Italia batte Usa, almeno in civiltà nell'ambito del 'sì'. In Louisiana un giudice (bianco) si è rifiutato nei giorni scorsi di celebrare il matrimonio tra una donna bianca e un uomo di colore perchè ritiene che essere di razze differenti possa danneggiare eventuali figli (si vede che poi gli è arrivata un'illuminazione perché ieri l'altro si è dimesso). In Italia invece accade il contrario: i matrimoni misti aumentano, eccome. L'ultima notizia arriva da Modena: oltre sei cittadini su 10 scelgono il rito civile per il "si'". Le nozze civili sono il 63,2% rispetto al 36,8% di quelle religiose. Secondo i dati del Comune l' aumento delle nozze 'civili' non è dovuto a un boom di divorzi ma al fatto che nella coppia c'è almeno uno straniero. Dei 639 matrimoni celebrati nel 2008 il 69% dei riguarda coppie di italiani (in flessione rispetto agli anni precedenti), il 19,6% coppie in cui almeno uno dei due sposi è straniero (in prevalenza donne; dato in crescita rispetto agli scorsi anni), e l'11,4% delle celebrazioni riguarda coppie di stranieri (in crescita rispetto agli anni precedenti).
Modena riflette il resto d'Italia (anche se batte un po' tutti): secondo l'istat i matrimoni misti sono stati 34 mila nel 2007 ovvero il 13,8 per cento del totale. Il dato rimane invariato rispetto allo scorso anno, dovuto al fatto che da quando la Romania fa parte dell' UE i matrimoni misti con rumeni sono diminuiti: quelli nei quali la sposa è rumena e lo sposo italiano sono passati da quasi 4 mila del 2006 a 2.300 del 2007, e quelli dove lo sposo è rumeno e la sposa italiana scendono da quasi 300 a meno di cento. E l'ingresso della Romania nell' UE ha portato lo scorso anno a un aumento a Milano di nozze tra rumene e nordafricani, egiziani in particolare. Così si è scoperto un vero raket dei matrimoni per avere la cittadinanza italiana. Infatti nel 2008 sono stati 53.696 gli stranieri che hanno cambiato cittadinanza, il 18% in più rispetto all'anno precedente, e la maggior parte di queste cittadinanze italiane è stata conquistata con il matrimonio.
Nei matrimoni misti, gli uomini tendono a scegliere donne dell’Europa dell’Est, quindi rumene, polacche, russe, ucraine (49% dei casi). Il 21%, invece, sposa donne dell' dall’America Latina. Per quanto riguarda le italiane, il 23% sceglie nordafricani, per lo più marocchini e tunisini, mentre il 22% sposa albanesi o rumeni.
Ma il vecchio detto <moglie e buoi dei paesi tuoi> sembra trovare conferma nel fatto che il matrimonio misto regge meno rispetto a quello di due italiani: l' 80 per cento registra un fallimento (contro meno del 50 per cento di quello tra due connazionali, che comunque non è poco). Sempre secondo l’Istat, una coppia mista dura in media 13 anni a Lecce, sette a Milano, cinque ad Ancona.
I dati si commentano da soli e sembrano dar ragione ai luoghi comuni, da quello che <le russe sono donne due volte> e incastrano gli ingenui italiani (ma sarà poi vero?) a quello che vuole che le italiane siano attratte dai nordafricani perché <machi> (ma anche questo sarà vero?). Ma quali che siano le motivazioni (escluse quelle truffaldine), visti i dati dei divorzi viene da pensare che non siamo ancora maturi per affrontare la vita a due provenendo da mondi diversi. Verrebbe anche da pensare che da queste coppie nascono dei figli e che in molti casi saranno loro a pagare per questa immaturità. E se questi figli avranno come esempio degli adulti che si scannano per un velo in testa a scuola o per un crocefisso in aula, poveretti. Eppure il nostro futuro passa anche da questi bambini.
Lui sceglie la russa, lei il marocchino: aumentano i matrimoni misti | club.quotidianonet.ilsole24ore.com