Non so se l'abbiano pubblicato o no, me ne sbatto e lo faccio io.
http://www.youtube.com/watch?v=taRYVaG5gR4
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Non so se l'abbiano pubblicato o no, me ne sbatto e lo faccio io.
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A parte che Travaglio lo voglio sposare:|
Ieri sera ho sentito Yasha, dice che tutto ok, anche se ovviamente non riesce a rendersi conto.. gli sembra tutto come un film, e ora si ritrova in quel paesello privo di tutto e annoiato... Però l'importante è che stia bene fisicamente almeno, e che la sua casa ci sia ancora:)
Dice che gli manca il forum!
"Non permetteremo che ci siano speculazioni, scrivilo. Dillo forte che qui non devono neanche pensarci di riempirci di cemento. Qui decideremo noi come ricostruire la nostra terra...". Al campo rugby mi dicono queste parole. Me le dicono sul muso. Naso vicino al naso, mi arriva l'alito. Le pronuncia un signore che poi mi abbraccia forte e mi ringrazia per essere lì. Ma la sua paura non è finita con il sisma.
La maledizione del terremoto non è soltanto quel minuto in cui la terra ha tremato, ma ciò che accadrà dopo. Gli interi quartieri da abbattere, i borghi da restaurare, gli alberghi da ricostruire, i soldi che arriveranno e rischieranno non solo di rimarginare le ferite, ma di avvelenare l'anima. La paura per gli abruzzesi è quella di vedersi spacciare come aiuto una speculazione senza limiti nata dalla ricostruzione.
Qui in Abruzzo mi è tornata alla mente la storia di un abruzzese illustre, Benedetto Croce, nato proprio a Pescasseroli che ebbe tutta la famiglia distrutta in un terremoto. "Eravamo a tavola per la cena io la mamma, mia sorella ed il babbo che si accingeva a prendere posto. Ad un tratto come alleggerito, vidi mio padre ondeggiare e subito in un baleno sprofondare nel pavimento stranamente apertosi, mia sorella schizzare in alto verso il tetto. Terrorizzato cercai con lo sguardo mia madre che raggiunsi sul balcone dove insieme precipitammo e io svenni". Benedetto Croce rimase sepolto fino al collo nelle pietre. Per molte ore il padre gli parlava, prima di spegnersi. Si racconta che il padre gli ripeteva una sola e continua raccomandazione "offri centomila lire a chi ti salva".
Gli abruzzesi sono stati salvati da un lavoro senza sosta che nega ogni luogo comune sull'italianità pigra o sull'indifferenza al dolore. Ma il prezzo da pagare per questa regione potrebbe essere altissimo, ben oltre le centomila lire del povero padre di Benedetto Croce. Il terrore di ciò che è accaduto all'Irpinia quasi trent'anni fa, gli sprechi, la corruzione, il monopolio politico e criminale della ricostruzione, non riesce a mitigare l'ansia di chi sa cosa è il cemento, cosa portano i soldi arrivati non per lo sviluppo ma per l'emergenza. Ciò che è tragedia per questa popolazione per qualcuno invece diviene occasione, miniera senza fondo, paradiso del profitto. Progettisti, geometri, ingegneri e architetti stanno per invadere l'Abruzzo attraverso uno strumento che sembra innocuo ma è proprio da lì che parte l'invasione di cemento: le schede di rilevazione dei danni patiti dalle case. In questi giorni saranno distribuite agli uffici tecnici comunali di tutti i capoluoghi d'Abruzzo. Centinaia di schede per migliaia di ispezioni. Chi avrà in mano quel foglio avrà la certezza di avere incarichi remunerati benissimo e alimentati da un sistema incredibile.
