Hanno abusato di lei due o tre volte al mese per oltre un anno. Vittima di queste sevizie una 15enne con problemi psichici, costretta a subire violenze sessuali da un gruppo di coetanei di Sant'Agata Militello, in provincia di Messina.
Quattro minori arrestati, altri tre denunciati
La Polizia, al termine di un’inchiesta denominata "Bad Boy", ha arrestato 4 minori, tutti tra i 16 ed i 17 anni, e ha denunciato altri tre ragazzini di 16 anni. I provvedimenti restrittivi dei confronti dei 4, uno dei quali nel frattempo è diventato maggiorenne, sono stati emessi dal Gip del tribunale per i minorenni di Messina. L'accusa per tutti è di violenza sessuale aggravata anche se le posizioni sono state differenziate tra i quattro autori materiali degli stupri e chi invece ha assistito alle violenze. I ragazzi sono stati portati nel carcere minorile di Acireale, su disposizione del Gip Michele Saya.
Gli stupri duravano da più di un anno
La vittima conobbe i componenti del branco, nel carnevale 2008. Alcuni ragazzi si allontanarono con un’amica della vittima e per la quindicenne, rimasta con altri tre, cominciò la serie di abusi. A turno, mentre qualcuno la immobilizzava, i ragazzini abusavano di lei. Gli stupri avvenivano mediamente due volte al mese, in un casolare di campagna, in spiaggia o in altri luoghi appartati: due mesi fa la madre è riuscita a far parlare la ragazza e ad accompagnarla in commissariato dove la quindicenne ha
raccontato tutto.
Il racconto del poliziotto che ha condotto le indagini
"Quello che ha di più impressionato in questa vicenda – ha spiegato il dirigente del commissariato di Sant'Agata Militello, Franco Picardi – è lo stato di degrado, anche morale, in cui vivevano i ragazzi. Alcuni di loro hanno già precedenti penali e diversi loro congiunti si trovano in carcere per altri reati". "Le violenze – racconta – avvenivano in maniera "ciclica", due o tre volte al mese. La ragazza, che era seguita a scuola da un insegnante di sostegno, dopo qualche tempo si è confidata con la madre che aveva già intuito che alla figlia accadeva qualcosa di strano". Picardi dice di essere "rimasto basito quando ho sentito il racconto che mi è stato fatto un pomeriggio di aprile" dalla ragazzina e dai genitori. "Stentavo a credere quello che stavo verbalizzando" aggiunge, rivelando che la stessa sera la ragazzina è stata sottoposta a una visita medica in ospedale che ha confermato che la 15enne aveva effettivamente avuto rapporti sessuali. Dopo la denuncia le indagini, nelle quali "per due mesi tutti i miei uomini sono stati impegnati". Così grazie anche alla collaborazione della ragazzina, che dei bruti conosceva solo qualche nome, e a incroci su telefonate ed sms dei minori sospettati, si è giunti all'identificazione e all'arresto dei quattro.
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