MILANO - Un giovane italiano, Abdul G., 19 anni, originario del Burkina Faso, è stato aggredito e ucciso stamani da due uomini che l'hanno colpito alla testa con una mazza di legno e una spranga in via Zuretti, a Milano. L'omicidio, accompagnato da insulti razzisti da parte degli aggressori, è avvenuto questa mattina verso le 6. Il giovane è stato subito ricoverato all'ospedale Fatebenefratelli dove è morto qualche ora dopo. Ora è caccia ai due aggressori, uno di bassa statura di circa 25 anni, l'altro più alto, con i capelli bianchi e di circa 40 anni, probabili proprietari di un furgone bar.
Secondo la ricostruzione degli agenti della questura di Milano, Abdul G. era con altri due amici di colore, John K., 21enne del Ruanda, e Samir R., 19 anni di Reggio Calabria, dopo aver trascorso la notte in un locale in corso Lodi. A bordo dei mezzi pubblici erano arrivati in via Zuretti, vicino alla Stazione Centrale, con l'intenzione di andare al centro sociale Leoncavallo. A quel punto i tre sono stati avvicinati da un furgone bar da cui sono scesi due uomini, forse italiani, che li hanno accusati di avere rubato della merce.
I due sono passati alle vie di fatto e hanno cominciato a colpire il giovane lanciando epiteti razzisti: "Sporchi negri vi ammazziamo". I tre ragazzi hanno cercato di fuggire ma i due sono riusciti a raggiungere Abdul e lo hanno colpito ripetutamente con le spranghe alla testa. Gli aggrediti sono riusciti ad annotarsi parte della targa del furgone.
"Non ci sono parole che possano esprimere l'indignazione e la rabbia per il feroce assassinio. E ogni coscienza civile deve ribellarsi a questo mostruoso episodio di razzismo" è il commento di Piero Fassino. "Riflettano coloro che ogni giorno alimentano un'isterica fobia contro gli immigrati" ha aggiunto, "e si rendano conto di quale tremenda responsabilità si assume chi rappresenta ogni immigrato come un pericolo e un nemico, creando così un clima di intolleranza e di odio in cui ogni orrore può accadere".
"E' importante che si faccia piena luce sulla drammatica aggressione. La natura e i contorni dell'episodio sono estremamente preoccupanti e richiamano alla mente fatti di grave intolleranza" ha detto Marco Minniti, ministro dell'Interno nel governo ombra del Pd. "Per come è stato finora ricostruito quanto avvenuto a Milano - ha aggiunto Minniti - sembra configurarsi come un odioso episodio di razzismo. Proprio per questo è necessario il massimo impegno per chiarire i fatti e colpire i responsabili".
Il vicesindaco di Milano e assessore alla Sicurezza, Riccardo De Corato, ha espresso la sua "personale solidarietà ai familiari del povero ragazzo italiano di colore che è deceduto dopo la deprecabile aggressione". Per De Corato si tratta di un "episodio barbaro e sconcertante su cui però siamo certi che gli organi inquirenti, magistratura e polizia, sapranno, come sempre, fare piena luce".
"La Lega la deve smettere, con le sue campagne xenofobe e razziste" ha dichiarato Paolo Ferrero, segretario nazionale Prc, rilevando che "l'omicidio a sprangate di un ragazzo di colore, la cui unica colpa era evidentemente solo questa, visto che aveva anche la cittadinanza italiana, avvenuto oggi a Milano è un fatto di una gravità inaudita, un inaccettabile e intollerabile atto di razzismo".