"Più il danno si fa grave in pratica, più guadagni", mi dice Antonello Caporale. Arrivo in Abruzzo con lui, è un giornalista che ha vissuto il terremoto dell'Irpinia, e la rabbia da terremotato non te la togli facilmente. Per comprendere ciò che rischia l'Abruzzo si deve partire proprio da lì, dal sisma di 29 anni fa, da un paese vicino Eboli. "Ad Auletta - dice il vicesindaco Carmine Cocozza - stiamo ancora liquidando le parcelle del terremoto. Ogni centomila euro di contributo statale l'onorario tecnico globale è di venticinquemila". Ad Auletta quest'anno il governo ha ripartito ancora somme per il completamento delle opere post sisma: 80 milioni di euro in tutto. "Il mio comune ne ha ricevuti due milioni e mezzo. Serviranno a realizzare le ultime case, a finanziare quel che è rimasto da fare". Difficile immaginare che dopo 29 anni ancora arrivino soldi per la ristrutturazione ma è ciò che spetta ai tecnici: il 25 per cento del contributo. Ci si arriva calcolando le tabelle professionali, naturalmente tutto è fatto a norma di legge. Costi di progettazione, di direzione lavori, oneri per la sicurezza, per il collaudatore. Si sale e si sale. Le visite sono innumerevoli. Il tecnico dichiara e timbra. Il comune provvede solo a saldare.
Il rischio della ricostruzione è proprio questo. Aumenta la perizia del danno, aumentano i soldi, gli appalti generano subappalti e ciclo del cemento, movimento terre, ruspe, e costruzioni attireranno l'avanguardia delle costruzioni in subappalto in Italia: i clan. Le famiglie di camorra, di mafia e di 'ndrangheta qui ci sono sempre state. E non solo perché nelle carceri abruzzesi c'è il gotha dei capi della camorra imprenditrice. Il rischio è proprio che le organizzazioni arrivino a spartirsi in tempo di crisi i grandi affari italiani. Ad esempio: alla 'ndrangheta l'Expo di Milano, e alla camorra la ricostruzione in subappalto d'Abruzzo.
L'unica cosa da fare è la creazione di una commissione in grado di controllare la ricostruzione. Il presidente della Provincia Stefania Pezzopane e il sindaco de L'Aquila Massimo Cialente sono chiari: "Noi vogliamo essere controllati, vogliamo che ci siano commissioni di controllo...". Qui i rischi di infiltrazioni criminali sono molti. Da anni i clan di camorra costruiscono e investono. E per un bizzarro paradosso del destino proprio l'edificio dove è rinchiusa la maggior parte di boss investitori nel settore del cemento, ossia il carcere de L'Aquila (circa 80 in regime di 416 bis) è risultato il più intatto. Il più resistente.
I dati dimostrano che la presenza dell'invasione di camorra nel corso degli anni è enorme. Nel 2006 si scoprì che l'agguato al boss Vitale era stato deciso a tavolino a Villa Rosa di Martinsicuro, in Abruzzo. Il 10 settembre scorso Diego Leon Montoya Sanchez, il narcotrafficante inserito tra i dieci most wanted dell'Fbi aveva una base in Abruzzo. Nicola Del Villano, cassiere di una consorteria criminal-imprenditoriale degli Zagaria di Casapesenna era riuscito in più occasioni a sfuggire alla cattura e il suo rifugio era stato localizzato nel Parco nazionale d'Abruzzo, da dove si muoveva, liberamente. Gianluca Bidognetti si trovava qui in Abruzzo quando la madre decise di pentirsi.
L'Abruzzo è divenuto anche uno snodo per il traffico dei rifiuti, scelto dai clan per la scarsa densità abitativa di molte zone e la disponibilità di cave dismesse. L'inchiesta Ebano fatta dai carabinieri dimostrò che alla fine degli anni '90 vennero smaltite circa 60.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani provenienti dalla Lombardia. Finiva tutto in terre abbandonate e cave dismesse in Abruzzo. Dietro tutto questo, ovviamente i clan di camorra.
