Originariamente inviata da
*!Jolly!*
...com'è che non si può discutere di poesia all'interno di un concorso di POESIA?
mi sembra abbastanza strano dover dire "sì, mi piace" o "no, non mi piace" senza spiegare il perchè... con tutta la calma del caso, certo, però il dialogo ed a volte la discussione sono certamente espressione di apertura mentale e scambio di idee..! in effeti, però, forse è vero: ci sarebbe da aprire un topic a proposito... hum
...ghe pensarò... hum hum
In ogni caso, la mia opinione quanto alle poesie di noi miseri dilettanti è questa...
L'opera è fatta di genio e talento. Il genio è la capacità di emozionare, la meraviglia, la sorpresa nel riscoprirsi in un'immagine, in un oggetto, una poesia od una musica. il talento è spesso confuso con la tecnica: è l'abilità nell'espressione, la capacità di espandere la propria idea in termini di materia, parole e quant'altro... al contrario della tecnica stessa, non può essere insegnato o appreso ma ne può essere nutrito, fino a crescere e raffinarsi, fino a divebire lo stile dell'artista.
Ora, credo che in molte poesie troviamo il genio... anche perchè, temo, non siamo abbastanza esperti da riconoscerne a prima vista l'assenza o la presenza... in realtà, non si può riconoscere da pochi versi, a volte non basta una vita a capire se c'è o non c'è...
il talento -inutile senza genio, come diceva van Eyck- non ha più parametri oggettivi. chi può dire se una persona scrive bene o male, usa termini appropriati o no, dipinge secondo stile, scolpisce le giuste forme? questa è libertà d'espressione, altrimenti chi chiamerebbe artisti personaggi come Kandinskij, ben distanti dai parametri classici?
tutto questo testo palloso per dire cosa? per non sapere se le nostre poesie sono voce d'arte o no?
...sono convinta che lo siano. Perchè l'Arte non è il risultato, non è l'oggetto nè la parola, è l'emozione, è quello stato di febre che ti prende e non ti lascia e ti danza e brucia attorno finchè in un urlo o sospiro la si sfoga, in una tela, su un foglio, alla chitarra ed al piano e nella creta. Non è ciò che produci, è ciò che provi. E anche se non lo so, anche se non lo so voglio credere fermamente che tutti abbiamo provato qualcosa scrivendo quei pochi versi, che si possano preferire o no, ma mai criticare o disprezzare. perchè c'è chi fremeva, battendo sulla tastiera, perchè rideva o piangeva, perchè solo chi è emozionato sa emozionare.
e con questa, finalmente chiudo (mi sa che leggeranno 4 persone in tutto, a dir tanto
neanch'io ne avrei coglia, ma mi andava di scrivere...) e faccio Copia&Incolla di questo post per un nuovo topic. ma anche qui, forse ci stava.