Il festival trasversale di Bonolis mescola alto e basso, easy pop e lirica, outsider e sanremesi veterani, gag e appelli umanitari ed ha il suo cuore nel sangue della gara, che elimina nella prima sera tre Big (ma ci sarà possibilità di ripescaggio), ed il suo clou nel ciclone Benigni che fa dimenticare con una delle sue performance pirotecniche le polemiche dei giorni scorsi.
L'incipit è per Bonolis e una bimba di 7 anni, al quale il conduttore parla della storia gloriosa della musica per introdurre il nuovo brano di Mina, una versione swing del 'Nessun dorma' della 'Tirandot' di Puccini: Sullo schermo scorrono le immagini di Mina in studio e quelle dei nomi che hanno fatto la storia della musica, da Giuseppe Verdi a Luciano Pavarotti, passando per Modugno e Ranieri, ma anche Vasco, Eros Ramazzotti e Bocelli.
Tocca a Dolcenera rompere il ghiaccio della gara, con nuovo look e una canzone "Il mio amore unico", che la porta in una nuova direzione di un rock melodico. Fausto Leali con le corde vocali a tutta forza per la crepuscolare "Una piccola parte di te". L'ingresso in scena della 'spalla' Luca Laurenti è l'inizio di una lunga gag: Laurenti intona 'That's Life' di Frank Sinistra con asta del microfono in mano alla Freddie Mercury. Quando Bonolis gli comunica che è lui a decidere in questo festival perché è il direttore artistico Laurenti scoppia in una sonora risata.
La gara prosegue con Tricarico che con "Il bosco delle fragole" conferma la sua personalità con un testo originalissimo che conferma la forte personalità e candida subito il ritornello "non ho, non è, non ha" ad uno dei tormentoni dei festival. Subito dopo entra in scena sulle note dei Coldplay Alessia Piovan, la primadonna della serata inaugurale, fasciata in un abito rosso. E' la volta del giovane Marco Carta, che è nato nella scuderia di 'Amici' e canta un brano piuttosto commerciale "La forza mia", easy pop. Di tutt'altra levatura il brano di Patty Pravo "E io verro' un giorno la'" e l'eleganza della sua performance, purtroppo un po' appannata da qualche imperfezione nell'esecuzione.
Qui Bonolis lancia una delle sue sorprese: il collegamento con il Palazzo di Vetro dell'Onu, per un messaggio di pace del presidente dell'Assemblea delle Nazioni Unite, Miguel D'Escoto. "La verita' piu' importante per quanto riguarda il nostro mondo -dice D'Escoto- e' che noi dobbiamo accetare che tutti noi siamo fratelli e sorelle. O noi accettiamo questa realta' e le sue conseguenze o andremo tutti a morire, affonderemo insieme". Bonolis gli chiede dell'elezione di Obama (in sala scatta l'applauso) e lui dice: "Sicuramente dovra' affrontare un compito difficile. Dovremo vedere se sara' in grado di far cambiare la mentalita' del suo popolo, un popolo che di fatto per molti anni ha seguito una via individualista". Bonolis chiede una dedica per festival: "Un abbraccio a tutti gli italiani. Dobbiamo tutti lottare per un mondo migliore e abbiamo bisogno della musica". A fare da contraltare alla pacato messaggio di pace di d'Escoto, arriva il brano arrabbiato di Marco Masini, "L'Italia", un'invettiva contro i mali del Bel Paese che "ha rotto i co....ni" .
Alle 22.17 Bonolis annuncia l'arrivo all'Ariston di Benigni, che si prepara ad uscire di li' a poco. La platea gia' s'imfiamma. Ma nell'attesa il conduttore fa entrare il valletto-modello Paul Sculfor, piu' noto per il suo fidanzamento con Cameron Diaz che per le sue apparizioni in passerella. Ne nasce una gag con Laurenti che chiede la sua valletta "senza barba". Sculfor sta allo scherzo e dice di amare molto la musica anche quella italiana, che conosce grazie a Bocelli e al grande Luciano Pavarotti. E in tema di bel canto, segue la svolta lirica di Francesco Renga in "Uomo senza eta'".
Poi il ciclone benigni si abbatte sull'Ariston. La gara gara riprende oltre mezz'ora dopo conn Pupo, Paolo Belli e Youssou N'Dour in "L'opportunita'". Seguono i Gemelli Diversi in "Vivi per un miracolo, Al Bano con "L'amore e' sempre amore", gli Afterhours con "Il paese e' reale", Iva Zanicchi in "Ti voglio senza amore". Tra le performance piu' convincenti quella di Nicky Nicolai e Stefano Di Battista in "Piu' sole" scritta da Jovanotti e piena della sua energia. Non convince il terzetto finale: ne' Povia con "Luca era gay", e nemmeno la ballatona lenta di Sal Da Vinci "Non riesco a farti innamorare" e, a chiudere la categoria dei Campioni, Alexia e Mario Lavezzi con "Biancaneve". Spazio quindi all'ospite californiana Katy Perry e a seguire le prime quattro Proposte 2009: Malika Ayane con "Come foglie", Irene con "Spiove il sole", Simona Molinari con "Egocentrica" e Filippo Perbellini con "Cuore senza cuore". Al termine, Bonolis comunica i nomi dei tre artisti esclusi e che pero' potranno sempre sperare nel ripescaggio che ci sara' giovedi' sera.
Sono gli Afterhours, Tricarico e Iva Zanicchi i tre Big eliminati della prima serata del festival di Sanremo. Ma non si tratta di un addio definitivo: altri 3 Big verranno eliminati nella seconda serata. Ci sara' pero' la possibilita' del ''ripescaggio'': nel corso della terza serata, infatti, verranno riascoltati i 6 brani degli Artisti non ammessi dalla giuria demoscopia nelle due serate precedenti. E, attraverso il sistema del televoto, le due canzoni piu' votate saranno riammesse in gara.