ACCEDI

Password dimenticata?

×
Seguici su Instagram Feed RSS Seguici su YouTube
Pagina 3 di 3 PrimaPrima 123
Visualizzazione risultati da 21 a 24 su 24

L'angolo del fumettista

  1. #21
    Sedobren Gocce
    Ospite

    Predefinito Jack Kirby

    Jack Kirby, al secolo Jacob Kurtzberg (New York, 28 agosto 1917 – New York, 6 febbraio 1994), è stato un autore di fumetti statunitense.

    Detto "The King" (Il Re) dei comics, è stato uno dei più grandi, celebri ed influenti autori di fumetti della storia, prolifico e inconfondibile grazie al suo stile riconoscibile a prima vista, divenuto il modello per generazioni di autori.

    Sulla sua tomba, nel cimitero di Thousand Oaks, in California, la lapide reca l'incisione di una corona.







    Lavorò per lo studio dei fratelli Fleischer dal 1935 dove contribuì ai disegni per i cartoni animati di Betty Boop e Popeye (Braccio di Ferro).


    Nel 1936 si unisce al Lincoln Newspaper Syndicate (i Syndicate erano agenzie che vendevano, fra l'altro, i diritti per la pubblicazione delle strisce a fumetti) e lavorò per loro fino al 1938, quando l'agenzia chiuse.


    Kirby incontrò Joe Simon nel periodo in cui stava lavorando come freelance per vari editori. I due giovani si unirono e cominciarono a produrre fumetti completi, con l'intento di proporli agli editori per venderli.


    Il duo creò nel 1941 il patriottico eroe Capitan America per la Timely Comics (che divenne la Marvel), di cui era proprietario Martin Goodman.
    Lo sfruttamento dinamico della prospettiva, l'uso innovativo delle due pagine centrali, la tecnica cinematica e il senso enfatico dell'azione di Kirby fecero del titolo un immediato successo e riscrissero le regole della composizione della tavole nei fumetti.


    Il nome di Simon & Kirby divenne sinonimo di fumetti di supereroi divertenti ed avvincenti.
    Dopo dieci numeri di Capitan America si trasferirono alla DC, dove si insediarono sulle pagine di Sandman pubblicate in Adventure Comics; produssero anche Boy Commandos, Newsboy Legion, e Manhunter.


    Con il declino della popolarità dei fumetti avvenuto dopo la Seconda guerra mondiale, Kirby e il suo socio iniziarono a realizzare un variegato assortimento di storie di altro genere.
    Sono accreditati per aver creato il primo titolo romantico, Young Romance Comics. Oltre a ciò, Kirby e Simon furono autori di fumetti polizieschi, horror, western, ed umoristici.


    Il connubio Kirby & Simon si concluse nel 1954, con la pressione esercita sull'industria del fumetto dalla censura autoimposta e dalla pubblicità negativa. Kirby continuò a elaborare fumetti, reinventando Freccia Verde su Adventure Comics e creando i Challengers of Unknown, un gruppo di quattro amici che sfidano la morte e l'ignoto senza paura.



    Kirby ritornò alla Marvel dove disegnò una sequela di immaginifici mostri, storie horror e di fantascienza per i molti titoli antologici della casa editrice.



    Lo stile originale e le potenti creature di altri mondi di Kirby furono un successo fra i lettori. Con il benestare dell'editore Martin Gooodman e del supervisore, direttore artistico e scrittore capo Stan Lee, Kirby iniziò a lavorare di nuovo sui fumetti supereroistici nel 1961.


    Kirby partecipò alla creazione di quasi tutti i personaggi Marvel Comics per molti degli anni successivi.


    Tra i personaggi e le ideazioni più significative ci sono i Fantastici Quattro, Thor, Hulk, Iron Man, gli X-Men originali, Silver Surfer, Vendicatori, il Dottor Destino, Magneto, gli Inumani e la loro città nascosta Attilan, Pantera Nera e la sua nazione Wakanda, situata in Africa.






    Il Capitan America di Simon e Kirby fu reintegrato nella continuity Marvel, dope che Lee aveva notato che il pubblico avrebbe apprezzato il suo ritorno. Di converso, Kirby approvò l'idea di Lee di approfondire la personalità del personaggio.


