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Noi, fragili, contro la marea musulmana

  1. #21
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da zwirner Visualizza il messaggio
    vedi qual'è secondo me il discorso , a parte i toni cristiani che possono piacere o meno, la stragrande maggioranza dei paesi musulmani non vuole ne ammette culti estranei all'islam nei propri territori. Prova ad andare a costruire una chiesa o anche un tempio buddista o altro in città come tripoli, Algeri , la mecca ecc e poi vedi il trattamento che ricevi. In questo sta il problema nostro in una sorta di perdita identitaria. Ok tu musulmano vuoi una moschea qua , allora costruiamo una chiesa o un tempio di altre religioni la da dove sei venuto. Ma siccome l'europa sta cedendo su tutti i fronti : economico e sociale , allora non ha più ne forza ne animo per farsi valere. In pratica siamo accerchiati ovunque : la russia ci tiene in scacco col gas, Israele con una crisi in medioriente, gli USA con le loro basi militari qua , gli arabi col petrolio e derivati . non so io dimmi tu che futuro avremo.
    ... Ma smettere di parlare per dare aria alla bocca no?
    Questo elenco è riferito SOLO all'Iraq.

    Chiese Cristiane in Iraq



    Fonte: Dossier: Iraq, la terra di Abramo, a cura dell’Ufficio Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino


    Il seguente elenco, per quanto succinto, elenca le chiese presenti in Iraq prima della guerra del 2003, le chiese cioè che il regime di Saddam Hussein aveva accettato sul territorio. Non vi figurano quindi le chiese, soprattutto evangeliche, nate nel paese a seguito della caduta del regime e dell’arrivo dall’estero, specialmente dagli USA, di nuovi predicatori, e le chiese già esistenti durante il periodo pre-bellico ma solo in clandestinità.
    Fonte massima di informazione è stato l’interessantissimo testo edito dalla Fondazione Giovanni Agnelli ed a cura di Andrea Pacini: Comunità cristiane nell’Islam arabo. Il volume contiene anche un’analisi mirata della cristianità irachena scritta dal compianto Padre caldeo Yusif Habbi deceduto nel 2000.

    Anglicana

    Nome assunto dalla Chiesa d’Inghilterra dopo la separazione da quella cattolica a causa dello scisma occorso durante il regno di Enrico VIII, nel XVI secolo. La chiesa anglicana in Iraq arrivò con l’occupazione militare britannica del paese. A capo dei fedeli anglicani è l’Arcivescovo di Canterbury Rowan Williams.


    Antica Chiesa Assira dell'Est


    Nel 1964 il Patriarca della Chiesa Assira, Mar Shimon XXIII, che già risiedeva negli Stati Uniti, decise di abbandonare l’uso del calendario giuliano a favore di quello gregoriano. Nel 1968 il Metropolita indiano della Chiesa dell’Est, Thoma Darno, si recò a Baghdad dove fu eletto patriarca da chi non aveva gradito quello ed altri cambiamenti apportati dal patriarca negli Stati Uniti. La chiesa fu riconosciuta dal governo iracheno nello stesso anno, e dal 1970 è guidata da Mar Addai II che risiede a Baghdad.



    Armena cattolica


    Gli armeni che vivono in Iraq sono i discendenti degli armeni fuggiti o forzatamente deportati dopo il 1915 a causa delle violenze perpetrate dal regime dei Giovani Turchi. La Chiesa armena cattolica si ispira alla figura di San Gregorio l'Illuminatore che ha cristianizzato l'Armenia nel III secolo ed è guidata da Nerses Bedros XIX Tarmouni che ha il titolo di Patriarca di Cilicia degli Armeni e che risiede a Beirut. Nel XII secolo alcuni appartenenti alla chiesa armena apostolica divennero cattolici e formarono il regno della Piccola Armenia in Cilicia che però scomparve nel 1375. Nel 1742 Abraham Artzivian, cattolico, fu eletto patriarca e fondò la chiesa armeno cattolica.


