Ma in parte Ned Stark lo era finché non si trova nella stessa condizione di Jaime, ovvero quella di dover scegliere il bene dei suoi cari. Di sacrificare se stesso e anche il regno perché significherebbe nascondere a tutti il fatto che Joffrey non è l'erede al trono, ma che quello spetta a Stannis.
Solo che Jaime è un personaggio molto più discutibile, a partire dal volo che fa fare a Bran nella prima puntata solo per proteggere Cersei. Ma al tempo stesso quando si sente in colpa per aver raccontato la balla degli zaffiri per salvare Brienne non ci pensa due volte per buttarsi davanti a un orso solo per salvarla. È un personaggio che adoro.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Io Jamie però lo vedo come uno senza una vera e propria identità vera e propria, uno influenzabile.
Se ci fai caso la positività e la negatività delle sue azioni dipendono praticamente da chi è accompagnato.
Io credo , o almeno spero, che il VERO Jamie Lannister lo vedremo in questa piccola avventura con Bronn, che è un personaggio neutro.
Non necessariamente. Di uccidere il re folle lo ha deciso praticamente da solo. In più non avrebbe mai permesso che qualcosa mettesse a rischio Cersei, infatti l'unica cosa che dice prima di buttare Bran è "the things I do for love". Per la serie: lo sto a fa' perché devo proteggere la donna che amo, non per proteggere me stesso.
Emerge molto l'influenza negativa che Cersei ha sul fratello, però c'è da dire che per quanto lei alla fine
Alla fine anche il fatto che lui confessi che in quarant'anni non è mai stato con una donna diversa da Cersei, mentre lei non esita a trastullarsi con Lancel appena Jaime parte, fa capire che lui abbia un codice di valori molto particolare, in cui la parte più importante è proprio quella di proteggere i suoi cari.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Il punto è che è un personaggio diviso tra più valori.
L'amore per Cercei lo rende subdolo e vigliacco, la soggezione nei confronti di Tywin lo rende arrogante e l'amore fraterno per Tyrion lo rende umano e nobile.
Facci caso ma ogni sua azione deprecabile è dovuta alla presenza di Tywin e Cercei.
Mentre le sue azioni più nobili sono sempre state fatto lontano da Castel Granito e da Approdo del Re, o dagli occhi di Cercei e Tywin.
Peccato solo che il Jaime dei libri sia un personaggio totalmente diverso a quello che hanno costruito nella serie.... Infatti nelle ultime due serie proprio non mi piace per niente. ç_ç
Infatti sono d'accordo. Ma lo stesso discorso vale anche per Cersei e Tyrion, che in modi diversi sono altri due personaggi molto "disturbati" proprio per questa figura così prepotente di Tywin. Solo che per me non si può esagerare il discorso. Cersei lo manipola senza ombra di dubbio, e secondo me prova molta più invidia che amore per il fratello, perché anche se sono gemelli lui può ereditare Casterly Rock e lei no. Però c'è anche da dire che tutti gli esseri umani in un certo senso agiscono in base ai loro sentimenti per qualcuno. La cosa bella di Jaime è il suo confine così labile fra giusto e sbagliato.
Gli Stark si muovono nella loro sfera di valori in cui tutto è giusto, hanno delle loro certezze, un loro onore. Secondo me i Lannister sono di gran lunga più "tragici" e più interessanti degli Stark. Io li adoro.
@Drusilla, in che senso molto diverso?
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Stark e Lannister hanno un background differente però.
Gli Stark sono del Nord, terra di antiche tradizioni tramandate e ritramandate. Tanto festaioli quanto guerrieri. So' tipo i vichinghi. Quindi onore e patria sono i loro dogmi.
La tragicità degli Stark sta nella semplicità con cui affrontano le numerose sfighe, semplicità dovuta al fatto che si sono ritrovati catapultati in posizioni di rilievo senza avere una presenza di riferimento.
La morte di Ned Stark ha portato automaticamente la morte di Robb, perché questo da puttaniere quale era (assieme a "Rick") s'è ritrovato essere Re del Nord senza idea di cosa fare. E infatti ha peccato di "superbia" pagandone lo scotto.
Gli Stark sembrano meno interessanti, ma sostanzialmente perché sono praticamente morti.
La famiglia Stark si può dire che non esiste più, ormai agiscono come individui indipendenti.
Sansa fa cose per la sopravvivenza.
Arya fa cose per vendetta.
Jon fa cose perché oltre all'Inverno non sa altro.
E tutti e tre rispetto ai Lannister sono giovanissimi e meno fregnoni.
I Lannister invece vivono una situazione elitaria. Dove il Nord crea delle alleanze "fraterne" mosse dal reciproco rispetto, i Lannister invece si muovono spinti dall'interesse politico, stringono alleanze dove la fiducia non è contemplata. Si chiudono a riccio tra le loro mura alimentando il sentimento del sospetto.
Con dei background così diversi è ovvio che una parte risulti più interessante dell'altra (anche se i Lannister alla lunga peccano di monotonia), però c'è da considerare che i Lannister sono sì più tragici a livello psicologico, ma c'è da dire che a differenza di Arya, Sansa e Jon sono "fatti e finiti".
@Holly
A voler ben vedere, Jon dopo Ned è il più "Stark" di tutti, assieme ad Arya...altro che "non lo considererei un vero Stark" Può non portare il cognome, forse può addirittura non essere figlio di sangue neanche di Ned, ma è stato cresciuto come uno Stark e lo è diventato fino al midollo. Basti pensare che