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Emergenza rifiuti in Sicilia. Incendiati cassonetti

  1. #31
    FdT svezzato
    Uomo 41 anni
    Iscrizione: 24/4/2009
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    Predefinito Palermo, un'altra notte di cassonetti incendiati

    Palermo, un'altra notte di cassonetti incendiati



    Palermo, 05-11-2009
    Non si fermano i roghi di cassonetti per la spazzatura a Palermo. Anche la notte scorsa i Vigili del fuoco sono intervenuti almeno una quindicina di volte per spegnere il fuoco dei cumuli di immondizia dati alle fiamme dai cittadini stanchi della mancata raccolta dell'azienda comunale Amia, che ha ritardato i pagamenti. I pompieri sono intervenuti soprattutto nei quartieri del Villaggio Santa Rosalia, ma anche alla Zisa.

    Appena ieri il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza aveva esaminato in prefettura a Palermo gli ultimi episodi di guerriglia che hanno contrapposto personale dell'azienda comunale dei rifiuti Amia e della società collegata Amia Essemme in scontri finiti con alcuni contusi e il danneggiamento di vari autocompattatori. Un fatto che ulteriormente peggiorato il già carente servizio di raccolta della spazzatura nel capoluogo siciliano, invaso da cumuli di pattume a ogni angolo.

    "I fatti sono gravissimi e non possono essere in alcun modo giustificati, neppure con le preoccupazioni che qualcuno sostiene di nutrire sul proprio futuro occupazionale", ha detto il sindaco Cammarata e ha aggiunto: "Il posto di lavoro dei dipendenti di Amia Essemme è frutto di una assunzione di responsabilità collettiva di questa città e i costi di questo personale, la cui produttivita' troppo spesso lascia a desiderare, gravano in maniera pesantissima sui bilanci di Amia e quindi sui contribuenti palermitani. A causa di alcuni irresponsabili, il cui numero purtroppo non è esiguo come sarebbe lecito attendersi, è stato impedito ai mezzi e al personale dell'Amia di fare il proprio lavoro, creando inoltre un clima di intimidazione e di paura che è impossibile accettare".
    Cammarata ha avvertito che sarà "durissimo" nel caso di nuove violenze.



    Chissà come mai la TV non ne parla... un'idea ce l'avrei...


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  3. #32
    obo
    .
    35 anni
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    Quote Originariamente inviata da Maximilian Visualizza il messaggio


    Chissà come mai la TV non ne parla... un'idea ce l'avrei...
    perchè dopo l'emergenza di napoli ben conclusa () ovviamente non si può mostrare a tutti gli italiani che il dio in terra nano pelato del mio ***** s'è lasciato sfuggire l'emergenza che non da ieri, non da settimana scorsa, ma da anni c'è in molte città della sicilia.

  4. #33
    tossico quasi assuefatto Alprazolam
    Uomo 114 anni
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    a palermo...non toccare le banane!!!!

  5. #34
    ... SteekHutzee
    Uomo 35 anni
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    è da piu di un mese che c è l immondizia per strada a palermo, dopo la crisi di giugno-luglio e non si sente niente, assolutamente niente.

    è uno schifo. io mi sento preso in giro a questo punto. poi uno non deve pensare male....

  6. #35
    FdT quasi assuefatto
    Uomo da Palermo
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    si aspettano i bei soldini da roma per pagare chi presta il servizio,cioè l'amia

  7. #36
    FdT svezzato
    Uomo 44 anni
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    Quote Originariamente inviata da SleVin.23 Visualizza il messaggio

    Orlando:....Misure emergenziali come l'invio dell'esercito o i decreti affrettati - aggiunge - non serviranno a sanare in alcun modo una situazione ormai senza speranza, a causa degli sprechi di questi anni sui quali non c'è stato alcun controllo, politico, etico e giudiziario».

    Mi piace Orlando che parla di sprechi dell'AMIA. Proprio lui che quando era sindaco in carica, ha portato avanti il programma LSU caricando sulle buste paga dell'AMIA (tra l'altro già ampiamente oppresse dagli stipendi favolosi dei suoi dirigenti) oltre 900 ex detenuti da destinare ai lavori "socialmente in-utili" che hanno contribuito a distruggere la società (per l'equo e "sano" principio "democratico" che quello che può fare un ex detenuto è solo scopare le strade)

    Per anni l'amia di palermo è stata la vera "discarica" per i problemi e gli oneri di tutte le parti sociali, nonchè risorsa fondamentale di tutti e due gli schieramenti politici, per potere piazzare a lavoro parenti, amici o come semplice liquidazione di pratiche di clientelismo (La Frase tipo era: "ti fazzu capitari u' postu all Amia).