    Kirby collaborò spesso alla stesura delle trame delle storie che disegnava, nello stile del cosiddetto Metodo Marvel (Marvel Method), il che lo portò a introdurre elementi che non erano menzionati nelle sceneggiature di Lee; in particolare, a Kirby si attribuisce la creazione di Silver Surfer, di cui non si fa cenno nell'abbozzo di trama per la storia in cui il personaggio appare per la prima volta (un episodio dei Fantastici Quattro).




    Sembra che a Kirby fu richiesto di progettare Galactus come una sorta di divinità, nemico dei Fantastici Quattro. Kirby pensò che un cattivo così potente avrebbe dovuto avere un araldo e aggiunse una figura relativamente piccola che solcava i cieli.



    Lee domandò di cosa si trattasse, e alla fine Silver Surfer divenne uno dei suoi personaggi Marvel preferiti.


    La rapidità di Kirby nel realizzare il layout (dispozione delle vignette) delle tavole e nell'elaborare le trame, indusse Lee, nella sua veste di supervisore e direttore artistico, ad assegnare a Kirby la realizzazione delle sole matite, a cui si sarebbe riferito per completare le sceneggiature con i dialoghi. Fatto ciò passava il lavoro a inchiostratori, coloristi e letteristi, che lo avrebbero ultimato per la stampa.

    In seguito a profondi disaccordi con Lee e Goodman, Kirby ritornò alla DC all'inizio degli anni settanta.
    Qui Kirby inizia a sviluppare una delle opere più complesse della sua vita: la saga dei Nuovi Dei, nota anche con il nome di Quarto Mondo (The Jack Kirby's Fourth World, in originale) a causa di un errore di un redattore DC.



    La saga si sviluppa attraverso alcune testate come Superman's Pal, Jimmy Olsen, The New Gods Mister Miracle, The Forever People: in questo grande lavoro, oltre a creare personaggi divenuti, in poco tempo, parte integrante del DC Universe, come il cattivo cosmico Darkseid o gli eroi ribelli Scott Free e Big Barda, ha anche la possiblità di realizzare storie, in piena libertà, su Superman, il capostipite di tutti i supereroi.


    A queste storie si aggiungono altre creazioni originali come O.M.A.C. (One Man Army Corps, traducibile con Uomo-esercito), Kamandi, l'ultimo ragazzo della Terra, il demone Etrigan (noto anche come Demon, o Etrigan, the Demon), entità infernale che vive in simbiosi con l'umano Jason Blood, una nuova incarnazione del Sandman della Silver Age, quest'ultimo nuovamente e per l'ultima volta in coppia con Simon.


    Successivamente tornò alla Marvel dove si occupò nuovamente di Capitan America, curandone sia i testi che i disegni.
    Sempre di questi anni sono: Devil Dinosaur, Gli Eterni (The Eternals), e un adattamento di 2001: Odissea nello spazio, da cui derivò anche una serie. Lasciò definitivamente la Marvel per lavorare nell'animazione, dove elaborò il design, fra gli altri, di Turbo Teen e Thundarr the Barbarian.


    Kirby è anche l'autore delle strisce, su testi di Carl Fallberg, che adattano la storia del film prodotto dalla Disney, Il Buco Nero (The Black Hole, 1979), pubblicate dal 2 settembre del 1979 al 24 febbraio del 1980.


    Venne quindi la Pacific Comics, un editore statutinense di fumetti specializzato per le fumetterie, che fece un accordo innovativo con Kirby, pubblicando la sua serie Captain Victory.
    Kirby restava proprietario dei diritti sulle sue creazioni e riceveva percentuali sul venduto. Ciò rappresentò una svolta, creando un precedente che aiutò altri autori a ricevere una considerazione analoga per il loro lavoro nei fumetti. La nascita della Image Comics (1992) affonda le sue radici anche in questo episodio.


    Negli anni novanta la Topps Comics pubblicò alcuni titoli rimasti inedit di Kirby che furono ribattezzati Kirbyverse. Alcune delle storie vennero scritte da Roy Thomas e Kurt Busiek.