    Armeno ortodossa o chiesa armena apostolica

    San Gregorio l’Illuminatore
    nel 300 A.D. circa convertì il re di Armenia che fece del cristianesimo la religione di stato. E’ detta anche chiesa armena apostolica perché si narra che il cristianesimo arrivò in Armenia ad opera degli apostoli Bartolomeo e Taddeo. Come la chiesa siro ortodossa quella armeno apostolica non aderì alle decisioni di condanna del monofisismo prese dal concilio di Calcedonia (451)
    Il patriarca è Karakin II, il titolo è quello di Patriarca e Katolikos di tutti gli armeni e la sede patriarcale è ad Echmiadzin, in Armenia.




    Assira dell’Est

    Diffusasi in Mesopotamia grazie alla predicazione di San Tommaso nel I secolo, fu dichiarata eretica dopo il concilio di Efeso 431 quando abbracciò la teoria di Nestorio che si rifiutava di dare alla Vergine il titolo di Madre di Dio, riservandole solo quello di Madre di Cristo. La seconda chiesa in quanto a numero di fedeli in Iraq è guidata da Mar Dinkha IV che ha la sede patriarcale a Chicago, Illinois, negli Stati Uniti d’America.


    Avventista del Settimo giorno

    All’inizio dell’800 negli Stati Uniti il battista William Miller, colpito dalle "profezie" del libro di Daniele, annunciò la prossima venuta del Signore tra il 1843 e il 1844. Nonostante il fallimento della previsione, l’attesa dell’evento diede origine a molti raggruppamenti, presto strutturati, tra cui la Chiesa Avventista del Settimo Giorno. Tra le caratteristiche di questa chiesa c’è il rifiuto del battesimo dei bambini e l’osservanza del riposo settimanale di sabato.
    La chiesa risponde alle decisioni prese dalla conferenza generale che si tiene negli Stati Uniti e presidente della quale è il norvegese Jan Paulsen.


    Caldea

    La chiesa caldea nacque nel 1551 quando alcuni vescovi e fedeli in contrasto con la pratica della successione ereditaria patriarcale (zio–nipote) patriarcale in uso nella Chiesa dell’Est decisero di unirsi a Roma. La chiesa caldea è la più diffusa in Iraq (tra il 70 e l’80% dei cristiani sono caldei) ed è guidata dal patriarca Emmanuel III Delly nominato nel 2003 patriarca di Babilonia dei Caldei con sede a Baghdad. La chiesa caldea è una chiesa cattolica di rito orientale che riconosce la suprema autorità del Santo Padre.


    Cattolica romana

    La presenza di una chiesa cattolico romana in Iraq sebbene più antica è principalmente legata alla presenza di missionari e di nostri connazionali e molti altri cattolici romani nel paese nel periodo che ha preceduto la guerra contro l’Iran. (1980 – 1988)
    Sono attualmente presenti in Iraq i Padri Redentoristi, i Domenicani, i Carmelitani, i Salesiani ed i monaci Antoniani Caldei provenienti dal Libano. Per le congregazioni religiose femminili, vi sono le Suore Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria; le Suore Domenicane della Presentazione della Vergine di Tours, che fra l’altro gestiscono l’Ospedale di San Raffaele a Baghdad; le Suore Domenicane di S. Caterina da Siena; le Piccole Sorelle di Gesù, e le Missionarie della Carità che, lavorando secondo il carisma di Madre Teresa di Calcutta, si occupano dei bambini portatori di handicap. A capo della piccola comunità cattolica di rito latino presente per la maggior parte a Baghdad, c’è l’Arcivescovo Monsignor Jean Benjamin Sleiman, Carmelitano Scalzo. Il Vaticano è rappresentato in Iraq da Monsignor Francis Assisi Chullikatt, Nunzio Apostolico di Giordania ed Iraq dal maggio del 2006.


    Copta ortodossa

    La Chiesa Copta fu fondata grazie alla predicazione di San Marco che portò il cristianesimo in Egitto nel I secolo. Il nome deriva dalla parola greca aigyptios (egizio trasformata dapprima in gipt e poi in qibt)
    Il Patriarca, che ha il titolo di Patriarca di Alessandria e di tutta l’Africa, è Shenouda III che risiede al Cairo.


