Salve bella gente
Io avrei scritto un raccontino da pubblicare nel giornalino scolastico del mio istituto, dato che c'è una sezione per la scrittura creativa.
L'ho fatto leggere al direttore del giornalino e gli è piaciuto, ha detto che lo pubblicherà, però mi ha chiesto di aggiungere qualcosa perché è troppo corto
E... Qui sta il problema: sono in un periodo di fertilità creativa 0 Qualcuno ha qualche idea da suggerirmi?
Il racconto è questo... Attendo il vostro parere
Follia
Oggi è il giorno che ho scelto per andare finalmente da lei. Lei, la mia ossessione. Lei, a cui voglio consegnare la mia anima.
Da anni non riesco a togliermela dalla mente. So che non sarò il primo ad averla, tanti prima di me l'hanno conosciuta. Pochi, però, l'hanno davvero avvero amata.
Lei, così decisa, così forte e superba, ha sempre avuto tutti gli uomini che desiderava. Ma ora sono io a desiderare lei.
È entrata nella mia mente, nel più profondo del mio inconscio, ha sussurrato al mio orecchio parole di fuoco, parole che mi hanno ammaliato e sedotto.
Lei c'è sempre stata, eppure per anni non ho mai pensato a lei. La mia passione iniziò in una notte di lacrime e silenzi, quando la mia amata mi sfiorò per la prima volta.
Da allora la vedo bellissima, dolce e consolatrice, mia gioia e dolore, splendente come un angelo eppure dannata, oscura e misteriosa, tanto che a volte provo verso di lei un senso di inquieto timore.
Oggi è finalmente il giorno in cui io l'avrò e lei avrà me, oggi sarò suo.
Sono seduto su una panchina in riva al fiume, so che mi aspetta qui.
Il sole sta tramontando, i suoi ultimi raggi dorati filtrano attraverso le chiome degli alberi, illuminano l'acqua, l'erba e il cielo, che ad est comincia già ad avere le tinte scure della notte.
Il profumo dei fiori è dolce e delicato nell'aria tiepida, ma di tutto questo non m'importa nulla.La bellezza della primavera svanisce al confronto con la mia amata.
Eccola! È lì, a due passi dalla riva, mi sta chiamando.
Ad un tratto si volta, e, con un movimento veloce e aggraziato, si tuffa nell'acqua cristallina. Non mi rimane più altro da fare.
"Morte!" la chiamo, e la seguo dentro al fiume.