Oggi mi è venuta l'ispirazione e ho cominciato a scrivere qualcosa che mai avrei immaginato di poter scrivere..uno pseudo poema epico.
Vi riporto qui le prime righe...già da domani inserirò il seguito
Re Nicomede torna a palazzo nel bel mezzo della battaglia contro i Marcomanni.
CONSIGLIERE: Cattivo presagio coercito sono a proferir o vostra eminenza.
RE: Qual presagio mi porti o fosco consigliero?
CONSIGLIERE: Nulla di cui rallegrarsi,nulla per cui scoraggiarsi...
RE:Ermetismo non suole persister in mia presenza, parla ordunque!
CONSIGLIERE: Gianicolo , vostra amabil prole, tratto in inganno fu da oscura profezia..
RE: Di che vai ciarlando,servo, odio il raggiro e con esso il raggirator!
CONSIGLIERE: Inganno esto non è...avvenente fu la donna che lo plagiò...
RE: Profezia...donna...
CONSIGLIERE: Miron, tale fu il nome conferitole orta dal Marcomanno sovrano, postero di gran successo a Gianicolo presentì. Fosco nell’animo oracol vivente seguì e vestigia sue dal prio vespero smarrite furono.
RE: Unico nobil discendente della veneranda mia stirpe egli è...sian le truppe assoldate e la donna al mio cospetta viva sia lata!
CONSIGLIERE: suo l’impero, sua diudicazione!