Un'altra "cosa" ( non so come definirla) scritta da me. Ho completato tre capitoli, poi come al solito ho lasciato tutto. Posto il primo.
Capitolo 1
“Non farlo Amanda, ti prego.”- Le sue parole, gelide, trapassarono tutto il salone.
La sua mano tremava, l’indice della mano destra era pronto a premere quel grilletto, un solo secondo e l’avrebbe fatta finita.
Era una vita di alti e bassi la loro: Amanda era una donna libertina, per la quale la vita coniugale rappresentava solo una sfaccettatura della vita sociale, la meno importante. Sposò Riccardo dopo dieci anni di fidanzamento e tradimenti, tutti perdonati. Avrebbe voluto rompere il loro legame sentimentale ancor prima di sposarla, ma la sua eterna dipendenza da lei gli impedì di agire in tal senso. I tradimenti, di certo, non gli erano congeniali, ma giunse al punto di accettarli con grandissima rassegnazione; senza di lei non poteva vivere, se ne rese conto troppo tardi.
Amanda era la figlia di un ricco proprietario terriero del veneziano, i soldi di certo non le mancavano e con essi la fila di uomini che spasimavano per lei; il perché avesse scelto di fidanzarsi con Riccardo era piuttosto misterioso: due differenti ceti sociali, lui, infatti, era un semplice operaio tessile che riusciva a mala pena a raggiungere la fine del mese col suo esiguo stipendio.
In lui, probabilmente, colse quell’innata fanciullezza che gli traspariva dai vividi occhi cerulei e un comportamento tutto suo, pronunciatamene goffo.
Si conobbero in una sera d’estate, era il ‘79. Una spiaggia della riviera Adriatica fu il luogo del loro incontro; Amanda era solita andarvi con madre e fratello, essendo il padre sempre estremamente oberato di lavoro. Per Riccardo, quella, era la prima estate da passare con gli amici, senza avere sul collo il fiato di genitori sin troppo ossessivi.
“Un cornetto alla crema ed un cappuccino, grazie”- ogni mattina Amanda era solita ordinare la colazione così, impegnata nel frattempo a leggere le pagine culturali del Corriere della sera. Aveva una grossa predisposizione specie verso l’arte dello scrivere e recensire opere artistiche e musicali era una passione, mai resa effettiva.
Riccardo, per potersi pagare le vacanze, si fece assumere- con un impiego part-time- proprio nel bar in cui la ragazza era solita recarsi la mattina. “Subito signora” - rispose Riccardo, a cui prontamente ribattè la giovane donna “Signorina, prego”.
Un modo di fare “snob” quello della ragazza a cui, di primo acchito, il nuovo barista non fece una buonissima impressione. Evidentemente interessato, il ragazzo cominciò ad approcciare la ragazza: “Viene spesso in vacanza qui, signorina?”- “Non credo possa interessarle più di tanto -rispose la ragazza- se proprio vuole abbordare qualcuna, non abbia la presunzione di puntare a me, potrei rivelarmi “troppo” per molti uomini. In pochi hanno l’ardire di presentarsi e io ho gusti molto selettivi. Ma suvvia, non si disperi, al mondo vi sarà sicuramente una ragazza adatta a lei, ahimé -quella- non sono io”.
Il ragazzo rimase colpito, di certo non in positivo da quella repentina risposta, ma il modo di fare della ragazza e la sua estrema schiettezza, lo incuriosirono davvero molto.
La sera stessa, per volontà del fato, i due ragazzi si incontrarono nel medesimo ristorante. Riccardo era accompagnato da qualche amico: erano tutti pressoché ventenni, sebbene uno di loro, Carlo, dimostrasse quarant’anni per le premature calvizie e un mustacchio tutt’altro che giovanile.
Amanda, invece, entrò nel ristorante in compagnia della sola madre: le due erano piuttosto confidenti e non di rado si concedevano delle “riunioni” tra donne. Al centro delle loro discussioni vi erano gli uomini e l’amore.
Per non essere scortese e dimostrare un certo grado di galanteria, Riccardo pensò bene di andare a salutare la ragazza al suo tavolo, presentandosi eventualmente alla madre di lei. La ragazza, che si era accorta di lui, spergiurava che potesse fare qualcosa di simile.
“Buonasera bellissima fanciulla, si ricorda di me?”. La ragazza, notevolmente seccata rispose:”E’ difficile dimenticarsi di certe persone, specie se fanno breccia nel cuore. Ti presento mia madre, ritieniti fortunato perché è un privilegio che concedo a pochi”. Dopo aver effettuato le presentazioni e i saluti di rito, il ragazzo raggiunse i suoi convitati, allontanando - solo momentaneamente- gli occhi di dosso dalla ragazza.
“Hai fatto colpo eh, vecchio mascalzone!”- disse Marco, l’intellettuale del gruppo. Riccardo quasi rassegnato rispose: “E’ lei ad aver fatto colpo su di me, purtroppo sembra irraggiungibile.”
La cena proseguì senza particolari emozioni quando la ragazza, dopo aver terminato di degustare la sua cena, si avvicinò al suo tavolo e sussurrò all’orecchio del giovane: “A domani mattina, uomo”.
Quella parvenza di snobismo della ragazza pareva essere scomparsa, ma a Riccardo andava bene così.