Uccide l'ex moglie e tenta il suicidio Scena horror in una casa a Ottavia Arrestato 60enne: dopo l'uxoricidio, ha sigillato finestre e porte della camera da letto e ha tentato di uccidersi
ROMA - Finestre e porta della camera da letto sigillate con del nastro adesivo, il corpo senza vita di una donna sul letto, un tubo collegato all'allaccio del gas della cucina che giungeva fino alla camera da letto, scritte farneticanti su tutte le pareti e per terra il corpo di un uomo in fin di vita. Questa la scena da film dell'orrore che si è presentata ai carabinieri della Stazione Borgata Ottavia e del Nucleo Operativo della Compagnia Trionfale, intervenuti martedì sera in un appartamento di viale Esperia Sperani. L'uomo trovato quasi in fin di vita, ex marito della donna di 54 anni trovata morta, è stato arrestato con l'accusa di omicidio.
OMICIDIO E TENTATO SUICIDIO - Il 60enne, che ora si trova ricoverato all'Ospedale San Filippo Neri, piantonato dai carabinieri, già in cura presso un centro di igiene mentale per disturbi psichici, avrebbe dapprima somministrato una grande quantità di farmaci all'ex moglie e poi tentato il suicidio saturando la camera da letto con il gas. Prima del tentato suicidio, l'uxoricida ha imbrattato con della vernice rossa tutta la casa con delle scritte farneticanti. Marito e moglie, anche se separati, convivevano e, secondo quanto accertato, nei giorni precedenti avevano avuto un'animata lite. La salma della donna, priva di segni di violenza evidenti, è stata trasferita presso l'istituto di medicina legale dell'ospedale Gemelli per il successivo esame autoptico disposto dal magistrato.
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Strage in Alabama: folle uccide 10 persone
LA MAPPA WASHINGTON - Strage in Alabama: un giovane di 27 anni ha imbracciato il fucile e ucciso dieci persone - tra cui cinque suoi parenti - in una folle corsa attraverso due piccoli centri del Paese, Kinston e Samson, poco distanti tra loro e al confine con la Florida. Poi si è suicidato Tra le vittime la madre, i nonni e due zii dell'omicida e la moglie e il figlio di pochi mesi di un vice sceriffo. Il raptus dell'uomo, poi identificato in Michael McLendon, è cominciato nella sua città, Kinston, dove ha ucciso la madre bruciandole la casa. Poi ha raggiunto gli altri parenti.
MATTANZA - Lungo il tragitto ha sparato ancora, uccidendo una donna nel Big little store locale, un'altra vittima è stata trovata al Pipe and Supply di Samson. Il folle ha aperto il fuoco anche in un terzo locale pubblico, senza colpire nessuno, quindi è fuggito sulla statale 52 verso Geneva, inseguito dalla polizia. McLendon si è infine tolto la vita nel parcheggio del magazzino della fabbrica Reliable Metal Products (di cui era dipendente), dopo una sparatoria in cui è rimasto ferito un agente. Lo sceriffo della contea di Geneva, Gregg Wise, ha detto che il suo vice, impegnato nella caccia all'uomo, non si era reso conto che McLendon gli aveva ucciso la moglie e il figlio. Sono ignote le ragioni che hanno innescato la follia omicida. Un bambino, ferito dal killer, è stato ricoverato in condizioni critiche in un'ospedale della Florida.
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Spara in una scuola tedesca: undici morti Il killer, un ex studente, si è suicidato Il ragazzo vestito di nero ha fatto irruzione nel liceo
tecnico di Winnenden. Forse tutte le vittime sono alunni
STOCCARDA - Si sarebbe suicidato l'autore della sparatoria in un liceo tecnico a Winnenden, a 20 km da Stoccarda, dove sono morte dieci persone. La notizia dell'arresto data in un primo tempo è stata poi smentita.
LA SPARATORIA - Il ragazzo vestito di nero - un ex allievo della stessa scuola di 17 anni - ha fatto irruzione intorno alle 9.30 nell'istituto Albertville Realschule aprendo il fuoco: undici i morti, probabilmente tutti studenti tra i 13 e i 17 anni. Numerosi i feriti. «Riteniamo che il bilancio dei morti è a due cifre. Si tratta di studenti» ha detto una portavoce del ministero dell'Interno del Baden-Wuerttemberg. L'istituto fa parte di un complesso che ospita circa mille allievi.
ARSENALE IN CASA - Dopo la strage il killer era scappato verso il centro della città: mille poliziotti sono stati mobilitati nelle ricerche. Secondo la Bild avrebbe preso in ostaggio un automobilista che ha poi liberato e si sarebbe diretto dirigendo verso Stoccarda a bordo di una Sharan Volkswagen. Nella casa della famiglia del ragazzo sono state trovate 18 armi detenute legalmente, ma non è chiaro se il killer si sia servito di quell'arsenale. Un commando speciale della polizia del Baden-Wuerttemberg è nell'abitazione e ha interrogato la madre. La polizia ha evacuato la scuola e istituito blocchi nella città e nella regione, diramando un allarme a tutti gli automobilisti affinché non diano passaggi ad autostoppisti. Le autorità regionali hanno chiuso le altre tre scuole della città, ordinando ad allievi e professori di non uscire dagli edifici.
(corriere)
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Taranto, ragazzino spara per gioco. Quattordicenne in fin di vita
E' stato operato ad un occhio che ha rischiato di perdere e resta sotto osservazione il ragazzino di 14 anni rimasto ferito ieri a Lizzano, a circa 25 chilometri da Taranto, da un colpo di fucile esploso da un bambino di 10 anni. Le condizioni del quattordicenne sono gravi.
Il ragazzino è ricoverato all'ospedale Santissima Annunziata del capoluogo e i medici si sono ancora riservati sulla prognosi. Nella notte è stato sottoposto a due interventi chirurgici. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, i due ragazzini stavano giocando in casa ed hanno preso di nascosto un fucile che era custodito dal proprietario che ne ha il regolare porto d'armi. Nel gioco uno dei due ha fatto partire un pallino che ha colpito il coetano all'occhio. Sono stati attimi di panico, poi subito è scattato l'allarme.
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La società in cui viviamo sicuramente favorisce lo sviluppo di tale mentalità per cui vige la legge del successo, della violenza e del fine che giustifica i mezzi (un punto di vista).
Ma la violenza che viviamo quotidianamente è frutto del caso singolo o è la società che ci spinge a cio senza distinzione di eta o sesso?