Originariamente inviata da
Brainscan
Come è stato già detto nei precedenti post non è certo un momento facile in ambito lavorativo, anch'io mi sono laureato ma trovare un lavoro nel mio ambito era un impresa, crisi, tanta gente a casa, colloqui di non so quante persone per un solo posto, stage con cambio sistematico degli stagisti finalizzati a non pagare mai nessuno, fregature varie. Per un periodo ho cercato nel mio ambito ma poi vedendo la situazione mi son buttato su qualsiasi lavoro e per fortuna ne ho trovato uno, non nel mio ambito ma fisso e sicuro almeno. L'altro giorno guardando il tg ho visto un servizio che mi ha fatto riflettere, in pratica diceva che ormai vista la crisi sempre più profonda le persone non lo cercano neanche più il lavoro. percentuali molto elevate. Come se tutto ciò portasse le persone in uno stato di torpore che le fa accettare la situazione di disoccupazione perchè "tanto c'è crisi", come a giustificarle.
Io penso che il lavoro sia il punto su cui partire, oltre che per il fatto di guadagnare che è importante certo, ma fa acquisire anche una certa sicurezza, la consapevolezza di avere delle capacità che possono essere utili a se stessi e agli altri, mettersi in gioco, e di conseguenza vivere meglio anche il resto.
Al giorno d'oggi c'è anche internet per i curriculum, anzi, soprattutto direi perchè personalmente ho avuto più opportunità dalla rete che non girando dalle agenzie di lavoro e aziende varie. Fai un bel curriculum e poi giralo, impiega il tempo a mandarli in rete.
Ultimamente ci sono anche delle ottime opportunità in rete su lavori aperti a tutti, ad esempio su lavori di grafica, siti, video ecc...ormai con la rete si può anche studiarsi i programmi e imparare da se.
Vedrai che se ti darai da fare e ti trovi un lavoro, o almeno un qualche interesse ciò porterà inevitabilmente a conoscere nuove persone a uscire dalla tua situazione, seno ti ritroverai sempre più imprigionato in quella situazione di "torpore" e farai sempre più fatica.
Da gran cinefilo che sono
c'è un bellissimo monologo di un film che mi da sempre ottimismo e la convinzione che, se vogliamo veramente, possiamo cambiare le cose.