    Nel 2006 la Marvel ha annunciato il ritrovamento di una storia quasi completa e inedita dei Fantastici Quattro realizzata dalla coppia Lee - Kirby, che doveva essere la prima versione di Fantastic Four n. 102, ultimo albo realizzato da Kirby prima di passare alla DC. Le tavole, rimaste a matita e completate da Joe Sinnot, sono state pubblicate nell'albo speciale Fantastic Four The Lost Adventure nel febbraio 2008.

    Kirby è pubblicamente riconosciuto dagli autori di fumetti e dai fan come uno dei più grandi e influenti artisti della storia del fumetto.


    La sua prolificità fu leggendaria: è stato stimato che nel corso della sua vita abbia disegnato oltre 25.000 pagine oltre a centinaia di strisce e bozzetti. Fu anche pittore, e lavorò al design per numerosi film hollywoodiani.


    Nel 1985 fu scoperto che dozzine delle pagine del lavoro di Kirby erano state "perse" dalla Marvel. Della vendita di queste pagine si sarebbe occupata la famiglia di Kirby negli ultimi anni, intentando anche una causa fra Kirby e il suo più celebre datore di lavoro.


    Jacob Kirgstein, un personaggio di Authority, serie Wildstorm, è chiaramente ispirato a Kirby.


    In onore di Kirby è intitolato il premio chiamato Kirby Awards, destinato ad autori di fumetti.


    Il gruppo rock Monster Magnet richiamò l'impatto culturale che ebbe l'opera di Kirby in una loro canzone, Melt, che contiene queste parole: «I was thinking how the world should have cried/On the day Jack Kirby died.» (Stavo pensando a come il mondo avrebbe dovuto piangere /Il giorno in cui Jack Kirby morì).


    Il gruppo del percussionista Gregg Bendian, Interzone, registrò un album di tributo nel 2001, intitolato Requiem for Jack Kirby.


    Nella serie di cartoni animati Le avventure di Superman, uno dei personaggi di contorno (Dan Turpin) è modellato sulle fattezze di Jack Kirby.


    Nella serie animata di Rat-Man, una delle vie della Città Senza Nome è chiamata Kirby Street, omaggio di Leo Ortolani a Kirby.


    Molti autori si richiamano alla lezione del grande Kirby: tra questi, ricordiamo John Byrne, Mike Mignola, John Romita Jr., il menzionato Leo Ortolani e, in modo più esplicito, adeguando la sua lezione agli stilemi artistici attuali, José Ladrönn e Steve Rude.
    Di Kirby restano alle generazioni successive la fantasia per scenari tecnologici futuristici, la possanza delle figure e il dinamismo del tratto.
    Fu Kirby a rompere la tradizione della composizione della tavola in rigidi pannelli, utilizzandone di forme e misure diverse, con immagini vigorose che strabordavano da esse.



    The King, Rest in Peace. Amen.

  2. #22
    Sedobren Gocce
    Ospite

    Predefinito Leo Ortolani

    Leonardo Ortolani, meglio noto come Leo (Pisa, 14 gennaio 1967), è un autore di fumetti italiano, celebre in particolare per la serie Rat-Man.








    Di origini pisane, nel novembre del 1968 si trasferisce a Parma, dove vive tutt'ora con la moglie Caterina.


    Sin da giovane, Ortolani mostrò una grande passione per il mondo dei fumetti, ed in particolare per I Fantastici Quattro di Jack Kirby e di Stan Lee, che influenzeranno il suo stile di narrazione.


    Dopo aver concluso gli studi superiori, si iscrisse all'Università di Parma, alla facoltà di Geologia, un'altra esperienza che lo segnò nel profondo.
    Durante il periodo universitario Ortolani disegna i suoi primi personaggi, e il tema della geologia diventa un tormentone dei primi numeri della sua opera principale, Rat-Man. Anche altri noti autori di fumetti italiani avevano frequentato geologia a Parma, come Ade Capone, creatore di Lazarus Ledd.


    Nel 1989 sottopose alla casa editrice Comic Art due storie: una tragica e l'altra comica. L'editore Rinaldo Traini pubblicò la storia comica sul secondo Spot (supplemento de L'Eternauta dedicato agli esordienti), segnando la nascita di Rat-Man.


