Il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di poter diventare uno scrittore, fin da piccolo, quando reinventavo le storie classiche di cappuccetto rosso, cenerentola e biancaneve.
In primo superiore ho scritto un piccolo raccontino e quando l'ho fatto leggere ai miei genitori mi hanno criticato, perchè si aspettavano di più che fare uno scrittore perditempo.
Il mio autore preferito è Andrea De Carlo, con lui ho imparato il vero significato di romanziere e ho imparato ad amare realmente questo mestiere.
L'ho conosciuto sul forum del suo sito e lui mi ha incoraggiato ad andare avanti, a fregarmene di quello che mi dicevano gli altri e a seguire il mio cuore.
Così mi sono fatto coraggio e ho scritto la prima pagina di un vero romanzo, poi la seconda, poi la terza.
Ma ora che ho litigato con il gruppo di amici con cui uscivo e sto in crisi con la mia ragazza ho perso assolutamente la voglia di continuare a scrivere, anche perchè il romanzo girava esclusivamente intorno a loro.
Oro mi trovo con circa 120pagine già scritte in attesa di una conclusione ma mi fa ribrezzo anche solamente avvicinarmi e prenderlo, mi crea rabbia e delusione e ho voglia di bruciarlo, perchè e troppo intriso di un periodo della mia vita che mi voglio lasciare alle spalle.
Cosa mi consigliate di fare? Continuare a scrivere un romanzo -che sinceramente mi piace- imbottendolo di falsità o di distruggerlo e andare avanti nella vita rischiando di rimpiangerlo veramente?
Mi appello al vostro aiuto!!!!