Sino ad oggi L'Aquila non ha avuto grandi infiltrazioni. Proprio perché mancava la possibilità di grandi affari. Ma ora si apre una miniera per le imprese. La solidarietà per ora fa argine ad ogni tipo di pericolo. Al campo del Paganica Rugby mi mostrano i pacchi arrivati da tutte le squadre di rugby d'Italia e i letti allestiti da rugbisti e volontari. Qui il rugby è lo sport principale, anzi lo sport sacro. Ed è infatti la palla ovale che alcuni ragazzi si lanciano in passaggi ai lati delle tende, che mi passa sulla testa appena entro. Ed è dal rugby che in questo campo sono arrivati molti aiuti. La resistenza di queste persone è la malta che unisce volontari e cittadini. È quando ti rimane solo la vita e nient'altro che comprendi il privilegio di ogni respiro. Questo è quello che cercano di raccontarmi i sopravvissuti.
Il silenzio de L'Aquila spaventa. La città evacuata a ora di pranzo è immobile. Non capita mai di vedere una città così. Pericolante, piena di polvere. L'Aquila in queste ore è sola. I primi piani delle case quasi tutti hanno almeno una parte esplosa.
Avevo un'idea del tutto diversa di questo terremoto. Credevo avesse preso soltanto il borgo storico, o le frazioni più antiche. Non è così. Tutto è stato attraversato dalla scossa. Dovevo venire qui. E il motivo me lo ricordano subito: "Te lo sei ricordato che sei un aquilano..." mi dicono. L'Aquila fu una delle prime città anni fa a darmi la cittadinanza onoraria. E qui se lo ricordano e me lo ricordano, come un dovere: presidiare quello che sta accadendo, raccontarlo. Tenere memoria. Mi fermo davanti alla Casa dello studente. In questo terremoto sono morti giovani e anziani. Quelli che a letto si sono visti crollare il soffitto addosso o sprofondare nel vuoto e quelli che hanno cercato di scappare per le scale, l'ossatura più fragile del corpo d'un palazzo.
I vigili del fuoco mi fanno entrare ad Onna. Sono fortunato, mi riconoscono, e mi abbracciano. Sono sporchi di polvere e soprattutto fango. Non amano che si ficchino i giornalisti dappertutto : "Poi li devo andare a pescare che magari cade un soffitto e rimangono incastrati" mi dice un ingegnere romano Gianluca che mi fa un regalo che avrebbe fatto impazzire qualsiasi bambino, un elmetto rosso fuoco dei Vigili. Onna non esiste più. Il termine macerie è troppo usato. È come se non significasse più nulla. Mi segno sulla moleskine gli oggetti che vedo. Un lavabo finito a terra, un libro fotocopiato, un passeggino, ma soprattutto lampadari, lampadari, lampadari. In verità è quello che non vedi mai fuori da una casa. E invece qui vedi ovunque lampadari. I più fragili, gli oggetti che per primi hanno dato spesso inutilmente l'allarme del terremoto. È una vita ferma e crollata. Mi portano davanti la casa dove è morta una bambina. I vigili del fuoco sanno ogni cosa. "Questa casa vedi, era bella, sembrava ben fatta, invece era costruita su fondamente vecchie". Si è fatto poco per controllare...
La dignità estrema di queste persone me la raccontano i vigili del fuoco: "Nessuno ci chiede niente. È come se per loro bastasse essere rimasti in vita. Un vecchietto mi ha detto: mi puoi chiudere le finestre sennò entra la polvere. Io sono andato ho chiuso le finestre ma alla casa mancano tetto e due pareti. Qui alcuni non hanno ancora capito cosa è stato il terremoto".
Franco Arminio uno dei poeti più importanti di questo paese, il migliore che abbia mai raccontato il terremoto e ciò che ha generato scrive in una sua poesia: "Venticinque anni dopo il terremoto dei morti sarà rimasto poco. Dei vivi ancora meno". Siamo ancora in tempo perché in Abruzzo questo non accada. Non permettere che la speculazione vinca come sempre successo in passato è davvero l'unico omaggio vero, concreto, ai caduti di questo terremoto, uccisi non dalla terra che trema ma dal cemento.
Ci mangieranno, cavolo se ci mangieranno.
E' assurdo, cavolo. L'ho letto oggi sul giornale.