    Greco ortodossa


    Costituitasi a partire dai fedeli e dalle gerarchie che accettarono le decisioni del Concilio di Calcedonia del 451, la chiesa greco ortodossa ruppe definitivamente ogni contatto con quella cattolica al tempo dello scisma del 1054 e della rispettiva scomunica del Papa Leone IX e del Patriarca di Costantinopoli Michele Cerulario. Divisa in Medio Oriente in 4 patriarcati (Alessandria, Damasco, Gerusalemme ed Istanbul) la chiesa greco ortodossa in Iraq dipende dal patriarca arabo Ignazio IV, titolare della chiesa di Antiochia, la cui sede è a Damasco. (Antiochia fino al 1939 era sotto la Siria)



    Melkita

    Con il termine melkiti (da malik = re, in arabo) si indicarono quei fedeli dei patriarcati di Antiochia, Gerusalemme ed Alessandria che accettarono sul piano teologico i principi sanciti a Calcedonia nel 451. Nel 1729 papa Benedetto XIII riconobbe patriarca della chiesa cattolica melkita Cirillo che nel 1744 entrò in comunione con Roma.
    L’attuale patriarca è Gregorio III Lahham, patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente con sede a Damasco.
    In Iraq ed in Medio Oriente i melkiti sono detti “Rum Katuleek” o “Rumi Kathuliki” cioè “cattolici romani” dove romani sta per "costantinopolitani" in quanto dopo la caduta dell'Impero romano d'occidente, Costantinopoli fu detta la "nuova Roma.”

    Siro cattolica

    Nacque nel 1662 per la scissione dalla chiesa siro ortodossa, ed è oggi diffusa in Medio Oriente e nella diaspora. La sede patriarcale è a Beirut ed il Patriarca, Sua Beatitudine Mar Ignace Pierre VIII Abdel Ahad, ha il titolo di Patriarca di Antiochia dei Siri. In Iraq le diocesi siro cattoliche sono due, a Baghdad ed a Mosul, e secondo alcune stime il numero dei fedeli nel paese è di 50.000 unità.

    Siro ortodossa

    Conta in Iraq circa 50.000 fedeli, presenti nelle diocesi di Baghdad, Mosul e Mar Matta, la grande parte dei quali è costituita da ex-profughi provenienti dalle province meridionali della Turchia. I siro-ortodossi sono quei cristiani che non accettarono il concilio ecumenico di Calcedonia (451) che condannò il monofisismo (il Cristo avrebbe una sola natura). La popolazione siriaca non accettò le decisioni conciliari, e si separò così dalla Chiesa cattolica. Fu organizzata istituzionalmente dal vescovo di Edessa Giacomo Baradeo (VI secolo) e per questo fu anche detta “giacobita.” La sede patriarcale è a Damasco ed il patriarca, Sua Santità Mar Ignatius Zakka I Iwas, ha il titolo di Patriarca d'Antiochia e di tutto l'Oriente.

    Fonte: CristianiinIraq: Chiese Cristiane in Iraq

  2. #22
    zwirner
    Utente bannato

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    che fine stanno facendo i cristiani in iraq ? non so se segui gli eventi. In terrasanta ormai sono ridottia pochissimi . dimmelo tu.

    fammi una lista anche di paesi come algeria, libia , arabia saudita ,sudan, oman, Iran ecc

  3. #23
    Can che dorme Wolverine
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    Drk, perchè non cerchi anche l'elenco delle chiese presenti in Iran, in Siria, in Arabia Saudita o in Palestina?

  4. #24
    Overdose da FdT Yoda
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    Occhiolino

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    Ma secondo te qua siamo tutti cristiani?
    NO PADANIA MUSULMANA, VOGLIAMO LA PADANIA CRISTIANA! (cit. di uno slogan di un comizio leghista)
    siete cristiani solo per spirito tradizionalista, tutto lì...

