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Libera informazione in libero stato

  1. #1
    FdT-dipendente
    Uomo 68 anni
    Iscrizione: 30/5/2005
    Messaggi: 1,014
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    Predefinito Libera informazione in libero stato

    Leggete qua e poi aderite alla raccolta di sputi da inviare a Bruco Vespa, l’insetto più vorace e nocivo di tutta la RAI.

    Dal Cavaliere a Riccardo Muti
    Gran raduno di vip a casa Vespa
    di FRANCESCO BEI

    ROMA - In una stradina davanti a Trinità dei monti una lunghissima berlina nera, con la targa del Vaticano, si ferma ronzando davanti a un portoncino. L'autista scatta verso la portiera del passeggero e un cardinale, seguito dal suo segretario, varca l'atrio. Passano pochi minuti e arriva una più modesta Fiat Croma, stesso indirizzo ma stavolta è il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Un altro po' e, all'ora di cena, ecco bussare allo stesso portone il maestro Riccardo Muti, direttore della Chicago Simphony Orchestra. Tutt'intorno i turisti che salgono da piazza di Spagna non immaginano che in quel portoncino, davanti all'hotel Hassler, si stia radunando l'Italia che conta. Tutti attovagliati, come direbbe Roberto D'Agostino, da Bruno Vespa e dalla sua signora, Augusta Iannini, alto dirigente del ministero della Giustizia. Arriva anche la deputata forzista Laura Ravetto, trentenne d'assalto della squadra berlusconiana.

    Un vero salotto romano, di quelli utili e discreti, una cena fra pochi selezionatissimi, con una bella terrazza su piazza di Spagna, che non guasta. Si ferma una Maserati blu, ne discendono Gianni Letta e la consorte Maddalena.

    Manca ancora l'ospite più atteso, anche se Vespa, raggiunto al cellulare, smentisce: "Ancora con questa storia di Berlusconi a cena?? Basta!". E tuttavia, anche se con un po' di ritardo, il Cavaliere si presenta e non è da tutti i giornalisti avere il presidente del Consiglio a cena. Magari non sarà molto stile Frost/Nixon, ma Vespa è Vespa e Berlusconi non gli può dire di no. Un po' come con la presentazione del libro che ogni Natale il giornalista dà alle stampe (sempre per Mondadori).

    Lo ha ricordato lo stesso Vespa in occasione della conferenza stampa di lancio della sua ultima fatica, "Viaggio in un'Italia diversa": "Da 15 anni, ogni anno, che stia a Palazzo Chigi o stia facendo una più o meno lunga traversata del deserto, Berlusconi ci dà il privilegio di presentare il nostro libro. Lo ha fatto sette volte da premier e otto volte da leader dell'opposizione". Il premier è talmente a suo agio con Vespa che non riesce a nasconderlo. Una volta, lapsus, in trasmissione lo chiamò "Fede" e Vespa se ne ebbe un po' a male. Ma poi recuperò all'immancabile presentazione del libro, con un sobrio paragone fra l'autore e Dante Alighieri: "Questo libro mi ricorda la Divina Commedia: anche qui c'è un nuovo inizio, c'è l'inferno, il purgatorio e il paradiso". Vespa lo interruppe: "Il paradiso sarebbe lei?". E Berlusconi, scherzando ma nemmeno troppo: "Il paradiso è il governo attuale, che promette all'Italia quel cambiamento che è davvero necessario". E visto che siamo in tema celeste, sempre a Porta a Porta il Cavaliere si produsse in un'apparizione modello Padre Pio: "Venga Vespa, odori qui: non sente odore di santità?".

    Ieri sera, arrivando alla cena Berlusconi ha pure scherzato su quella strana forma di soggezione che egli stesso nutre nei confronti del conduttore: "Per strada ho deciso di non parlare più, di non rilasciare interviste sul marciapiede. Ma questo è il marciapiede di Vespa... farò un'eccezione".



    http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/cena-da-vespa/cena-da-vespa/cena-da-vespa.html

  2. #2
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
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    siamo un libero stato?

  3. #3
    FdT-dipendente
    Uomo 68 anni
    Iscrizione: 30/5/2005
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    Predefinito certo

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    siamo un libero stato?
    libero tanto quanto la sua informazione

  4. #4
    Sempre più FdT
    Uomo 32 anni da Vercelli
    Iscrizione: 5/10/2007
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    siamo un libero stato?
    dipende da cosa inendi per libero.....

  5. #5
    Overdose da FdT dada
    Iscrizione: 12/1/2006
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    siamo un libero stato?
    utopia assoluta...

