Forse a molti non piacerà questo genere, ma a me si..
Sono tre episodi:
WRONG TURN - il bosco ha fame
Film ben equilibrato e girato con perizia, "Wrong turn" scorre sul limitare tra il genere horror ed il thriller mozzafiato, raccontando le vicende di un gruppo di ragazzi che si ritrovano dispersi in una foresta del West Virginia alla mercé di un gruppo di locali abitatori dei boschi la cui appartenenza alla razza umana è testimoniata soltanto dall'andatura semieretta. Per il resto sono contraddistinti da facce sfigurate e ghigni da bestie assassine, da grugniti gutturali ed urla ferine. Sono questi dei semicannibali - umanità reietta ed abbandonata, come si evince dagli evocativi titoli di coda - che si cibano delle ben nutrite membra della gioventù americana tirata su a corn flakes e succosi hamburger. Colpiscono gli ingenui gitanti della domenica che si avventurano per quelle terre senza sapere a quale atroce destino vadano incontro.
A ben guardare, si potrebbe anche provare un po' di pena per questi paria della provincia americana, ma la loro ferocia è troppa e troppo sana e positiva la scaltra furbizia di Chris (Desmond Harington, "Riding in cars with boys") un giovane dottore che assieme alla volitiva Jessie (Eliza Dushku, "City by the sea") riuscirà a dare del filo da torcere alle bande assassine di quei luoghi senza però non aver pagato loro il giusto tributo di sangue...
Rob Schimdt, il regista di "Delitto e castigo a Suburbia", è abile nel filmare questa storia, simile a tante altre, riuscendo ad imprimergli un buon ritmo pur cadendo a tratti nella facile soluzione narrativa che una più attenta scrittura avrebbe forse potuto evitare. Schimdt enfatizza le pieghe più torbide dell'opera grazie ad un certo gusto per il macabro che il chiaroscuro di alcuni dettagli sfuggenti ed alcuni preziosismi in sede di montaggio mettono nella giusta evidenza. Il regista è bravo anche nel riprendere le accurate scenografie di Alicia Keywan. In particolare, da notare le ambientazioni del rifugio degli orridi montanari. Girate con mestiere sono anche le scene d'azione la cui risultanza è una credibile verosimiglianza.
Il cast è ben diretto e si adegua con misura alla necessaria coralità dei personaggi senza strafare.
Un buon film, con poco splatter e molta tensione.
WRONG TURN 2 - senza via d'uscita
"The Ultimate Survivalist" è un reality per la TV prodotto da Dale Murphy dove sei concorrenti devono dare prova delle loro capacità di sopravvivenza dopo essere stati letteralmente abbandonati per sei giorni in una località sperduta della West Virginia che simula un territorio post-apocalittico. Ma questi sventurati si troveranno presto a dover combattere per la loro stessa vita quando si imbatteranno in una famiglia di cannibali orrendamente deformi che intendono ucciderli per poi macellarli e trasformarli nella loro scorta di cibo per l'inverno...
Pellicola non certamente memorabile, ma che riesce ugualmente ad avere qualche pregio.
Lo svolgimento della storia è abbastanza scontato, ci sono ovvietà e banalità a iosa, la recitazione non è su livelli eccelsi, ed i personaggi sono troppo convenzionali e mal caratterizzati.
Nonostante ciò, la visione non si rivela esser particolarmente noiosa; sono presenti molte scene splatter, e gli effetti speciali, considerando che per la creazione della maggior parte non si è fatto uso del computer, sono di buona fattura.
Come atmosfere create ricorda più di un po' "Non aprite quella porta" e "Le colline hanno gli occhi".
Non è un capolavoro, ma è ugualmente godibile.
WRONG TURN 3 - svolta mortale
Fonda e i suoi amici vanno in campeggio nei boschi della West Virginia per un paio di giorni. Three Fingers (Tre Dita), il killer mutante e cannibale che infesta quei luoghi, li uccide uno ad uno, lasciando Fonda come unica superstite. Nello stesso tempo Nate Wilson, una guardia carceraria, è il responsabile del trasferimento di alcuni pericolosi criminali in una prigione di massima sicurezza. L'uomo è molto nervoso: si tratta del suo ultimo incarico prima di lasciare quel lavoro infame e diventare avvocato. I suoi timori sono fondati: Tre Dita attacca il mezzo su cui sta viaggiando insieme ad altre guardie e ai carcerati, provocando un incidente e facendo fuggire molti criminali. Nel bosco sarà caccia aperta e lotta per la sopravvivenza...
Fa piacere constatare come i toni della narrazione siano diventati notevolmente più seri rispetto alla deplorevole direzione intrapresa nell'antecedente e questa felice scelta lo riavvicina nuovamente alle atmosfere dell'archetipo.
Fare un intero film incentrato solo ed esclusivamente su uomini che attendono la propria fine per mano di un cannibale, non sembra di alcuna attrattiva per gli abitudinari dell'horror e per questo si è cercato di ovviare a questo problema proponendo una sottotrama, non originale ma dopottutto apprezzabile, che a volte si permette pure di accantonare il fuggi e muori che caratterizzava questa serie.