    Le Sconvolgenti Origini del Rat-Man valsero a Ortolani il premio come migliore sceneggiatore esordiente alla Lucca Comics del 1990. Grazie alla visibilità acquisita, Leo iniziò a collaborare con riviste e fanzine indipendenti.
    Per la fanzine Made in USA realizzò altre due storie con protagonista Rat-Man (Tòpin! The Wonder Mouse! e Dal Futuro) e diverse parodie di supereroi (tra cui gli X-Men, Fantastici Quattro e Superman).


    Le opere più importanti di questo ciclo sono le quattro storie sui Fantastici Quattro, come ideale prosecuzione (parodiata) del lavoro di Jack Kirby. Kirby smise di disegnare Fantastic Four col numero 102: Ortolani realizzò i numeri 103-106, sconvolgendo completamente il gruppo.


    Chiamato al servizio di leva nell'Esercito Italiano, Ortolani trasse spunto dalla vita di caserma raccogliendo le proprie esperienze in un dettagliato diario che divenne lo spunto iniziale per L'ultima burba, una serie di strisce sulla vita militare (con lo stesso Ortolani come protagonista) che vennero poi pubblicate in appendice a Sturmtruppen.


    In questo periodo, Ortolani collaborò anche a Starcomìx, rivista umoristica diretta da Luca Boschi e pubblicata da Star Comics, a Totem Comics e a Totem Extra, dove realizzò Gli Intaccabili, Clan, Le meraviglie della natura e Le meraviglie della tecnica. In questo periodo realizzò anche le strisce della serie Quelli di Parma, pubblicate sulla Gazzetta di Parma, che parlano della città di Parma e dei suoi abitanti, di cui una selezione è stata raccolta in volume dalle Edizioni Bande Dessinée.


    Le storie brevi della serie delle Meraviglie sono poi state riprese anni dopo, raccolte in tre volumi da Panini Comics.


    La svolta per Ortolani arriva nel biennio 1994-1995.


    Nel novembre 1994, Made in USA chiuse, e Leo pubblicò il suo ultimo contributo ai Fantastici Quattro sulla rivista Flex: Addio al Re, una tavola commemorativa che omaggiava lo scomparso Jack Kirby.


    Nel maggio del 1995 Leo cominciò a realizzare le storie brevi di Venerdì 12 per la rivista L'Isola che non c'è e in novembre partì la serie per librerie specializzate (aperiodica e autoprodotta) con protagonista Rat-Man, pubblicata dapprima dalle Edizioni Foxtrot e successivamente dalle Edizioni Bande Dessinée.


    Per le Edizioni Bande Dessinée Leo pubblicò anche lo speciale Squalo, parodia del famoso film, così come del suo pseudo-rifacimento italiano L'ultimo squalo (1980), da cui riprende l'idea della gara di surf: la prima versione di questa storia era stata realizzata da Ortolani a soli 13 anni


    Sempre per Bande Dessinée pubblicò La lunga notte dell'investigatore Merlo (una serie di strisce ispirata al film Casablanca, ristampata poi da Panini Comics), e Rat-Man Speciale Origini, che riproponeva le origini di Rat-Man e la storia Tòpin! The Wonder Mouse! riviste e corrette.


    L'opera di Ortolani si afferma grazie ad un umorismo pungente ed intelligente, guadagnando all'autore la notorietà: Ortolani usa rispondere che il successo non gli ha dato alla testa: "Sono sempre il solito semplice ragazzo di Betlemme!".


    Nel 1995 la Panini Comics (allora ancora chiamata semplicemente Marvel Italia) gli commissionò Rat-Man contro il Punitore, storia breve destinata alla rivista Marvel Magazine (oggi chiusa) e che fu pubblicata nell'ottobre 1996 sulla loro rivista ammiraglia, Wiz.


    Nel marzo 1997, cominciò la pubblicazione regolare, con Marvel Italia, della serie trimestrale Rat-Man Collection.