    Adesso il vaso trabocca. La discarica e piena. La merda è pienamente sbordata fuori e ha iniziato a rientrare in città.
    A voglia adesso a fare a gara a strumentalizzare la nostra tragedia, dopo che per anni chiunque ha mangiato su questa montagna di merda (che schifo!)
    Ultima modifica di barbapapà; 7/11/2009 alle 4:02

  8. #37
    ... SteekHutzee
    Uomo 35 anni
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    Palermo, scatta l'emergenza rifiuti
    Da questa mattina è ufficialmente emergenza sanitaria in 50 Comuni della Provincia di Palermo serviti dalle società di ambito territoriale ottimale, Ato rifiuti 1,2,4. I sindaci dei Comuni provvederanno ad emettere ordinanza di chiusura di scuola ed uffici pubblici per motivi di sicurezza igienica e ambientale. Da ieri è, infatti, ferma la raccolta rifiuti in ben 22 Comuni gestiti dal Coinres e la spazzatura ha già invaso le strade.

    A originare questa situazione la decisione della Amia di chiudere i cancelli della discarica di Bellolampo agli autocompattatori dei Comuni e degli Ato morosi. L’Arra, Agenzia regionale per i rifiuti e l’ambiente, sta cercando delle soluzioni e non viene esclusa l’ipotesi di conferire i rifiuti degli Ato e dei Comuni morosi nella discarica lontanissima di Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese. Non sono escluse intanto iniziative di proteste da parte dei sindaci che potrebbero tentare di forzare i cancelli di Bellolampo o ancora consegnare le fasce tricolori al commissario per l’emergenza rifiuti e prefetto di Palermo Giancarlo Trevisone.

    Palermo, scatta l'emergenza rifiuti - LASTAMPA.it





    La guerriglia urbana tra netturbini, esplosa lunedì notte, ha portato alla denuncia di sette persone. Ma l'elenco è destinato a crescere. I denunciati sono quattro dipendenti di Amia Essemme, un sindacalista esterno all'azienda e due netturbini dell'Amia. I quattro operatori della Essemme (costola dell'Amia che si occupa di spazzamento manuale) e il sindacalista sono stati denunciati per l'organizzazione della protesta degenerata in guerriglia: dovranno rispondere di promozione e partecipazione a manifestazione non autorizzata, interruzione di pubblico servizio, minaccia aggravata in concorso con un centinaio di manifestanti.

    Ai due operatori dell'Amia, invece, viene contestato il fatto di essersi rifiutati di prendere servizio a causa della manifestazione organizzata appunto dagli spazzini di Essemme in agitazione per il mancato pagamento degli stipendi di ottobre. Il bilancio della notte di guerriglia è stato di venti mezzi vandalizzati e quattro autisti Amia finiti in ospedale. Il numero delle denunce è destinato a salire già nelle prossime ore grazie ai filmati girati dalla Digos e dalla Scientifica: restano ancora senza nome i manifestanti che hanno sfregiato con un collo di bottiglia un autista. Tolleranza zero ha imposto il prefetto Giancarlo Trevisone, che a Villa Whitaker ha presieduto il Comitato per l'ordine e la sicurezza chiesto dal sindaco Diego Cammarata.

    «Non saranno tollerate ulteriori azioni o comportamenti di protesta che, mediante forme di intimidazione e violenza fisica, siano diretti a impedire il regolare espletamento del servizio essenziale di raccolta dei rifiuti», ha fatto sapere con una nota la prefettura. Scartata l'ipotesi di scorte per gli autocompattatori, nel corso del vertice è stato deciso di incrementare le verifiche sul lavoro dei netturbini già avviate dalla polizia municipale (nell'ultimo mese hanno segnalato trenta spazzini sorpresi fuori dal posto di lavoro). E per evitare che possano ripetersi scontri come quelli di lunedì notte sarà incrementata l'attività di intelligence, con una maggiore attenzione a tutti i segnali che possano far presagire azioni organizzate.


    All'Amia Essemme, intanto si è registrato un boom di assenze: oltre il 60 per cento dei dipendenti, soprattutto spazzini ma anche addetti alla pulizia delle caditoie e al verde, non si sono presentati al lavoro: qualcuno si è messo in malattia, qualcun altro ha timbrato il tesserino ma si è rifiutato di uscire in strada, temendo ripercussioni. E intanto in città continuano gli incendi dei cassonetti. I piromani hanno agito anche la notte scorsa appiccando le fiamme in diversi quartieri. La polizia è intervenuta in via Li Bassi, in via Bennici e in via Papireto dove sono stati dati alle fiamme diversi contenitori per i rifiuti

    Sette netturbini denunciati dopo la guerriglia di martedì | Palermo la Repubblica.it



