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Tentativo di poema epico
Oggi mi è venuta l'ispirazione e ho cominciato a scrivere qualcosa che mai avrei immaginato di poter scrivere..uno pseudo poema epico.
Vi riporto qui le prime righe...già da domani inserirò il seguito
Re Nicomede torna a palazzo nel bel mezzo della battaglia contro i Marcomanni.
CONSIGLIERE: Cattivo presagio coercito sono a proferir o vostra eminenza.
RE: Qual presagio mi porti o fosco consigliero?
CONSIGLIERE: Nulla di cui rallegrarsi,nulla per cui scoraggiarsi...
RE:Ermetismo non suole persister in mia presenza, parla ordunque!
CONSIGLIERE: Gianicolo , vostra amabil prole, tratto in inganno fu da oscura profezia..
RE: Di che vai ciarlando,servo, odio il raggiro e con esso il raggirator!
CONSIGLIERE: Inganno esto non è...avvenente fu la donna che lo plagiò...
RE: Profezia...donna...
CONSIGLIERE: Miron, tale fu il nome conferitole orta dal Marcomanno sovrano, postero di gran successo a Gianicolo presentì. Fosco nell’animo oracol vivente seguì e vestigia sue dal prio vespero smarrite furono.
RE: Unico nobil discendente della veneranda mia stirpe egli è...sian le truppe assoldate e la donna al mio cospetta viva sia lata!
CONSIGLIERE: suo l’impero, sua diudicazione!
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Però continualo gian! :kiss:
Cmq, complimenti! Io non ne sarei mai capace. :|
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Posto il soliloquio del consigliere.
Il consigliere lasciato solo si dispera.
Soliloquio
CONSIGLIERE: Ahi lasso me! Vago fui a dir sì poca cosa.Non di tutto il vero il mio sovrano
proferito fu. Furommi servata posizion di prestigio ma caparbio non fui a
rivelarne del figlio la morte. Se di simil sacrilegio cognito fosse ,della mia
vita il corso cessato sarebbe. Mentir al sovrano concesso non è ,ed esemplar
rammento attende me, povero. Per brutal ira in molti abbandonaron uxore e prole.
Fuggir non è di omo prode ma coatta è una simil decisione. All’alba del dimani
mio padrone non vedrommi, ito ordunque per misteriose mete. Fido Flamcavallo
seguirà le mie vestigia e fede mi presterà com’om fece a suo padrone.