HI-TECH
Tutto pronto per il tablet pc
l'ultima magia di casa Apple
La nuova scommessa di Steve Jobs sarà presentata tra una settimana a San Francisco. L'obiettivo: stupire i consumatori e ridefinire il concetto stesso del dispositivo. Con un occhio agli e-book, ai giochi e alla televisionedi ERNESTO ASSANTE
HA RAGIONE Jessica Mintz dell'Associated Press quando sottolinea che la Apple ha la straordinaria capacità di individuare problemi che non pensavamo di avere. Prima ci ha convinto che non potevamo vivere senza la musica in tasca, poi che i nostri telefoni non erano abbastanza evoluti, poi che avevamo bisogno di un numero spropositato di applicazioni da metterci dentro. Ora pensa che non possiamo fare a meno di un tablet pc, e lo farà sapere a tutto il mondo il prossimo 27 gennaio, quando sul palco dello Yerba Buena Arts Center salirà Steve Jobs per annunciare al mondo l'arrivo del nuovo gadget tecnologico della sua azienza.
Cosa sarà tutti lo dicono ma nessuno lo sa davvero, nemmeno i dipendenti della Apple fuori dai confini americani, si suppone che si tratti di un computer estremamente portatile, dotato di touch screen e privo di tastiera, più grande di un iPhone e più piccolo di un laptop, un "tablet" o "slate" a seconda di come lo vogliate chiamare, l'ultima mania del momento.
All'ultima edizione del Consumer Electronic Show di Las Vegas ne hanno già presentati alcuni, come la Hp e la Dell, tutti con l'ansia di far prima della Apple, supponendo (giustamente) che la macchina dell'azienda di Cupertino contribuirà in maniera determinante a far crescere il settore, prima fra tutte la Microsoft che ha annunciato il suo tablet in pompa magna. Nessuna di queste aziende, però, ha mostrato a Las Vegas un vero e proprio prodotto, aspettando di vedere quali scelte farà la Apple.
Il bello è che i tablet non sono una novità assoluta, macchine di questo tipo sono in giro da una ventina di anni, Bill Gates ne ha predetto l'avvento almeno un paio di volte nel corso del decennio scorso, ma non hanno mai conosciuto un grandissimo successo, al massimo (nel 2007) sono riusciti a conquistare meno dell'1 per cento del mercato, un paio di anni fa, vendendo circa un milione e mezzo di macchine, solo un terzo delle quali è andata ai consumatori, mentre la maggioranza è andata in mano ad aziende, per compiti particolari per i quali l'uso di un computer con tastiera era ormai più complicato. Il motivo dell'insuccesso era che gli schermi tattili non erano sufficientemente evoluti e che l'uso del pennino sullo schermo era indubbiamente più fastidioso e scomodo dell'uso di mouse e tastiera.
Ovviamente il tablet che Jobs dovrebbe presentare a San Francisco avrà il vantaggio di non prevedere necessariamente l'uso di un pennino e di poter sfruttare tutti gli avanzamenti tecnologici fatti negli ultimi anni nel campo dei touch screen, oltre che la familiarità con questa forma di comunicazione con i computer introdotta dall'iPhone presso il grande pubblico. E poi, soprattutto, ci sarà il design, l'intelligenza, lo stile della Apple, elementi che si sono dimostrati ampiamente determinanti nel successo dei prodotti proposti da Jobs negli ultimi anni. Del resto, a ben guardare, i lettori mp3 esistevano prima dell'arrivo dell'iPod, ed era così anche per gli smartphone in grado di collegarsi ad Internet. Ma, come sottolinea ancora Jessica Mintz, è stata la Apple con i suoi oggetti a ridefinire completamente queste categorie.
Ovviamente non sappiamo ancora come sarà questo nuovo "oggetto del desiderio" tecnologico, ma sono in molti a domandarsi se ci sia davvero bisogno di un tablet pc, se non sia prematuro o addirittura inutile l'arrivo sul mercato di una simile macchina. Di certo, se si trattasse semplicemente di un iPhone di grandi dimensioni gran parte del suo fascino andrebbe perduto, così come se la macchina si limitasse ad essere un netbook con lo schermo tattile.
Diverso è se l'iSlate (uno dei molti nomi sui quali si scommette) dovesse puntare al mercato in crescita degli e-book reader, dominato al momento dal Kindle di Amazon. Che questa sia la strada (o che quantomeno l'oggetto abbia tra i punti di forza questa funzione) lo dicono in molti, e si parla ad esempio di accordi già chiusi con il New York Times e il Wall Street Journal per le loro nuove versioni a pagamento, che verrebbero offerte già dal prossimo 27 gennaio ai primi acquirenti del tablet.
Altro ancora se il mercato di riferimento fosse quello televisivo, dato che si vocifera da tempo di un accordo tra la Apple e le principali emittenti via cavo americane. In entrambi i casi sarebbe una scommessa fortissima, essendo il mercato di libri e giornali, come quello della tv, ancora solidamente "old style", non ancora colpito in maniera radicale e travolgente da Internet, come è stato per la musica ed è attualmente per il cinema e i videogiochi. E un segnale in tal senso sono le edizioni dei magazine, Esquire e GQ in testa, che sono già disponibili a pagamento sull'iPhone. Staremo a vedere, manca solo una settimana, e poi sapremo se la nuova scommessa di Steve Jobs, per cambiare il nostro mondo, sarà vincente.
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ecco come fanno, ti entrano in testa.. anche i più scettici, checchè ne dicano, ora sono curiosi di sapere..
e io che scettico non lo sono affatto MUOIO di curiosità.. mi piacerebbe solo sapere abbastanza l'inglese da poter seguire il discorso di Steve Jobs..