Per quanto mi riguarda i parlamentari (anche quelli eletti da me, perché tanto non stanno facendo il loro lavoro ) dovrebbero non solo passare sotto il metal detector e dare le impronte, ma sottoporsi anche ad un test antidroga, portare le catene ai polsi e alle caviglie, vestire un pigiama a righe e stare a regime di carcere duro.
La spesa è sicuramente eccessiva, ma tra i milioni di € che buttano nel cesso almeno una qualche utilità questo sistema l'ha...visto che di pianisti si parla da anni, ci sono stati tanti rimproveri, richiami, ecc. ma il fenomeno non è mai stato eliminato.
Piuttosto è una vergogna che si lamentino di dover appoggiare il ditino proprio i parlamentari visto che: 1) il sistema in pratica l'abbiam pagato noi, non loro 2) sono stati loro con le loro furbate ed i loro concerti a portare a questo.
Hanno proprio la faccia come il culo..
Potevano installare delle semplici webcam da 10 euro davanti ogni postazione,se proprio volevano fare qualcosa(indipendentemente poi dall'utilità);sicuramente non si arrivava ad una tale spesa...
Quoto.
Io ci metterei anche una bella ispezione del retto
Tutto il popolo italiano quando gli fa comodo si muove e si è sempre mosso...Ma per qualche ragione, quando si tratta di stipendi dei politici preferisce solo parlare invece di agire
Yeah
Da quel che ho capito vogliono fare una proposta per cui solo i capigruppo voteranno..quindi a che servono ste macchinette?
CAMERA: TORNANO I 'PIANISTI', IN DUE VOTANO PER ASSENTI ROMA - Contro i 'pianisti' alla Camera non ci sono impronte digitali che tengano? Sembrerebbe proprio di sì, in base a quanto è successo stamani in Aula: al terzo giorno dall'entrata in funzione del sistema di voto con il rilevamento delle 'minuzie', due deputati hanno votato per altrettanti colleghi assenti in quel momento dall'Aula. I 'pianisti' in questione sono Guido Dussin della Lega e Carmelo Lomonte (Mpa), che è vicepresidente del gruppo Misto.
I due, che risultano tra quelli che hanno rilasciato le 'minuzie', hanno votato anche per i rispettivi colleghi di gruppo Matteo Salvini ed Elio Belcastro: i quali, secondo quanto apprende l'ANSA, invece appartengono alla pattuglia dei 21 deputati che si sono rifiutati di farlo e che, quindi, votano con il vecchio sistema. Di conseguenza, per votare dalle loro postazioni non è necessario attivarle con le impronte.
Tutto è andato in scena durante le votazioni delle mozioni sulla crisi, tra cui quella del Pd sull'assegno di disoccupazione. Dussin ha coperto il meccanismo di voto di Salvini, che non era in Aula, con una copia della 'Gazzetta dello sport' sotto cui ha infilato la mano per votare.
Più disinvolto nell'azione invece, Lomonte, che non ha coperto la mano 'incriminata': le lucette di voto si sono viste accese al momento del voto sia al suo posto sia a quello del collega Belcastro. Dai tabulati delle votazioni emerge che sia Salvini sia Belcastro erano presenti e votanti: ma né Salvini né Belcastro in quel momento erano al loro posto
ANSA.it - CAMERA: TORNANO I 'PIANISTI', IN DUE VOTANO PER ASSENTI
hahahahahahahha
troppo bello quei due che non volevano questo sistema e che quindi votano alla vecchia maniera.....ahahahhahahahahahhahah....che paese di buffoni!!!!!!!!!!
Ultima modifica di paky92; 12/3/2009 alle 22:44