Non mi andava proprio, ‘stasera, di cenare solo: mi mette malinconia quella scatoletta di tonno da 250 gr parcheggiata sul piatto di plastica.
Allora me ne metto lì davanti un’altra, tipo non si sa mai se capita un ospite imprevisto. Poi finisce che me le mangio tutt’e due io, perché mi mette malinconia lasciare indietro quella per l’ospite, che è lì che ti ricorda che hai cenato da solo.
Sai cosa ho fatto allora? Mi sono invitato a cena! Ho messo giù la tovaglia bella, quella col pizzo sangallo di plastica; due bei piatti del servizio buono, quelli nerazzurri di ceramica di Vieri; i calici e le posate, tutto di plastica buona; i tovaglioli di carta, ma di quella robusta, che li usi più di una volta.
Il tavolo è piccolo, un 50x50, che si sta più nell’intimità. Metto le sedie una davanti all’altra e su quella vuota appoggio lo specchio del bagno, così posso guardare in faccia l’ospite e quando mangio io lo vedo che mangia anche lui. Fa compagnia.
‘Stasera, però, niente scatolette di tonno: si festeggia! Certo, il menù è lo stesso un po’ rimediato, perché è stato un invito improvvisato e mi sono dovuto arrangiare con quello che c’era in casa.
Menù
- Aperitivo della casa: noccioline salate che ho ciulato su al bar quando sono entrato a chiedere un bicchiere d’acqua del rubinetto, accompagnate da un succo di pompelmo omeopatico (un pompelmo spremuto in dieci litri di acqua del rubinetto);
- Piatto unico: fetta di pandoro del pacco dono dell’associazione anziani a mia nonna, con sopra spalmata (sul pandoro, non sulla nonna) una generosa pennellata di maionese del lard-discaunt – il tutto guarnito con capperi, due olive nere, un avanzo di preparato per insalata di riso. Servire freddo con quella diecina di gocce di tobasco che sono la morte sua.
- Dolce: un chinder più latte e meno cacao preso di nascosto ai giardini pubblici a un bambino mentre era distratto.
- Bevande: acqua del rubinetto addizionata di zucchero da bustina del bar; due dita di vino del cartone del lard-discaunt.
Se funziona, brevetto il menù per altre occasioni importanti.
Certo che dopo cena mi converrà fare almeno due passi per favorire la digestione: ho paura che mi restino pesanti le noccioline. Si sa mai, che quelli del bar per tirchieria te le mettono lì anche se sono un po’ vecchie.