Anche per me le interpretazioni di Romanzo Criminale sono state ottime!
Poi sentirli parlare con quell'accento romanesco... Mamma mia, sono l'unica malata che ha un debole per l'accento romano?! Probabile
Anche per me le interpretazioni di Romanzo Criminale sono state ottime!
Poi sentirli parlare con quell'accento romanesco... Mamma mia, sono l'unica malata che ha un debole per l'accento romano?! Probabile
No, si presta a un sacco di imitazioni quel telefilm XD
"Se pijamo Roma" è un'altra delle mie preferite.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
@Annie Lennox @Holly
Infatti non ho granchè da dire sul Libanese e sul Freddo...Bufalo e Scrocchiazeppi anche discreti, così come il Dandi. Il pelato che fa l'aiuto commissario, però, fa veramente pietà...e anche Marco Bocci in sè, avrà pure un personaggio figo, ma non è che sia un mostro a recitare...La prostituta, "Patrizia", invece va a momenti.
Però secondo me siamo comunque ancora un po' lontani dalla resa interpretativa di certi attori anglosassoni...vedi Terry O'Quinn in Lost (John Locke), Lance Henriksen in Millennium, l'Uomo che fuma in X-Files (il nome non me lo ricordo), Jon Bernthal (Shane) e "Dale" in Walking dead, "Jorah Mormont" e Peter Dinklage nel Trono di Spade, Lena Headey, Summer Glau e Ted Dekker in Terminator Sarah Connor Chronicles, i 4 protagonisti di The Shield più altri 3-4 sempre di quel telefilm...William Fichtner (Alex Mahone) in Prison Break...
Su, dai...ammetto sicuramente che Romanzo Criminale, anche come recitazione, è superiore alla grande maggioranza delle serie italiane, su questo c'è poco da discutere. Ma se mi dite che può reggere il confronto con tante serie anglosassoni...mi spiace, ragazze, qui proprio non posso concordare...
Ultima modifica di Wolverine; 27/6/2014 alle 0:17
Come ti dicevo nell'altro post, il discorso su Romanzo Criminale è molto complesso.
Romanzo Criminale è il suo linguaggio. Il romanesco crudo, nudo, rude che usano i protagonisti va a coincidere con la crudezza, la nudità, e la rudezza della storia. È una libertà che solo l'italiano può avere (il romanesco, fra l'altro, non è un dialetto, ma grossomodo un gergo), che rende linguisticamente le nostre opere più libere e più complesse dei prodotti americani. La coincidenza della forma con il contenuto, poi, è magistrale. La lingua di Romanzo Criminale non è dolce e chiude i protagonisti in una sorte di stasi a cui lo spettatore non ha accesso perché non v'è nessuna apertura o addolcimento per lo spettatore stesso. Per esempio, io vivo a Roma da anni, eppure ho avuto difficoltà a comprendere pienamente tutto il telefilm. Termini come "cravattaro" per "usuraio" vengono utilizzati senza dare modo allo spettatore (non romano) di avere fonti oltre l'intuito stesso. O anche "Scrocchiazeppi" rimane un'incognita per l'intero telefilm alle orecchie dello spettatore non romano.
In questo modo le immagini stesse, la fotografia (ma in Gomorra di più), i minimi dettagli nascosti creano una trama fittissima che è magistrale, raggiungendo anche un fine simbolismo. L'esempio più palese è negli ultimissimi fotogrammi del finale della prima serie, cosa che poi ti dirò in seguito. È un capolavoro di fotografia che nulla ha da invidiare alle serie americane.
Inoltre non c'è solo da valutare la recitazione degli attori (salvo alcuni, comunque, direi che è eccellente: tutti attori giovani, usciti da teatro, alcuni bravissimi; nota di merito al Libano e al Freddo). Va valutata la complessità dei personaggi. Dalla metà della stagione fino al finale, il ritratto del Libanese, a mio parere, rimane una delle cose più complesse, belle e meglio riuscite fra tutte le serie tv che ho visto.
