Esteri
Somalia, sequestrato un altro cargo. Paura per gli ostaggi italiani
Il rimorchiatore italiano Buccaneer sequestrato da pirati sabato mattina nel Golfo di Aden è all'ancora in un'area tra il Puntland e il Somaliland, nord della Somalia, nei pressi di una località di nome Las Qoray. Andrew Mwarunga, responsabile della compagnia che si occupa della sicurezza della navigazione nell'Est Africa, ha fatto sapere infatti che tutte le tracce portano lì. L'equipaggio del Buccaneer è composto da 16 persone, dieci delle quali italiane.
Un'altra nave è stata intanto sequestrata dai pirati. Il cargo MV Irene E.M. è stato bloccato poco prima dell'alba. Non si hanno al momento altri dettagli sulle circostanze dell'assalto.
A Mazara del Vallo (Trapani), terza notte di attesa per i familiari di Pasquale Mulone, uno dei dieci italiani in ostaggio. La moglie, Giovanna Giacalone, madre di tre figli, è molto preoccupata per le sorti del marito, che è in stretto contatto con la Farnesina. «È un incubo - ha detto la donna parlando con i giornalisti - Mi dicono dalla Farnesina che sta bene ma io non ho sue notizie».
Al momento l'imbarcazione si troverebbe, alla fonda, di fronte alla costa somala, a circa 10 miglia dal villaggio di Las Qoray nel nord del paese e non sarebbero giunte richieste di riscatto. L'equipaggio sta bene, secondo le ultime informazioni disponibili raccolte da fonti della Micoperi di Ravenna, la società armatrice del rimorchiatore italiano. Sulla vicenda vige comunque lo «stretto riserbo» della Farnesina per agevolare la positiva soluzione della vicenda: la situazione è stata ieri al centro di una riunione interministeriale all'Unità di Crisi del ministero degli Esteri, per mettere a punto le attività di coordinamento. Anche, «in prospettiva, con le autorità del governo di transizione somalo», ha precisato lo stesso ministero