    Inizialmente la rivista raccoglieva ristampe delle vecchie storie di Rat-Man accompagnate da inediti cross-over in cui il protagonista incontrava i supereroi della Marvel Comics. Un anno dopo, conclusa la serie autoprodotta con la dodicesima uscita e lo speciale Rat-Man contro Erinni, Ortolani passò definitivamente alla produzione da edicola pubblicando le storie inedite a partire dal quinto numero di Rat-Man Collection, che divenne bimestrale.


    Su Rat-Man Collection venne ristampato anche tutto il materiale realizzato nella precedente attività indipendente, affiancato da storie speciali "fuori-serie" come Star Rats (parodia del Guerre Stellari di George Lucas) e Il Signore dei Ratti (ispirato all'opera di J. R. R. Tolkien e alla trilogia filmica diretta da Peter Jackson).


    Dal 20 novembre 2006 è stata messa in onda da parte della RAI la serie televisiva Rat-Man, realizzata da StraneMani e Rai Fiction e supervisionata personalmente da Ortolani, composta da 52 episodi da 13 minuti ciascuno.


    I primi episodi sono stati presentati in anteprima a Lucca Comics 2005 e riproposti a Romics, evento tenutosi a Roma dall'8 al 11 dicembre 2005.


    Nell'estate 2006 ha realizzato gli artwork per la campagna pubblicitaria televisiva per Protezione Civile sui comportamenti corretti da tenere in estate e nei momenti caldi della giornata.


    Lo stile di narrazione di Leo Ortolani mischia la comicità "intelligente" alla Woody Allen con quella più diretta ispirata a Paolo Villaggio e al genere slapstick, oltre a situazioni tipiche del fumetto.


    Alcune inventate tratte da Rat Man già entrate nell'immaginario collettivo, e si possono sentire in spettacoli di cabaret come Zelig.




    Lo stile di ortolani unisce intuizioni personali (i "personaggi col muso di scimmia") con la teatralità e maestosità del disegno di autori classici quali Jack Kirby.


    Ortolani, proprio grazie alle similitudini del suo stile con quello di Kirby, è stato definito dallo studioso e critico del fumetto Andrea Plazzi "il più grande autore Marvel vivente".


    Inoltre la prestigiosa rivista americana The Jack Kirby Collector (che da anni studia il lavoro di Kirby) lo ha più volte indicato come legittimo erede del "Re".


    Opere di Leo Ortolani - Wikipedia




    in aggiunta vorrei citare l'opera coloristica del fratello di Leo...


    Lorenzo Ortolani più noto come Larry (Parma, 2 maggio 1969) è un illustratore e autore di fumetti italiano, fratello minore di Leo Ortolani, il creatore di Rat-Man.

    Diplomato in Arti Grafiche, Larry inizia la carriera nel mondo del fumetto e dell'illustrazione lavorando con la computer graphic e l'aerografo.


    Nel 1996 comincia a collaborare con il fratello Leo sulla prima serie autoprodotta di Rat-Man; da quel momento la collaborazione diventa sempre più assidua, fino a diventare continua nel 2000; da questo momento inizia a colorare le copertine di tutte le opere del fratello pubblicate dalla Panini Comics.


    Oltre che con la Panini, Larry lavora anche con la Disney Italia/Buena Vista Comics, in particolare sulla serie Monster Allergy.

  3. #23
    Sempre più FdT
    24 anni
    Iscrizione: 3/12/2006
    Messaggi: 2,014
    Piaciuto: 0 volte

    Predefinito

    Ti rubo un po' di spazio XD. Questo e' Uno dei grandi:

    Robert Dennis Crumb (Filadelfia, 30 agosto 1943) è un autore di fumetti statunitense



