e soci, documento in possesso di tutte le redazioni dei giornali".

    Larghe intese – Per fomentare il caos interno alla maggioranza, infine, i primi a raccogliere la palla del governo istituzionale proposta di Pier Ferdinando Casini, sono stati i finiani, nonostante la forte contrarietà leghista ad estendere la coalizione di governo all’Udc. "Il presidente Casini offre oggi al centrodestra tutto una nuova opzione per la seconda parte della legislatura, peraltro senza mettere in discussione il mandato elettorale di Berlusconi" afferma i presidente di Generazione Italia, Italo Bocchino. “E’ evidente – prosegue - che ogni scelta su come affrontare i prossimi anni di governo spetta solo a Berlusconi ma il PdL e la Lega hanno il dovere di aprire una discussione franca sulla proposta di Casini".

    La P3 e l'inchiesta del G8 - Flavio Carboni, Arcangelo Martino e Raffaele Lombardi, i tre accusati con il coordinatore del Pdl Denis Verdini di violazione della legge Anselmi, volevano avvicinare anche i magistrati di Firenze che indagavano sul G8 della Maddalena e sugli altri grandi eventi affidati alla Protezione civile. E' questa l'ultima novità emersa dal provvedimento di custodia cautelare emesso dalla Procura di Roma. Secondo i magistrati il gruppo utilizzava l’associazione culturale 'Centro studi giuridici per l’integrazione europea Diritti e Libertà' di Lombardi come strumento "per acquisire e rafforzare utili conoscenze nell’ambiente della politica e della magistratura", in base a quanto riportato nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Giovanni De Donato.

    Eolico, indagati Dell'Utri e Cosentino - Denis Verdini, Inchiesta P3, Italo Bocchino, finiani, generazione Italia, lite interna PdL - Libero-News.it
    ps: la fonte è Libero.. non La Repubblica o l'Unità o Il Manifesto..

  9. #9
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
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    Hmm.....è però effettivamente strano che Italo Bocchino, guarda caso un finiano e quindi a conti fatti anti-berlusconiano, sia venuto in possesso dei verbali sul berlusconiano Verdini.....

    Non si può affatto scartare un'ipotesi di "pilotaggio" di questa faccenda da parte della magistratura contro la parte maggioritaria del PdL.


    NOTA BENE: Con questo non sto dicendo che sia tutto falso, qualcosa ci sarà di sicuro, anche se c'è da dire che per ora Verdini, come confermato dall'articolo stesso, non ha ricevuto alcun avviso di garanzia e PER ORA non c'è nulla di penalmente rilevante. Anzi, dato che confesso il mio non conoscere perfettamente questa legge Anselmi, annessi e connessi, per ora mi riservo di giudicare in seguito

  10. #10
    Sempre più FdT mformatteo
    Uomo 36 anni da Imperia
    Iscrizione: 14/12/2009
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    ma tu guarda che sorpresa, rivedere quel bel faccione di dell'utri

    non me lo sarei mai aspettato

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