    Cresce la rivolta degli spazzini
    è emergenza davanti agli ospedali


    Cumuli d'immondizia anche vicino alle scuole. I turisti fotografano i rifiuti

    Palermo. L'emergenza immondizia non risparmia le scuole né gli ospedali. Cumuli di rifiuti da una settimana fanno bella mostra davanti asili, elementari e medie ma anche dinanzi alle strutture sanitarie della città. Colpa del servizio di raccolta dell'Amia che non funziona più da tempo - l'azienda è in crisi ed è sotto inchiesta della magistratura penale e contabile - e colpa dell'ammutinamento degli operatori che si occupano di spazzare le strade. L'Amia ha lanciato loro l'ultimatum: l'azienda è pronta a rescindere il contratto.

    Anche ieri notte in numerosi quartieri i rifiuti sono stati dati alle fiamme dai residenti che in questo modo protestano contro i disservizi. E pure i turisti sembrano ormai appassionarsi al problema: nei vicoli del centro storico, gruppi di tedeschi e francesi ieri mattina si sono soffermati a fotografare non solo i monumenti ma anche le montagne di sacchetti abbandonati e ormai in avanzato stato di putrefazione. Sono le stesse scene già viste a Napoli.

    Intanto la tensione cresce tra gli stessi operatori ecologici: lunedì notte alcuni lavoratori di Essemme, la società satellite dell'Amia che si occupa di spazzare le strade, hanno organizzato un sit-in per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi di ottobre. Alla manifestazione non autorizzata speravano che partecipassero pure i colleghi dell'Amia. Ma non ottenendo quanto auspicato, hanno scatenato la guerriglia aggredendo gli operatori in servizio sui camion. Cinque gli autisti finiti in ospedale, il più grave è stato sfregiato al volto con il collo di una bottiglia. Finora sono cinque i denunciati.

    Intanto procedono le inchieste sulla gestione dell'Amia che nel 2008 ha maturato un debito di 180 milioni di euro. La Guardia di Finanza ha notificato alla società comunale un verbale di quasi 13 milioni relativo a imposte e contributi mai versati.

    Non va meglio nei comuni della provincia perché la crisi finanziaria del Coinres, il consorzio che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti, ha creato un'emergenza che si trascina ormai da mesi.

    Cresce la rivolta degli spazzini è emergenza davanti agli ospedali | Palermo la Repubblica.it

    ------------

    solo oggi ho visto un servizio ai tg, e ora qualche trafiletto su giornali è internet. mesi fa prime pagine, home page, aperture di tg, e scandalo nazionale mondiale.
    ora tutti tacciono !!
    che schifo !!

    berlusconi dice che siamo la sesta potenza mondiale , che la crisi e finita e che saranno stanziato miliardi di euro per il ponte sullo stretto, mentre in sicilia hanno l immondizia per strada, e altre citta sono a rischio crisi rifiuti.

    complimenti, per essere la sesta potenza mondiale siamo messi bene

  9. #38
    FdT svezzato
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    Palermo assediata dai rifiuti
    decisa la chiusura delle scuole
    Sit-in di protesta dei sindaci: "La situazione sta diventando ingestibile"
    dal nostro inviato ALESSANDRA ZINITI
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    BAGHERIA - Ad un angolo di Corso Butera, il cuore della vecchia "Baaria", i cumuli di rifiuti raggiungono la locandina del film di Tornatore che del racconto della cittadina che gli ha dato i natali ha fatto un must della sicilianità. La rievocazione degli odori degli agrumeti e dei limoneti e i bambini in braghe di tela che corrono tra i giardini delle ville storiche, immagini con le quali Tornatore ambisce all'Oscar, scompare nel fetore nauseabondo delle montagne di immondizia che i ragazzini di strada si divertono a scalare.

    Oggi Bagheria, così come una sessantina di comuni della provincia orientale di Palermo, vive una condizione "prenapoletana" con enormi distese di rifiuti che da giorni invadono strade e piazze, ostruiscono le vetrine dei negozi e gli ingressi di edifici e scuole. Un'emergenza che ha ormai toccato il livello di guardia tanto da costringere molti sindaci, con il parere favorevole degli ufficiali sanitari, a prendere provvedimenti straordinari: scuole chiuse da ieri a tempo indeterminato e, da lunedì, probabile chiusura anche degli uffici pubblici. "Non abbiamo altra scelta - dice il sindaco Biagio Sciortino - la situazione in città è diventata ingestibile ed invivibile e non vedo soluzioni a breve termine all'orizzonte".