  6. #6
    FdT-dipendente
    Uomo 68 anni
    Iscrizione: 30/5/2005
    Messaggi: 1,014
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    occhio, però, sulle autopie assolute, se no finisce che si accetta la realtà come l'unica possibile - e col cavolo che l'unica realtà possibile oggi sia la dittatura immorale di Berlusconi!

  7. #7
    Wishmaster
    Ospite

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    Si va bhe, adesso indicatemi un paese veramente libero, credo sia un' impresa alquanto ardua...

  8. #8
    Sempre più FdT
    Uomo 56 anni da Firenze
    Iscrizione: 20/6/2008
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    il problema ragazzi non è mica bruno vespail problema è che in italia è(di fatto) proibito toccare certi argomenti; soprattutto perchè dopo fioccano querele anche se uno ha ragione da vendere, ma anche perche quelli che toccano certi argomenti, non hanno il seguito che meriterebberoun nome per tutti, report

  9. #9
    FdT-dipendente
    Uomo 68 anni
    Iscrizione: 30/5/2005
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    “Indovina chi è venuto a cena?” di B. Vespa

    Da sempre ‘Città aperta’ è detta Roma
    e l’ospitalità non vi è mai morta.
    Da quando han messo in piedi ‘Porta a porta’
    le bestie vi trionfano da soma.

    Il bruco scava scava nella mela,
    il Bruno scava scava nella merda
    sperando che qualcuno ci si perda,
    di quelli con il jet e barca a vela.

    Lui t’organizza certe seratine
    nel suò appartamentino con balcone
    che dà in piazza di Spagna la visione,
    un tempo riservata a re e regine.

    Adesso grazie allà democrazia
    chiunque può comprarsi un attichetto:
    persino un maggiordomo un po’ furbetto
    che sforna libri come per magia.

    Lui come maggiordono è un servitore
    fedele dello Stato che lo paga
    e che per una causa oscura e vaga
    per lui è sempre l’Unto del Signore.

    Siccome soffre dì malinconia
    gli piace averci gente per la casa:
    a volte anche scienziati della NASA,
    filosofi e cultori di poesia.

    Invece l’altra sera, per cambiare,
    aveva organizzato una merenda
    con lé maestranze di una nota azienda
    in crisi, che non c’hanno da mangiare.

    Però, si sa che il popolo è un po’ bue:
    hannò sbagliato uscita del metrò.
    Invano li hanno attesi, ma però
    il cibo era assai troppo sol per due.

    L’ometto ha preso in mano la rubrica
    e ha fatto un giro di telefonate:
    persone prese a caso, non mirate.
    Purtroppo, ha rimediato poca fica.

    Due pizze, tramezzini, qualche fiasco;
    il sindaco Alemanno, Gianni Letta,
    poi Muti, direttor con la bacchetta
    e pure un cardinal, tale Bagnasco.

    Il caso volle poi che quella sera
    passasse lì per caso Berlusconi,
    per caso senza impegni né riunioni.
    E su cantavan già ‘Faccetta nera’.

    “Dai, sali! – ha detto Vespa – Ce n’è ancora
    da bere - e da mangiare ce n’è pure.
    Ci mancan le tue gag, le tue zozzure.
    E poi ti vuol baciar la mia signora”.

    Due chiacchiere, magari un pokerino;
    poi il càrdinal Bagnasco a un certo orario
    guidò la cantilena del rosario,
    sapendo che spiava D’Agostino.

    Ci sì lascia con l’ ‘Inno di Mameli’,
    in piedi, con la destra sopra il cuore.
    Un ultimo bicchiere di liquore
    e poi licenzia l’Unto i suoi fedeli.

    Ma ahimè, si sa l’Italia com’è fatta
    e tosto il coro dell’indignazione
    latrò: “La libertà d’informazione,
    quel tizio se la ficca nella patta!”.

    Quegli altri invece suonan le campane
    a morto perché c’era anche Bagnasco:
    lo sanno pure là nel bergamasco
    che Cristo frequentava le *******.

    Chissà se dalle parti di Tremonti
    qualcuno darà un occhio oppure no
    a chi con qualche libro ed un talk-show
    la càsa compro a Trìnita dei Monti.

  10. #10
    FdT-dipendente
    Uomo 68 anni
    Iscrizione: 30/5/2005
    Messaggi: 1,014
    Piaciuto: 1 volte

    Predefinito

    giustamente, anche qui, come nel resto d'Italia, questa notizia ha lasciato il tempo che ha trovato.
    Ormai in Italia non ci si indigna più per niente - forse anche perché son troppe le cose delle quali ci si dovrebbe indignare.
    P.S. a scanso di equivoci: non è che la notizia aveva spessore perché l'avevo riportata io, ma perché è l'ennesima dimostrazione di quanto sia libera l'informazione in Italia.
    Tutto qui

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