  5. #25
    Can che dorme Wolverine
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    NO PADANIA MUSULMANA, VOGLIAMO LA PADANIA CRISTIANA! (cit. di uno slogan di un comizio leghista)
    Non è che il cristianesimo vero e proprio sia l'unica alternativa all'Islam .....e non è certo detto che quelle parole rappresentino il pensiero di tutta l'Italia.

    E' fuori di dubbio che io, SE PROPRIO DEBBA SCEGLIERE, preferisca avere accanto a me una chiesa che non una moschea, ma è più che altro un male minore, e ciò è dovuto anche al fatto che del prete te ne puoi anche fregare.....dell'imam molto meno.....

  6. #26
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da zwirner Visualizza il messaggio
    che fine stanno facendo i cristiani in iraq ? non so se segui gli eventi. In terrasanta ormai sono ridottia pochissimi . dimmelo tu.

    fammi una lista anche di paesi come algeria, libia , arabia saudita ,sudan, oman, Iran ecc
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    Drk, perchè non cerchi anche l'elenco delle chiese presenti in Iran, in Siria, in Arabia Saudita o in Palestina?
    Perchè non le trovo su google.
    Detto questo, anche se fosse, questo non giustifica il razzismo.
    Se tutti sono assassini, automaticamente diventa corretto assassinare?
    Se tutti sono ladri, automaticamente diventa corretto rubare?
    Se tutti sono xenofobi, automaticamente diventa corretto postare articoli come questo?

  7. #27
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
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    Diventa corretto, per me, essere xenofobo con chi PER PRIMO lo è con me.....e diventa corretto essere assassino con chi PER PRIMO lo è con me.

    E' nel "PER PRIMO" la chiave di tutto.....

  8. #28
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Il Re dell'Arabia Saudita, Abdallah bin Abdulaziz Al Saud, sarà ricevuto in udienza da Benedetto XVI il 6 novembre. Si tratta della prima visita di un Re dell'Arabia Saudita al Papa, anche se Abdallah, essendo allora Principe ereditario, incontrò Giovanni Paolo II il 25 maggio 1999. La visita del monarca, che ricopre anche l'altissima carica religiosa di Custode delle Due Sacre Moschee della Mecca e di Medina, riveste, come è facilmente intuibile, grande importanza.

    La visita ha luogo alcune settimane dopo che centotrentotto dotti musulmani, tra i quali alcuni sauditi, hanno inviato una lettera a Benedetto XVI. I centotrentotto esponenti musulmani, in rappresentanza di 43 nazioni, tra Paesi islamici e non, hanno voluto così ribadire l'importanza del dialogo tra cristiani e musulmani. Tra i firmatari della lettera (indirizzata anche al patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, al patriarca di Mosca Alessio II e ai capi di altre 18 Chiese d'oriente; al primate della Comunione anglicana Rowan Williams; ai leader delle federazioni mondiali delle Chiese luterane, riformate, metodiste e battiste; al segretario generale del Consiglio Mondiale delle Chiese, Samuel Kobia, e in generale "ai leader delle Chiese cristiane") figurano Gran Mufti, responsabili religiosi e studiosi. Anche se non è detto esplicitamente, la lettera è certamente indirizzata anche a tutti i musulmani che credono nella necessità di un confronto sincero e reciprocamente rispettoso.

    Del resto, in un mondo i cui confini si fanno di giorno in giorno più aperti, il dialogo, più che una scelta, sembra essere divenuto una necessità. Lo dimostra la presenza di milioni di musulmani nei Paesi occidentali e lo dimostra, con forza, la crescente presenza di cristiani in alcuni Paesi musulmani. Come quelli della penisola arabica. Negli Emirati Arabi Uniti, che nello scorso mese di maggio hanno allacciato rapporti diplomatici con la Santa Sede, i cristiani rappresentano già oltre il 35 per cento della popolazione e la percentuale è in via di progressivo aumento. E anche in Arabia Saudita si stima che i cristiani – in larghissima maggioranza cattolici provenienti dalle Filippine – siano ormai oltre un milione e mezzo.

    Re Abdallah è accompagnato dal ministro degli Esteri, Principe Saud Al Faisal, che già lo scorso 6 settembre aveva incontrato il Papa. Il sovrano saudita sta compiendo in questi giorni una missione diplomatica che oltre il Vaticano e l'Italia, ha toccato la Gran Bretagna e che lo condurrà in Germania e in Turchia.

