Via Carducci, picchiato un turista
L´americano aveva urtato un´auto
Ha bevuto troppo, barcolla, scivola dal marciapiedi e urta un´auto ferma nel traffico della movida notturna di Chiaia in un giorno di festa. Il giovane turista americano si fa male alla gamba, ma tutto potrebbe finire con un livido. Invece no. Perché ha osato toccare la Toyota Rav nuova di quattro giovani a spasso in via Carducci. La punizione gli piove addosso sotto forma di calci e pugni in faccia. Lui cerca di difendersi, lancia contro uno degli aggressori una bottiglia di birra, lo ferisce lievemente alla fronte. Poi sviene sotto i colpi, finisce in prognosi riservata in ospedale. Qualche ora dopo tre dei quattro giovani che lo hanno aggredito vengono fermati per tentato omicidio.
Movida di intolleranza e azioni selvagge, sabato intorno alle due del mattino. Come è già accaduto spesso nella vicina piazza San Pasquale tra bande di minorenni che più volte si sono poi rivelati parenti di personaggi della mala di periferia in trasferta nel salotto buono. I tre fermati dopo l´aggressione al turista Austin Connell Smith, venticinquenne dell´Illinois, sono invece ragazzi rimasti puliti fino a oggi. Vivono a Poggioreale, uno di loro è disoccupato, un secondo muratore, il terzo impiegato. Hanno tra i 23 e i 34 anni. E nei giorni di festa girano in tondo a bordo di una Toyota Rav tra via Carducci, piazza dei Martiri e piazza Amedeo a caccia di nuove amicizie.
La loro rabbia esplode quando Austin urta l´auto. È lui a farsi male, ma ai ragazzi di Poggioreale la cosa dà molto fastidio. Scendono e giù le botte. Austin non si regge in piedi, ha bevuto parecchia birra e così trova solo la forza di lanciare la bottiglia contro il muratore. Poi crolla sotto le botte. Colpi feroci, i quattro (uno non è stato rintracciato) infieriscono sul turista oramai privo di sensi. Scena irreale, tra le auto incolonnate. Decine di persone assistono alla scena senza intervenire.
I balordi si allontanano, mentre un medico di Cremona (anche lui in vacanza a Napoli) che ha assistito alla scena soccorre Austin. Anche una ragazza si avvicina, viene identificata come testimone dalla volante del commissariato San Ferdinando, diretto dal vicequestore Pasquale Errico, che arriva sul posto. La vittima viene portata in ospedale. I giovani della Toyota Rav gli hanno spaccato il naso, il volto del ragazzo è tumefatto. Si sospettano fratture al cranio. Ha perso conoscenza. Viene ricoverato in prognosi riservata. Impossibile interrogarlo.
Caso vuole che in pronto soccorso, all´ospedale Loreto Mare, arrivino anche gli aggressori della Toyota: il muratore vuole farsi medicare la ferita alla fronte. I giovani si ritrovano però faccia a faccia con il medico di Cremona che li riconosce e lo dice ai poliziotti. Dunque i tre scappano, ma vengono bloccati. Qualche ora dopo, ieri mattina, arriva in commissariato la ragazza testimone dell´aggressione. Deve raccontare che cosa ha visto in via Carducci, ma appena entra negli uffici dell´ispettore Paola Lettera nota i tre giovani ed esclama: «Ma sono quelli di via Carducci». Le sue certezze combaciano con quelle del medico di Cremona che aveva soccorso il turista americano e lo aveva accompagnato in ospedale.
Dunque i tre vengono interrogati dal magistrato, il pm Fabio Del Mauro. Il muratore, che aveva giustificato la ferita alla fronte spiegando prima di essere rimasto coinvolto in un incidente stradale, poi di aver subito una aggressione da parte del turista americano senza motivo, alla fine è costretto a raccontare quanto accaduto, ma si assume tutte le responsabilità. Il magistrato dispone però per tutti e tre gli amici il fermo per tentato omicidio. Intanto il turista dell´Illinois resta ricoverato, mentre il consolato americano sta tentando di rintracciare i familiari e l´albergo dove il giovane alloggia a Napoli, in quanto Austin non è in condizioni di parlare
Fonte: Via Carducci, picchiato un turista - Local | L'espresso
Ora, al di la' del fatto che spesso quando si guida da' fastidio che qualcuno non rispetti la nostra macchina (persone che si appoggiano, persone che appoggiano direttamente lattine sul tetto e via discorrendo)... a me sembra che qui si stia proprio perdendo il controllo.
La gente sta perdendo il nesso tra azione e reazione... ma che senso ha?