    Nel 1962 si trasferisce a Cleveland e dal 1964 inizia ad avvicinarsi creativamente al vasto movimento del comix underground.
    Nello stesso periodo sperimenta alcune sostanze stupefacenti tra cui l'acido (LSD) esperienza che gli lascerà ricordi contrastanti ed inizia a collaborare con la nota rivista di cultura radical newyorkese East Village Other.
    Si trasferisce nel 1966 a San Francisco, punto focale per tutta la cultura undeground occidentale, dove collabora con i maggiori cartoonist indipendenti (tra cui Rick Griffin, Spain Rodriguez, S. Clay Wilson e Victor Moscoso).
    Con alcuni di loro nel 1967 crea Zap Comix una rivista a fumetti tascabile dove pubblicherà con regolarità le tavole dei suoi maggiori personaggi (tra cui: Fritz il gatto e Mr. Natural).
    Collabora in parallelo a moltissime riviste underground, non solo americane (OZ, Gothic Blimp Works, Motor City, Yellow Dog, Actuel) e suo materiale a fumetti inizia ad essere pubblicato e tradotto in buona parte dei paesi occidentali (in Italia da Milano Libri, da Stampa Alternativa e da svariate riviste tra cui Linus, Fallo!, Re Nudo).
    Sua la copertina di Cheap Thrills, uno dei più noti album di Janis Joplin.
    Nel 1969, per una storia pubblicata sul numero 4 di Zap, viene arrestato a New York City con l'imputazione di oscenità.
    Nel 1970 vende i diritti per un film a cartoni animati dedicato a Fritz the Cat (che verrà animato da Ralph Bakshi) e che otterrà un successo internazionale ondivago.

    A metà anni settanta, superata la febbre underground dei primi anni, crea con alcuni amici di vecchia data una band di jazz tradizionale "The Cheap Suit Serenaders". Attività che va a sommarsi al tradizionale lavoro grafico.
    Negli tardi anni ottanta la sua fama, ormai consolidata a livello internazionale, si arricchisce di riconoscimenti ufficiali importanti che culminano nel 1990 quando alcune tavole dell'artista entrano al Museum of Modern Art di New York City.
    In quel periodo, diventato ormai un modello per tanti cartoonist non solo americani, si trasferisce con la famiglia nella Francia del sud, dove continua ad operare anche come musicista part-time (suonando il banjo ed il mandolino in un gruppo denominato Les Primitifs du futur).
    Nel 1994, il regista Terry Zwigoff realizza un film documentario, Crumb, sulla sua vita e sulla sua famiglia.
    Nel 1999 gli viene attribuito il Grand Prix della città francese di Angoulême per l'insieme della sua vasta opera creativa.







    Ultima modifica di BRutto_Gay; 11/9/2008 alle 15:40

  4. #24
    Sedobren Gocce
    Ospite

    Predefinito Osvaldo Cavandoli

    Osvaldo Cavandoli (Toscolano-Maderno, 1 gennaio 1920 – Milano, 3 marzo 2007) è stato un animatore e autore di fumetti italiano.





    Osvaldo Cavandoli nasce il primo gennaio 1920 a Maderno, sul lago di Garda. Pochi anni dopo la famiglia si trasferisce a Milano, dove Cavandoli cresce e vive fino alla sua scomparsa avvenuta il 3 marzo 2007.
    Frequenta un istituto tecnico professionale e nel 1938 viene assunto come disegnatore tecnico all’Alfa Romeo e poi alla Cemsa di Saronno.


    Durante la guerra propone le sue vignette sullo stile di vita del periodo bellico e nel 1944, rispondendo a un’inserzione sul giornale, entra nella squadra della Pagot Film.
    Qui avviene la sua formazione di animatore e collabora alla realizzazione del film Lalla, piccola Lalla e del primo lungometraggio italiano a disegni animati, I fratelli Dinamite.
    Ormai consolidato il suo amore per il cinema di animazione, negli anni Cinquanta si mette in proprio con l’amico d’infanzia Ugo Moroni e crea Pupilandia, azienda di produzione artigianale di film a pupazzi animati.
    Gira tra il 1950 e il 1957 una ventina di film per la pubblicità tra i quali Pinocchio, Laggiù nel Far West, La piccola guerra e Il nuovo Cappuccetto Rosso e si occupa di ogni aspetto della realizzazione: dalla creazione del pupazzo alle migliorie tecniche alla macchina da presa.
    Nel 1965-1967 lavora con Marco Biassoni ai cortometraggi pubblicitari di Lancillotto e Re Artù, insieme a Giuseppe Laganà.
    Conclusa questa esperienza e raggiunta la maturità necessaria per ideare qualcosa di assolutamente personale, nel novembre 1968 disegna il primo storyboard con un personaggio chiamato in un primo momento Mr. Mark.