    Abdallah bin Abdulaziz Al Saud è stato proclamato sesto Re dell'Arabia Saudita il primo agosto del 2005, dopo la scomparsa del fratellastro Re Fahd. Ma in realtà svolgeva la funzione di reggente già dal 1995, visto che il sovrano allora in carica era impossibilitato a badare agli affari di stato. Re Abdallah è nato a Riad nel 1924 ed è figlio di re Abdel Aziz Al Saud, fondatore dell'Arabia Saudita nel 1932. Il suo primo incarico pubblico è stato di sindaco della Città Santa della Mecca. Nel 1962 è divenuto vice ministro della Difesa e comandante della Guardia nazionale, nel 1975 è stato nominato secondo vice Primo Ministro, mentre nel 1982 è stato nominato Principe ereditario e vice Primo Ministro. Nel 2005 ha seguito con grande attenzione lo svolgimento delle elezioni, da lui volute, per i consigli municipali, le prime nella storia moderna del Paese.

    Ritenuto da molti osservatori aperto all'Occidente, con cui sta stringendo rapporti economici e politici, si è anche dimostrato attento ad ascoltare e sostenere le posizioni dei vicini governi arabi. Grazie a lui il regno saudita ha assunto negli ultimi anni un importante ruolo di mediatore nei conflitti nel Vicino e nel Medio Oriente. È stato lui nel 2002, ancor prima di salire al trono, a presentare a Beirut l'iniziativa di pace araba, in cui si prospettava una disponibilità dei Paesi arabi a normalizzare i loro rapporti con Israele in cambio del ritiro dai territori palestinesi all'interno dei confine del 1967. Oggi è questo il documento su cui si concentrano gli sforzi dei leader arabi per mettere fine al conflitto israelo-palestinese.

    Alla visita che il sovrano saudita si appresta a compiere in Vaticano possono ben adattarsi le parole con cui il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, ha recentemente definito le relazioni tra cristiani e musulmani. "La cosa importante – ha sottolineato il porporato – è conoscersi, conoscersi, conoscersi. Ognuno di noi ha sempre qualcosa da imparare dall'altro".

    Fonte:Focus - Dettaglio articolo | Chiesa

    Cattivi, cattivi musulmani! Brutti e puzzoni T_T

    NON sono tutti estremisti al mondo, ne da un lato, ne da un altro. Per fortuna.

  9. #29
    Overdose da FdT Yoda
    Uomo 30 anni da Trento
    Iscrizione: 13/9/2007
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    Piaciuto: 3 volte

    Occhiolino

    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Non è che il cristianesimo vero e proprio sia l'unica alternativa all'Islam .....e non è certo detto che quelle parole rappresentino il pensiero di tutta l'Italia.

    E' fuori di dubbio che io, SE PROPRIO DEBBA SCEGLIERE, preferisca avere accanto a me una chiesa che non una moschea, ma è più che altro un male minore, e ciò è dovuto anche al fatto che del prete te ne puoi anche fregare.....dell'imam molto meno.....
    rappresentano le parole dei leghisti e simpatizzanti di destra in generale, provate a dimostrare il contrario...
    cmq... se devo essere sincero anch'io preferirei una chiesa di fianco a casa mia, perchè so per esperienza personale che è una scocciatura immensa sentir l'imam che prega dal minareto alle 5 di mattino... su questo ti do ragione...

  10. #30
    Dovahkiin
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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Diventa corretto, per me, essere xenofobo con chi PER PRIMO lo è con me.....e diventa corretto essere assassino con chi PER PRIMO lo è con me.

    E' nel "PER PRIMO" la chiave di tutto.....
    Oddio dark. Se uno uccide prima di te, diventa corretto ucciderlo. Ragonamento impeccabile. E la differenza tra TE e LUI quale diventa? Il TEMPISMO?
    Quindi io potrei andare tranquillamente a derubare tutti i politici italiani? Non sarebbe reato...

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