Son contenta per Yasha dai :)
non possiamo lamentarci se sono crollate....
le strutture non era ne a norma con le norme antisismiche..ma nemmeno a norma con delle leggi che ci sono dal 1957....e addirittura l'ospedale non aveva nemmeno l'agibilita...
cioe, un ospedale senza il permesso di agibilità?stiamo scherzando? e il problema...è che non si sapra mai chi è il responsabile
edifici con murature portanti ma che non erano portanti....c'erano dei muri da 20cm che erano usati come muri portanti...senza nemmeno i ferri, o cmq le poche che li avevano erano messi in malo modo ed erano tesi...ma scherziamo????
palazzi di 50 anni fa che sono stati amplianti negli ultimi anni non tenendo conto che avevano una struttutra che non era in grado di reggere altri piani...ma scherziamo..???
case con i tetti rifatti...con 40 cm di spessore di solaio quando quelle case erano state progettate x sostenere un solaio di legno..??????
poi non ci si puo lamentare se crollano.
YouTube - Il dialogo dei manganelli
Io sono con lui :)
Ma questa cosa dell'accanirsi contro l'ampliamento del 20% e dire che le case non sono a norma non centra molto...
Le leggi che prevedono la messa a norma ci sono.
Il problema è farle rispettare e punire chi non le rispetta.
E' ovvio!
Secondo voi perchè non hanno mai finito le ricostruzioni dei precedenti terremoti anche se sono passati decenni???
L'entrata in vigore delle norme antisismiche era slittata al 2010(dal 2002 , mi sembra..)
Finchè qualche giorno fa (esattamente il 7 Aprile) qualcuno ha detto che queste norme dovevano entrare in vigore SUBITO !!! A disastro avvenuto...
Se avevano fatto slittare la messa in vigore è perchè evidentemente avevano altre priorità: l'ampliamento di ville e villette, depandances, piscine e terrazze.
Sinceramente io che vivo in una mansarda di 70 mq c'ho poco da poter ampliare....
E sinceramente chi ha una villa di 300 mq non vedo cosa ***** debba ampliare...
Io abolirei l'aumento delle cubature e mi concentrerei ESCLUSIVAMENTE alla ristrutturazione dei centri storici ( quelle sono cubature esistenti: interi centri storici abbandonati in migliaia di paesi ).
Peccato che le norme antisismiche non saneranno e metteranno in sicurezza retroattivamente tutti gli edifici costruiti nei decenni passati; peccato che se costruttori senza scrupoli hanno usato per decenni materiali di mer*a e non hanno rispettato nemmeno le normali regole edilizie con queste ulteriori norme ci avrebbero costruito i cappellini a barchetta per i muratori; peccato che il piano casa non c'entri niente con quel che è successo (tra l'altro, sembra non si ricordi mai nessuno che non riguardava solo 'sto benedetto aumento delle cubature ma anche la ricostruzione con criteri moderni -e magari anche più sicuri- di vecchi edifici), diretto -com'era formulato- a rimettere in moto il settore dell'edilizia (o bioediliza).
E se anche avesse contenuto norme antisismiche prima della tragedia, fin dalla prima bozza, sarebbe cambiato qualcosa?
Ma vai con la polemica anche su questo, incredibile.
Non è incredibile quanto si possa polemizzare su quanto hai/abbiamo detto.
E' incredibile il fatto che da trent'anni a qusta parte si continuano a costruire o baracche (per la gente comune) o bunker antinucleari (per i ricchi).
(E non parlo solo dell'abruzzo. Vedo questa realtà anche intorno a me.)
Di nuovo, amen
Ma se, come dicono, hanno usato calcestruzzo che regge 1/5 di quello normale, o tondini troppo piccoli, ecc., significa che 1)i costruttori sono criminali, e spero la magistratura accerterà le responsabilità 2) vi sono state gravi negligenze in fase di progetto e/o direzione lavori 3) sono mancati i controlli, collaudi, ecc. anche da parte delle autorità.
Star qui a dire "ah ma le norme, il piano casa, la cubatura", non ha senso.
