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zwirner
Erano in due, mi hanno stuprata»
Roma, 41enne aggredita alla fermata dell'autobus, tra Torrevecchia e Primavalle
Il luogo della violenza, in via Andersen, strada di periferia, fra Torrevecchia e Primavalle (Proto) ROMA — Venti passi. Ancora venti passi e sarebbe tornata a casa sana e salva. Ma in due l'aspettavano vicino al capolinea dell'autobus. Forse l'avevano già adocchiata a bordo del «916», forse l'hanno vista scendere in via Andersen, strada di periferia, fra Torrevecchia e Primavalle. Lì, ieri sera, poco prima delle 22.30, una donna di 41 anni è stata violentata da due uomini poi fuggiti nella notte. Un'aggressione brutale, improvvisa. Che ricorda per certi versi quella costata la vita a Giovanna Reggiani, seviziata e massacrata di botte dal romeno Romulus Mailat alla stazione ferroviaria di Tor di Quinto nell'ottobre 2007. A tre settimane dallo stupro di una ragazza al maxi veglione di Capodanno alla Fiera di Roma e dopo altri episodi di violenza, la capitale supersorvegliata riscopre ancora una volta la paura. Un incubo che appare senza fine. «Mi hanno aggredita alle spalle, trascinata dietro un cespuglio e poi, premendomi una mano sulla bocca, mi hanno violentato. Tutti e due…», avrebbe raccontato ancora sotto choc ai primi soccorritori la quarantenne di via Andersen.
Lo sguardo fisso nel vuoto, gli abiti laceri, escoriazioni e lividi su braccia e gambe. A soccorrerla sono stati alcuni abitanti della zona che hanno chiamato la polizia. Un'ambulanza del 118 ha poi portato la donna al Policlinico Gemelli dove è stata ricoverata in osservazione. Da ieri sera si cercano due uomini, un italiano e,
forse, uno straniero. Unici segni distintivi una felpa con il cappuccio e una maglia chiara. La vittima sarebbe stata seguita per un centinaio di metri dopo aver lasciato il capolinea.
Camminava con passo svelto sul marciapiede interrotto dalle aiuole delle palazzine popolari. Edifici giallastri, ben illuminati dai lampioni di via Andersen. Ma alle finestre non c'era nessuno. «La gente stava rintanata in casa a guardare la partita in tv (c'era Inter-Roma). Per questo non ci abbiamo fatto caso», raccontava ieri sera un abitante sceso sulla strada illuminata dai lampeggianti blu delle auto della polizia. L'agguato è scattato all'altezza di una rampa d'accesso a un garage: la donna è stata sopraffatta in un attimo, trascinata con forza dietro un cespuglio di un'aiuola rinsecchita. Un angolo buio a pochi metri dalla luce dell'illuminazione pubblica. Dopo gli abusi e le sevizie, gli aggressori si sono allontanati indisturbati. Per tutta la notte la polizia ha setacciato la zona, cercato indizi nell'aiuola e conferme alla versione fornita dalla quarantenne. Sono stati interrogati i dipendenti dell'Atac in servizio al capolinea e sull'autobus. Nelle prossime ore, con l'aiuto di uno psicologo, anche la vittima dello stupro verrà ascoltata dagli investigatori.
Rinaldo Frignani
corriere della sera