Ma ammetto anche di essere di parte. Ho d'istinto una preferenza per il tocco "di casa nostra"; ma soprattutto, c'è da rendersi conto, che anche noi siamo in grado di fare serie tv coi controcazzi quando non dobbiamo né edulcorare storie per la nonna (vedi Don Matteo) o far leva sui bellocci-manichini e su sentimenti del tutto irreali e paradossali (vedi le merdate di canale 5).
Quando le produzioni sky lasciano liberi dei bravi autori, direi che possiamo abbondantemente andare a testa alta a esportare anche le serie tv di casa nostra.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Guarda, finchè mi dici che Romanzo Criminale supera in molti aspetti le altre serie italiane, sono REALMENTE d'accordo. Crudezza, immagini...tutto. E sicuramente non ho nulla contro il romanesco, anzi probabilmente sarebbe stato meno "realistico" se fosse stato parlato in un italiano perfetto.
Però quando ho visto recitare quegli attori che ti ho elencato (e molti di quei telefilm li ho visti per intero in lingua, di altri ho visto spezzoni in lingua), non riesco davvero a mettere neanche quelli di Romanzo Criminale sullo stesso piano. Superano gli altri italiani? Sì. Arrivano a certi anglosassoni? Non riesco a dire di sì...
I due di Breaking Bad, ma anche i due protagonisti di X-Files...spesso riuscivano a condensare interi discorsi in pochi gesti o addirittura in pochi sguardi. Le loro azioni, le loro reazioni, le loro espressioni. Idem molti degli attori di Lost o The Shield, o 3-4 di Prison Break. Mi vuoi dire che Romanzo Criminale supplisce con altro? Può essere, ma il mio discorso era fin dall'inizio centrato sulla sola recitazione
Posso ammettere, da parte mia, la possibilità di essere un po' di parte anch'io, ma "purtroppo" in senso diametralmente opposto al tuo
Giusto un ricordo "fresco": il finale di Breaking Bad, proprio una delle ultimissime scene...
Lo stesso discorso vale (con le varie proporzioni) per gli altri attori degli altri telefilm che ho nominato. Io purtroppo non riesco a vedere in Romanzo Criminale un qualcosa che arrivi davvero a quei livelli. Riesco però a vedere qualcosa che sicuramente supera (spesso anche di molto) la media della recitazione televisiva italiana. Questo di certo sì, e considerando il panorama medio italiano è già un grosso passo avanti.
A me pareva che nel secondo post parlassi in generale ecco perché mi sono discostata.
Wolv, sono modi di recitare anche diversi, per format e destinatari diversi, studiati per lingue diverse. Fra l'altro sono attori quelli di Romanzo Criminale che non vengono dalla tv, ma dal teatro. Ci sono tantissime variabili. Il Libanese, comunque, è un personaggio grandioso che nella sua diversità per me non deve avere complessi di inferiorità.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Non so, è che mi dà l'impressione che molti attori di serie tv anglosassoni abbiano una migliore capacità di calarsi nella parte e di renderla bene, senza sconfinare in un artificioso che invece spesso percepisco negli attori italiani. Ecco, artificioso è il termine che userei per definire buona parte del panorama attoriale italiano.
Poi ci sono i casi limite ridicoli come Ricky Memphis o Ambra Angiolini...va bè...non arrivo per forza a quelli...
Romanzo Criminale spicca, sicuramente spicca, ribadisco. È un passo avanti che SPERO possa fungere da punto di partenza.
Ma loro hanno caratterizzazioni marcate perché sono attori di teatro, non perché non siano bravi anzi!
Guarda Gomorra.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
sì sì, indubbiamente
Però, per esempio, cose come la grandiosa espressione fissa sulla faccia del Libanese sono così marcate perché vengono da tutt'altra scuola, sono quasi tutti attori che prima di Romanzo Criminale avevano fatto solo teatro, tutti sconosciuti. Marco Bocci lo apprezzi quando vedi le stesse cose rifatte da Stefano Accorsi u.u santiddio che cane di attore.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.