Se un criminale per risparmiare usa calcestruzzo che si rompe con una testata, e gli si permette di farlo, il problema non sta tanto nella norma (ci sono già tante norme edilizie, anche se non prettamente antisismiche, che prescrivono tondini di tot diametro, cemento con tot kg/cm2 di resistenza, impianti di sicurezza, ecc.) quanto nella sua applicazione pratica.
Bho.. non capisco cosa vuoi dire...
Dici che anche con le norme in vigore queste non sarebbero cmq state rispettate?
E quindi? E' una buona motivazione per dire "sti cazzi, non facciamo le norme?".
Non lo dico io: ci sono notizie di materiali scadenti, costruzioni non collaudate o senza certificazioni, tecniche costruttive irregolari, controlli praticamente inesistenti.
Quindi non è che "le norme in vigore non sarebbero state rispettate"; le norme già in vigore non sono state rispettate (il che mi fa anche rimanere perplesso sugli effetti concreti che avrebbero avuto, in zone del genere, nuove norme antisismiche)
Il loro rispetto avrebbe sicuramente salvato moltissimi edifici e vite.
Non dico questo come scusa per non far nuove norme; dico questo per dimostrare che far polemica sulle cubature e sul piano casa (che anche contenente la normativa antisismica + avanzata del pianeta non avrebbe salvato un accidente) sia del tutto pretestuoso ed inutile.
Vabbè.
La polemica sulle cubature credo si sia alzata dopo la vignetta di Vauro. Credo. Prima non mi pare che ne abbiano parlato in molti.
Ora ne parliamo per difendere Vauro, per difendere la satira.
E per accusare , ovviamente, quelli che hanno colpe e che quindi non hanno tollerato LA vignetta in questione.
Poi quello che dici tu è verissimo:
non vengono rispettate le norme esistenti, perchè sperare che vengano rispettate quelle che ancora non ci sono?
Aspetta e spera, che poi s'avvera, teniamo alta la nostra bandiera..
Possiamo fare le norme piu' severe del mondo ma se non c'e' la certezza della pena non abbiamo concluso niente.
Le carogne che costruiscono le case con lo sputo se la ridono di noi che ci accusiamo a vicenda...
"ah, ma la destra" "si, certo, pero' anche la sinistra"
E intanto loro se ne fottono altissimamente.
Loro non sono ne' di destra ne' di sinistra, loro sono carogne e sono quelli che traggono piu' vantaggio dalle nostre divisioni.
PS: sono felice che yasha stia bene, spero di poter litigare con lui al piu' presto su queste pagine :D
Ma non altrettanto acuta replica temo..
L'ho già RI-spiegato, ma proverò con parole diverse.
NON è meglio non fare norme antisismiche, NON ho mai scritto nulla del genere; ho scritto che sarebbe bene innanzitutto fare in modo che vengano rispettate anche quelle che ci sono, cosa che non è stata fatta (v. ad esempio polemiche su calcestruzzi fatti con sabbia marina, tondini troppo sottili e lisci, ecc.).
Se non si creano le condizioni per rispettare le norme,nemmeno le più elementari, si possono fare tonnellate di leggi bellissime, antisismiche, ambientali, edili, bioedili che però rimarranno lettera morta.
Precisato questo, BEN VENGANO norme antisismiche, per la bioedilizia, per l'efficienza energetica, per la sicurezza.
Infine, ho aggiunto che far polemica a posteriori per la presenza o meno nel piano casa prima del terremoto di norme antisismiche o sull'aumento di cubature è inutile e strumentale, in quanto gli edifici costruiti col cul0 nei decenni passati sarebbero venuti giù lo stesso, non uno di più, non uno di meno.
No, no.
Con quello che abbiamo speso in 10 anni nel porre rimedio ai disastri naturali causati da mancato rispetto di norme, si poteva mettere a posto TUTTE le strutture italiane.
Lo ha detto un consigliere del tuo governo eh, non un mangiabimbi.
E tra l'altro non credo conti molto il partito.
Se solo ricordassi la trasmissione dove l'ha detto.
Ma yasha torna??? :(