    Propone il suo lavoro per Carosello, il programma cult in onda dal 1957 al 1977.
    Massimo Lagostina, titolare di una nota fabbrica di pentole, sceglie come protagonista della sua campagna pubblicitaria l’originale personaggio che nasce e vive in un unico tratto bianco, che diventerà il protagonista de La Linea.







    Cavandoli realizza 35 film pubblicitari de La Linea Lagostina della durata di 2' 30, sulla musica Io cerco la Titina e doppiati da Carlo Bonomi, il quale presta la propria voce al personaggio in quel borbottio multilingue che lo caratterizza perfettamente.
    L’essenzialità del tratto, l’originalità del personaggio e il carattere un po’ brontolone ma irresistibile segnano il successo mondiale della Linea e la sua ascesa nell’Olimpo dei personaggi animati.


    All’inizio degli anni Settanta Cavandoli riceve i suoi primi riconoscimenti nei maggiori festival di animazione, il Festival di Annecy e Zagabria, e nel 1973 esce il primo libro La Linea, edito da Bompiani.


    Nel 1975 le strisce de La Linea vengono pubblicate anche su Il Giornalino.



    Nel 1977 il cineasta realizza la prima serie di puro entertainment de La Linea, ma negli anni successivi il suo personaggio inizia a sparire dalle reti televisive italiane, ottenendo al contrario grandi successi in tutti gli altri paesi europei.
    Dal 1980 Osvaldo si lega professionalmente all’agenzia di disegnatori Quipos e al suo fondatore Marcelo Ravoni, nominato Eroe del Fumetto a Cartoomics 2007, con un legame di profonda stima e amicizia.
    Nel 1982 collabora con Altan curando la regia di 26 episodi per la serie La Pimpa.
    Negli anni successivi Cavandoli illustra il libro di epigrammi Storielline morali di Mario Monteverdi.
    Esce poi un libro sul suo personaggio più famoso, La Linea Superstar e nel 1992 la casa editrice Sperling & Kupfer pubblica Il golf è una cosa seria, in cui La Linea illustra il regolamento del gioco, e Versi e versacci, raccolta di vignette satiriche su brani letterari.
    Le pubblicazioni con le illustrazioni della Linea si susseguono innumerevoli, fino alle più recenti della casa editrice Gallucci.
    Di tanto in tanto La Linea con brevi incursioni riappare anche nella televisione italiana, nei programmi Galagoal di TMC e Pinocchio della Rai.


    Nel 1998 Cavandoli è scelto per decorare con la sua Linea le pareti degli uffici dell’Allianz di Berlino.
    Negli anni successivi sono numerosi e svariati gli omaggi che riceve come uno tra i più grandi maestri dell’animazione: dal videodocumentario, Osvaldo Cavandoli. Un artigiano dell’umorismo di Daniela Trastulli, al video di Jamiroquai (Don't) Give Hate a Chance, fino alla divertente rivisitazione del duo comico Pali & Dispari.
    Nel 2002 il Festival della Rai "Cartoons on the Bay" gli assegna a Positano il Pulcinella Award alla Carriera e nel 2006, Cavandoli viene osannato come un eroe durante la cerimonia di apertura al Festival del Cinema di Animazione di Annecy, il più importante al mondo del settore.



Pagina 3 di 3 PrimaPrima 123

Discussioni simili

  1. L'angolo del chimico
    Da Sedobren Gocce nel forum Scienza e natura
    Risposte: 1080
    Ultimo messaggio: 27/4/2023, 0:15
  2. L'angolo del fotografo
    Da Lantis nel forum Multimedia e tecnologia
    Risposte: 223
    Ultimo messaggio: 5/8/2016, 1:41
  3. L'angolo del motorista
    Da imok nel forum Motori
    Risposte: 26
    Ultimo messaggio: 7/9/2014, 2:08
  4. L'angolo del fonico
    Da Tyler Durden nel forum Multimedia e tecnologia
    Risposte: 484
    Ultimo messaggio: 15/1/2012, 12:32
  5. L'angolo biologico
    Da Killuminato nel forum Scienza e natura
    Risposte: 44
    Ultimo messaggio: 25/7/2008, 18:44