    Qui la spazzatura non si raccoglie da giorni perché non c'è nessuna discarica disponibile ad accoglierla. Il servizio, nei comuni della provincia di Palermo, è affidato al consorzio Coinres in gravissime difficoltà economiche: gli spazzini, continuamente in sciopero, non prendono lo stipendio da mesi, i mezzi funzionano a singhiozzo e, soprattutto, la discarica di Bellolampo, a Palermo, gestita dall'Amia che, in credito di 60 milioni di euro per il conferimento dei rifiuti, da alcune settimane ha chiuso la porta agli autocompattatori del Coinres con il risultato che in tutta la provincia non c'è nessun posto dove poter andare a scaricare i cassonetti ormai sepolti da una valanga di immondizia della quale c'è anche chi approfitta per disfarsi di tutto: dai mobili vecchi ai materassi, dai fusti ai residui ospedalieri. E la preoccupazione per la salute pubblica sale ogni giorno di più. I sessanta sindaci della provincia, con tanto di fascia tricolore, passano da un sit in all'altro e, dopo aver occupato nei giorni scorsi il palazzo della Regione siciliana, hanno ottenuto ieri almeno la nomina di un commissario ad acta, Giorgio D'Angelo, designato dall'agenzia regionale per le acque ed i rifiuti con il compito di garantire il servizio di raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Certo è che, per uscire dall'emergenza, toccherà alla Regione sborsare la cifra necessaria.

    A Bagheria, come negli altri comuni del comprensorio alle immediate porte di Palermo, la raccolta differenziata non esiste. E, per far fronte a questa situazione straordinaria, i sindaci si sono visti costretti ad inventare soluzioni per provare, ma con poca fortuna, a salvaguardare i centri e le ville storiche. A poche centinaia di metri da Villa Cattolica, compare il primo dei tanti avvisi fatti affiggere dal sindaco del comune confinante, Ficarazzi: "Si invitano i cittadini a conferire i rifiuti nei grossi centri di raccolta evitando di creare cumuli sparsi". E giù un elenco di strade individuate come discariche a cielo aperto.
    Una delle emergenze più gravi è sicuramente quella di Misilmeri, dove i rifiuti risparmiano solo la piazza del municipio ma invadono senza pietà il corso principale, i marciapiedi davanti alle vetrine dei negozi, gli ingressi di bar, ristoranti e uffici. Anzi, più ci si dirige verso il centro, peggio è. Fino ad arrivare alla piazza principale del paese, dove i cumuli hanno praticamente circondato la fontana storica: i bambini giocano a pallone tra i sacchetti e gli anziani seduti sulle panchine guardano sconsolati la munnizza che nessuno raccoglie da giorni.

    © Riproduzione riservata (13 novembre 2009)





    Palermo assediata dai rifiuti decisa la chiusura delle scuole - cronaca - Repubblica.it

  10. #39
    ... SteekHutzee
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    è sempre piu uno schifo !

    ma si continuiamo cosi...

    ma queste notizie non interessano alla gente ?

  11. #40
    obo
    .
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    Emergenza rifiuti a Palermo, situazione più critica nelle periferie




    Continua l'emergenza rifiuti a Palermo. Il capoluogo è invaso da cumuli di immondizia a cui, ogni notte, gruppi di cittadini danno fuoco. La situazione è particolarmente critica nelle periferie: Santa Rosalia, Altarello, Boccadifalco, lo Zen; ma cassonetti stracolmi di spazzatura si vedono anche in centro. Davanti all'ospedale Civico e al centro trapianti Ismett giacciono rifiuti di ogni genere. Il piano di smaltimento annunciato per Natale dai vertici dell'Amia, l'ex municipalizzata che gestisce la raccolta, dunque, non è riuscito a risolvere un'emergenza che ormai dura da mesi e che, con le festività, è precipitata.

    Nelle scorse settimane lo sciopero dei dipendenti dell'azienda, prossima al fallimento, aveva creato non pochi problemi; l'attività dell'Amia, poi, deve fare i conti con lo scarso numero dei mezzi a disposizione. Mancano i soldi per la manutenzione ordinaria delle macchine, che restano ferme nei depositi. Sono solo una quarantina quelle in servizio. Negli ultimi giorni, poi, si sono presentati al lavoro solo 500 dipendenti su 700. Una situazione tutt'altro che prossima alla soluzione. La prossima settimana il consiglio comunale dovrà discutere la ricapitalizzazione che dovrebbe rilanciare l'azienda. Ma sull'Amia grava la scure dell'istanza di fallimento avanzata dalla Procura.

    SiciliaInformazioni | Emergenza rifiuti a Palermo, situazione pi&#249; critica nelle periferie
    non ne parla nessuno... si vede che dopo il palcoscenico di Napoli è "vietato" parlare di emergenze rifiuti visto che il dio in terra ha veduto e provveduto e non ci saranno più emergenze rifiuti

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